[Q] A. Tabilo b. [1] L. Musetti 6-3 2-6 7-6(5)
Il qualificato cileno Alejandro Tabilo (28 anni, numero 112 del ranking mondiale) supera Lorenzo Musetti, vince la settima partita del suo torneo e conquista il Chengdu Open, festeggiando così il terzo titolo della carriera (dopo Auckland e Maiorca, entrambi risalenti al 2024): Tabilo si è imposto con il punteggio di 6-3 2-6 7-6(5) in 2 ore e 37 minuti di gioco al termine di un terzo set molto combattuto, nel corso del quale ha annullato due match point nel dodicesimo game per poi rimontare uno svantaggio di 1 a 4 nel tie break decisivo. Lorenzo non è così riuscito a spezzare l’incantesimo delle finali, chiudendo in lacrime una serata da dimenticare: per lui si tratta della quinta sconfitta consecutiva nell’ultimo atto di un torneo ATP e, in particolare, della seconda consecutiva a Chengdu (l’ultimo successo del carrarino risale al torneo di Napoli del 2022). Musetti, dopo aver perso il primo parziale, ha preso il controllo tattico e fisico della partita ma nel terzo – quando ormai l’inerzia della finale sembrava piuttosto favorevole – non è riuscito a concretizzare le occasioni per chiudere. Il suo braccio, dopo aver regalato al pubblico cinese una serie di perle elegantissime, ha tremato e Musetti ha regalato un paio di errori gratuiti di dritto (con il primo non ha sfruttato uno dei due match point a favore, con il secondo ha invece chiuso la partita): due errori esiziali, che hanno deciso l’esito dell’incontro.
TORINO E’ PIU’ VICINA- Lorenzo, in ogni caso, dopo aver smaltito la delusione per una sconfitta crudele, potrà consolarsi guardando la classifica Race valida per la qualificazione alle Nitto ATP Finals di Torino: grazie ai punti conquistati a Chengdu ha infatti scavalcato Alex de Minaur in settima posizione, aumentando il vantaggio sul primo tennista attualmente escluso dalla top 8, e ci riferiamo al numero 10 Auger Aliassime (il numero 9 Draper, infatti, ha chiuso in anticipo il proprio 2025 a causa di un infortunio al braccio). Lorenzo (3235 punti) ha dunque allungato rispetto ad Aliassime, fermo a 2705, in attesa di capire le intenzioni di Novak Djokovic: in caso di forfait del campione serbo bisognerebbe a quel punto tenere d’occhio l’undicesimo posto, occupato, al momento, da Andrey Rublev (2410 punti).
Tabilo, invece, grazie a questo successo (ottenuto, come dicevamo, con 7 vittorie in 8 giorni, partendo dalle quali, senza dimenticare la finale del precedente challenger di Guangzhou), guadagnerà 40 posizioni nel ranking mondiale, recuperando terreno fino alla 72esima posizione: si tratta di una bella boccata d’ossigeno per un tennista di grande talento ma reduce da mesi molto difficili, caratterizzati da una lunga crisi, da problematiche personali e da un infortunio al polso.
Primo set: Tabilo si porta in vantaggio grazie a un tennis molto coraggioso
Il canovaccio tattico della partita sembra abbastanza chiaro fin dai primi minuti di gioco: Tabilo, con il suo gioco che assomiglia al fioretto, prova ad anticipare la palla e ad accorciare gli scambi, attaccando la rete con continuità e cercando, di conseguenza, di togliere il tempo all’avversario. Musetti reagisce con freddezza ai cambi di ritmo dell’avversario, aiutato da un rendimento praticamente perfetto con la prima palla di servizio: il carrarino – appena riesce ad allungare lo scambio e la traiettoria dei propri colpi – dà la sensazione di poter controllare il match senza troppi problemi. Lorenzo gestisce con serenità i propri turni di battuta e prova a costruirsi l’occasione giusta in risposta: il cileno si salva ai vantaggi nel terzo game (2 a 1) e annulla la prima palla break della serata nel quinto (3 a 2), aggrappandosi allo slice mancino da sinistra, spesso indirizzato verso il “corpo” del rivale. Tabilo cerca di mettere in campo una prima palla “sicura”, senza cercare necessariamente l’ace: una prima palla propedeutica al colpo in uscita dal servizio, con cui spesso riesce a prendere in mano l’iniziativa. La svolta del set arriva nell’ottavo game: Musetti regala un brutto errore gratuito con il back di rovescio, che prende troppa aria, Tabilo – dal canto suo – indovina una grande risposta anticipata, mette a segno il break (5 a 3) e nel game successivo – nonostante uno splendido passante vincente di Lorenzo – chiude il parziale ai vantaggi, grazie alla solita chela mancina. 6-3 Tabilo dopo 45 minuti di gioco grazie ad una prestazione praticamente perfetta nei pressi della rete (13 punti vinti su 15 discese).
Secondo set: Musetti si scuote, lascia andare i propri colpi e chiude facilmente per 6-2
Il cileno, sull’onda dell’entusiasmo, apre il secondo set con una grande risposta di rovescio: Musetti mantiene la calma, alza la percentuale di prime palle in campo e prende il controllo del punteggio grazie ad un parziale di 10 punti a 1, scappando poi rapidamente sul 3 a 0 dopo aver difeso il terzo game ai vantaggi. E’ una nuova partita: Tabilo paga la stanchezza di un torneo durissimo (7 match in otto giorni, partendo dalle quali) mentre il carrarino, finalmente, riesce ad avvicinarsi alla linea di fondo, lasciando andare tutta la bellezza dei propri colpi (12 vincenti). Alejandro continua a servire con grande precisione ma non basta: Musetti domina gli scambi da fondocampo, muove con naturalezza la palla e l’avversario, regala un paio di chicche elegantissime al pubblico (segnaliamo in particolare una splendida veronica) e i suoi turni di battuta filano via lisci. Il cileno salva sè stesso dallo 0 a 4 dopo un turno di battuta infinito, contrassegnato da 20 punti e da 3 palle break (1 a 3) ma, nell’ottavo game, cede ancora il servizio e, di conseguenza, il set: Musetti, dopo aver perso appena 5 punti alla battuta nel corso di tutto il parziale, approfitta del secondo doppio fallo dell’avversario e chiude per 6-2, portando il match, dopo un’ora e 30 minuti di gioco, al terzo e decisivo set.
Terzo set: Tabilo annulla due match point e si impone al tie break
Il terzo set comincia con un chiaro favorito: Musetti ne ha di più, i suoi colpi funzionano e l’avversario, ormai sul cornicione della sconfitta, si affida alle soluzioni più rischiose. Tabilo, con l’acqua alla gola, si salva già in apertura, nel secondo game, annullando una palla break delicatissima (1 pari): Lorenzo sta bene, anticipa la palla con naturalezza, continua a servire con grande serenità e i suoi turni di battuta volano via, ma, con il passare dei minuti, il cileno ritrova le energie mentali tipiche di una settimana da favola. Tabilo rinuncia ai turni di risposta, conservando le energie per difendere la battuta, con l’obiettivo di allungare la vicenda fino al tie break decisivo. Il livello del match si alza, ed entrambi i protagonisti mettono in mostra il meglio del proprio gioco: nel dodicesimo game, dopo un set dominato dai binari ordinati delle prime di servizio, Musetti prova a spezzare l’equilibrio, approfitta della stanchezza dell’avversario – ormai pesantissimo negli spostamenti laterali – e si procura un paio match point (non consecutivi). Il cileno – dopo aver ammirato il rovescio in cross dell’avversario – sopravvive con il servizio e, successivamente, viene graziato da un Musetti troppo passivo che, dopo aver rallentato con un paio di slice tremebondi, spreca l’occasione con un dritto spaventato (6 pari e tie break). Il cileno, sull’onda dell’entusiasmo, si porta subito in vantaggio di un minibreak (1 a 0) ma Lorenzo reagisce da campione, con la difesa più spettacolare della serata, e poi scappa sul 4 a 1 con quattro punti consecutivi. Sembra fatta, e invece: Tabilo rimane lì e ricuce lo strappo (4 pari), Lorenzo rimette la testa avanti (5 a 4) ma negli ultimi punti viene tradito da sè stesso (troppo passivo) dalla sfortuna dei centimetri sbagliati e, ancora, dal dritto. L’azzurro, in svantaggio per 5 a 6, si arrende, affossando in rete l’ultimo colpo della sua serata più brutta: Tabilo può festeggiare con il punteggio di 6-3 2-6 7-6(5) dopo 2 ore e 37 minuti, godendosi il terzo titolo della carriera.
