[1] J. Sinner b. M. Cilic 6-2 6-2
Jannik Sinner torna in campo con un match ordinato, supera Marin Cilic (36 anni, numero 97 del ranking mondiale) e si qualifica al secondo turno del China Open di Pechino: il numero 2 del mondo si è imposto con il punteggio di 6-2 6-2 in un’ora e 21 minuti di gioco, godendosi una serata tranquilla, caratterizzata dagli errori gratuiti del suo avversario (28 in 16 game). Jannik ha superato la comprensibile ruggine dei primi minuti di gioco, ha spezzato il primo set con un parziale di 16 punti a 3 e, di fatto, non si è più voltato indietro: la sua velocità di crociera ha travolto il veterano croato (37 anni tra pochi giorni) e la partita non è mai decollata. Sinner non ha avuto neanche il tempo di provare quelle piccole (o grandi) variazioni di cui aveva parlato dopo la sconfitta nella finale dello US Open mentre, per quanto riguarda il servizio, le cose hanno decisamente funzionato: Jannik, inizialmente, non ha spinto al massimo la prima, “accontentandosi” di un solido servizio al corpo, mentre poi, tranquillizzato dal velluto del vantaggio nel punteggio, è riuscito a variare con efficacia velocità e rotazioni, chiudendo la sfida con un ottimo 77% di prime palle in campo e annullando con un ace l’unica palla break concessa all’avversario.
Adesso – nel secondo turno dell’ATP 500 che si disputa sui campi dell’Olympic Green Tennis Centre – per il campione del 2023 ci sarà la rivincita della semifinale di Cincinnati con Terence Atmane (numero 68 e proveniente, ancora una volta, dalle qualificazioni), che, nel primo turno del main draw, ha battuto la wild card di casa Zhang.
Primo set: Sinner scappa via con un parziale di cinque game consecutivi
Cilic, dopo aver difeso ai vantaggi i primi due turni di battuta della sua serata, cede il servizio sul 2 pari: il croato gioca con i piedi piantati sulla riga di fondo, ma il suo tennis aggressivo, con il passare dei minuti, diventa sempre più falloso e il veterano viene lentamente travolto dal ritmo di Jannik. Il numero 2 del mondo, dopo un avvio contrassegnato da una prevedibile ruggine, sale in cattedra, alza la percentuale di prime palle in campo e trova l’impatto migliore anche con la risposta anticipata, anestetizzando la potenza del rivale. Sinner – senza concedere sbavature – spezza così il set con un altro break e con un parziale di 16 punti a 3 (da 1-2 a 5-2), chiudendo poi ai vantaggi con il punteggio di 6-2 dopo 40 minuti di gioco. Per lui il 78% di prime palle in campo e tanti servizi al corpo.
Secondo set: tutto facile per Jannik, che vola al secondo turno
La resistenza di Cilic dura poco: il croato, dopo aver difeso il primo turno di battuta (1 a 0), nel terzo game regala i soliti errori gratuiti, sbaglia il più comodo degli smash e si incarta con il dritto, lasciando andare via l’avversario e la partita (break a zero, 2-1 Sinner). La superficie è rapida e la palla del numero 2 torna troppo in fretta, costringendo Cilic alle soluzioni più complicate: i piedi e i riflessi del campione dello US Open 2013 non sono più quelli di una volta e Sinner, con la potenza dei propri colpi, domina gli scambi, muovendo la palle e l’avversario con grande naturalezza. L’azzurro, sul 2-1 30 pari, mette a segno il secondo ace della propria serata, mettendo il timbro sulla vittoria (3 a 1) e infatti, nel game successivo, arriva un altro strappo, con Sinner che piazza il quarto break dell’incontro grazie ad uno splendido recupero di dritto travestito da fulmine (4 a 1): tutto facile, quindi, per il numero 2, che, però, dopo aver sprecato un paio di match point in risposta (grande orgoglio di Cilic, da 1-5 15-40), ha dovuto fronteggiare (sul 6-2 5-2 30-40) l’unica palla break della serata, annullandola brillantemente con un ace e chiudendo così per 6-2 6-2 in un’ora e 11 minuti di gioco. Al secondo turno se la vedrà con il francese Atmane, già affrontato (e battuto), un mese e mezzo fa, nella semifinale del Masters 1000 di Cincinnati.
