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ATP

ATP Pechino: un super Atmane viene piegato dai crampi. Sinner lo neutralizza in tre set

L'azzurro combatte, sfiancando l'avversario in poco meno di due ore e trenta. Sfiderà Marozsan ai quarti di finale

Last updated: 27/09/2025 12:19
By Pietro Sanò Published 27/09/2025
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6 Min Read
Jannik Sinner - US Open 2025 (foto X @ATPTour_ES)

[1] J. Sinner b. [Q] T. Atmane 6-4 5-7 6-0

Sezioni
Primo set: quante variazioni per Jannik, vincitore del parzialeSecondo set: Atmane vince il braccio di ferro. Tutto rimandato al terzoTerzo set: Atmane condizionato dai crampi. Jannik si aggiudica il serrato vis a vis

Match scintillante tra Jannik Sinner e Terence Atmane, che hanno intrattenuto il pubblico cinese per due ore e ventuno minuti. L’azzurro, vincitore della sfida, ha da subito messo in atto degli esperimenti tattici – già intravisti contro Marin Cilic -, ricercando ossessivamente dei vincenti mediante l’uso del dropshot, e ricorrendo ad altri colpi che raramente utilizza nel corso dei suoi match, come lo slice di dritto, utile per prendere in controtempo l’avversario.

Dall’altra parte della rete, l’azzurro, ha ritrovato un Terence Atmane trasformato rispetto al precedente scontro disputatosi in quel di Cincinnati, dove il tennis arci-aggressivo del transalpino non si è rivelato poi così efficace per sgretolare la muraglia tricolore. Molto più consistente, invece, la versione di Atmane arrivata a Pechino. Per due interi parziali, il dritto del numero 68 del mondo è stato un vero e proprio martello pneumatico, solcando in più occasioni la metà campo di Jannik. Persino il rovescio – colpo meno brillante del repertorio di Terence – ha funzionato egregiamente, specialmente in controbalzo, togliendo il tempo al ventiquattrenne di San Candido.

L’approccio estremamente offensivo attuato da Atmane gli è costato un dispendio di energie notevole, giungendo all’alba del set decisivo in preda ai crampi. Sinner, infatti, gli ha poi rifilato un crudele 6-0, figlio delle condizioni fisiche precarie del suo avversario. L’azzurro conquista così i quarti di finale a Pechino per la terza volta consecutiva, dove affronterà l’ungherese Fabian Marozsan.

Primo set: quante variazioni per Jannik, vincitore del parziale

Sprizza energia da tutti i pori Terence Atmane, che si presenta al match tirando a tutto braccio ogni pallina che esce suo piatto corde. Il forcing totale sortisce un buon effetto per un tempo limitato. Sinner aumenta la qualità della risposta, lasciando intravedere anche qualche novità del suo gioco, e con una palla corta – seppur non perfetta – chiama il francese a rete infilzandolo col rovescio lungolinea. Frequenze alte sul centrale di Pechino, dove è l’azzurro a mettere, per primo, la freccia a sinistra, siglando il break con un’ottima stop volley.

Interessante la gestione del quarto game di Jannik. Il numero due del mondo si ostina a giocare ripetuti dropshot, rischiando persino di consegnare il controbreak ad Atmane. Dopo quattro tentativi, il quinto è quello buono. Jannik Sinner esegue una buona palla corta di dritto, seguito da un sublime strettino di rovescio. Una volta prese le redini del set, l’azzurro martella con ogni colpo da fondo campo, anche se il francese fa buona guardia appoggiandosi sui fulmini del numero due. Nel decimo game, qualche errore di troppo mette Jannik dinanzi a a tre break point, sventati con grande scaltrezza tattica. 6-4 il primo parziale in favore di Sinner.

Secondo set: Atmane vince il braccio di ferro. Tutto rimandato al terzo


Si movimenta ancor di più il secondo set. Sinner frusta la pallina con delle risposte micidiali, lasciando di sasso Atmane, che non può fare a meno di cedere il servizio a 0. Sembra il game “decisivo”, ma dopo una volèe mal eseguita da Jannik nel primo 15 del suo turno di servizio, l’altoatesino si lascia condizionare da quest’errore pleonastico, commettendo diverse sbavature che riportano celermente il set in parità. Atmane aizza il pubblico, Sinner non ci sta e rialza la soglia dell’attenzione, tornando a picchiare come un fabbro. Qualcosa di inedito accade sul Diamond Court della capitale cinese: l’azzurro perde 9 punti consecutivi al servizio, tenendo a galla un Atmane indiavolato, che dopo aver prenotato il tiebreak, approfitta delle indecisioni dell’avversario nel dodicesimo gioco per mettere in cassaforte il set (7-5) e rimandare tutto a quello decisivo.

Shots like this from Atmane took us to a decider 👏@ChinaOpen | #2025ChinaOpen pic.twitter.com/rMBwqwgGam

— ATP Tour (@atptour) September 27, 2025

Terzo set: Atmane condizionato dai crampi. Jannik si aggiudica il serrato vis a vis


Come spesso accade dopo un set perso, la reazione dell’ex numero uno è immediata. Atmane esordisce al servizio e Jannik aggredisce, con un conseguente calo nello scambio da parte del 68 del mondo, passato in svantaggio di un break dopo pochi minuti. Il francese non varia la sua tattica del forcing totale, ma Jannik ha fatto diversi step in avanti rispetto al parziale precedente, tornando a esprimere una qualità altissima col dritto, che spesso lo aveva tradito sul finale di secondo set. Arriva dunque il secondo break consecutivo per l’azzurro, solido e spedito verso il traguardo finale, mentre il francese inizia a soffrire maledettamente a causa dei lancinanti crampi, che a stento gli consentono di servire. Eccessivo il dispendio di energie per Atmane, costretto a fermarsi più volte prima di servire e di consegnarsi definitivamente al numero due del mondo, che cala il bagel nel terzo e decisivo set. 6-0.


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TAGGED:atp pechino 2025Fabian Marozsanfeaturedjannik sinnerterence atmane
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