Quando si gira il mondo per 10 mesi l’anno accompagnati da borsoni e racchette (oltre che da un team sempre più numeroso, se parliamo dei top players) capita che si accumulino parecchie storie di tennis vissuto che meritano di essere raccontate. Per questo motivo da un po’ di tempo a questa parte sempre più tennisti appena “pensionati” o ancora in attività hanno iniziato a parlare delle loro esperienze “on the road” in podcast autoprodotti che stanno avendo un discreto successo.
Sulla scia dei quattro ex-tennisti ATP John Isner, Steve Johnson, Sam Querrey e Jack Sock che hanno lanciato il loro video-podcast “Nothing Major”, in onore al fatto che nessuno di loro ha mai vinto un titolo dello Slam, anche quattro loro connazionali ancora impegnate a vario titolo sul circuito WTA hanno deciso di lanciare il loro prodotto mediatico.
L’ex finalista dell’Austalian Open Jennifer Brady, le attuali Top 10 Madison Keys e Jessica Pegula e la doppista Desirae Krawczyk durante lo US Open hanno inaugurato il loro podcast “The Player’s Box” che fornisce notizie ed aneddoti da dietro le quinte dei tornei del circuito WTA.
“È qualcosa di divertente che possiamo fare fuori dal campo – ha spiegato Pegula dopo la sua vittoria nel match d’esordio del China Open contro Tomljanovic – ci sentiamo di essere ancora rilevanti sul circuito e ancora in attività. Abbiamo avuto un anno davvero eccezionale, tutte noi. Almeno io e Maddie [Keys]. Ovviamente Jenny [Brady] sta cercando di tornare presto, forse l’anno prossimo. Des [Krawczyk] è sul tour. Ci siamo dette: ‘Perché dovremmo aspettare?‘”
“Innanzitutto, dal punto di vista logistico, abbiamo dovuto capire quanto sarebbe stato facile o difficile. In realtà è finita, credo, molto più facile di quanto avessimo previsto.
Una volta registrata la prima, ci siamo dette: ‘Oh, possiamo sicuramente farlo’. Volevamo in qualche modo provare e vedere come avrebbe funzionato con gli impegni di tutte. Onestamente, è stato molto più facile. È stato davvero divertente.
Inoltre, le persone continuano ad ascoltarlo e la sensazione che provo per molti commenti che vedo è: ‘Sembra di essere a una telefonata con voi’, oppure ‘Siamo seduti a prendere un caffè con voi’, o ‘a bere un bicchiere di vino’, o ‘siamo in videochiamata con voi’.
Ed è un po’ così che ci sentiamo anche noi. Abbiamo un po’ di struttura, ma per noi è molto terapeutico parlare di cose che accadono in viaggio. Volevamo davvero dare uno sguardo dietro le quinte perché vediamo che i fan ci vedono solo come atlete unidimensionali in campo. Ci sono molte cose davvero divertenti e più normali fuori dal campo che ci succedono. Volevamo proprio condividerlo in questo modo.
È stato bello vedere la risposta di tutti. Penso che fossimo un po’ sorprese di quanto piacesse davvero a così tante persone, proprio perché non avevamo idea di cosa aspettarci. È stata un’esperienza così bella, specialmente quando la fai con un gruppo di amiche e ti diverti. È una curva di apprendimento per noi, ma ci è piaciuta molto.“