Mentre in Italia la defezione da parte di Jannik Sinner presumibilmente continuerà a far parlare a lungo, in Spagna le polemiche, seppur molto rispettose, partono direttamente da uno dei protagonisti del tennis iberico.
Il capitano David Ferrer ha diramato la lista dei preconvocati in vista della Final Eight di Bologna. A guidare la spedizione sarà il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz. Al suo fianco Jaume Munar, Pedro Martinez e Marcel Granollers, capaci, insieme a Pablo Carreño Busta, di rimontare da uno svantaggio di 2-0 contro la Danimarca. A balzare agli occhi è l’assenza di Alejandro Davidovich Fokina, numero 18 del mondo e 2 di Spagna.
In un’intervista al quotidiano ‘Marca’ il 26enne di Malaga ha chiarito che la scelta è tutta di Ferrer, dato che, come si evince dalle sue parole, la disponibilità da parte sua era arrivata. “È stata una decisione del capitano David Ferrer e la rispetto. Ovviamente, mi sarebbe piaciuto moltissimo essere nella lista per rappresentare il mio paese, ma questa volta ha deciso di puntare su altri giocatori”. Poi ha aggiunto alcuni dettagli sulle tempistiche con cui è stato avvisato dell’esclusione: “David mi ha chiamato una settimana fa per comunicarmi che non avrebbe contato su di me per la prima lista. Già prima di quella chiamata gli avevo detto che poteva contare su di me. Per me sarà sempre un orgoglio rappresentare la Spagna, ma alla fine è stata una sua decisione e l’ho accettata”.
L’amarezza rimane, però Davidovich pare aver accettato la mancata convocazione con serenità. Anche se si è domandato perché non basti il best ranking, alla posizione 18, e essere il numero 2 di Spagna dietro ad Alcaraz.
“Sono al mio miglior ranking, il numero 18 del mondo, e sono il numero due spagnolo. Sono molto orgoglioso del lavoro che ho fatto insieme al mio team quest’anno, soprattutto dopo un anno precedente complicato. Anche i giocatori selezionati sono forti e sono sicuro che daranno tutto per la Spagna”.
Alla domanda se le assenze contro Svizzera e Danimarca possano aver influito nella scelta di Ferrer, Alejandro ha risposto: “Sono stato assente in quei turni di qualificazione a causa di problemi fisici. Quest’anno ho gareggiato senza sosta e i miei ritiri a Toronto e Cincinnati sono stati un campanello d’allarme sulle mie condizioni. Il capitano era al corrente di tutto ed era in contatto sia con me che con il mio team”.
Coppa Davis, Davidovich Fokina: “Credo di meritare un posto tra i migliori quattro del mio Paese”
In seguito ha sottolineato ancora una volta che, pur accettando la decisione, crede di meritare il riconoscimento di essere tra i quattro migliori giocatori di Spagna. La possibilità che possa aggiungersi alla compagine è remota e pare non scaldare l’animo di Davidovich.
“Essendo numero 18 del mondo, credo di meritare un posto tra i quattro migliori giocatori del mio Paese, con tutto il rispetto per i miei compagni, che, come ho già detto, sono anche loro grandi giocatori. Adesso il mio obiettivo è concentrarmi su ciò che resta della stagione e prepararmi per arrivare al massimo livello il prossimo anno”.
La delusione è momentanea e Alejandro ha già confermato di essere disponibile per la prossima stagione di Davis. “Ogni volta che starò bene fisicamente e sarò nella lista. Per me sarà un orgoglio rappresentare il mio Paese e lottare per portare la squadra alla vittoria”.
La Spagna sfiderà ai quarti di finale la Repubblica Ceca, in un sorteggio che certamente non è stato benevolo per gli iberici. Davidovich in questa stagione ha battuto Jakub Mensik, numero 2 del suo Paese, tre volte in altrettante sfide – all’Australian Open rimontando due set di svantaggio, a Eastbourne e al Master 1000 di Toronto. Davidovich ripone comunque massima fiducia nei suoi compagni.
“La Spagna ha una grande squadra e continua a essere una delle favorite per vincere la Coppa Davis. Ho piena fiducia nei miei compagni, so che daranno tutto e che hanno ciò che serve per conquistare il titolo”.