Il nome di Tyra Grant è stato uno dei più chiacchierati in questa stagione. Il cambio di nazionalità, la wild card nel ‘1000 di Roma – dove ha sfiorato la vittoria contro Ruzic -, la convocazione in BJKC e l’inizio della collaborazione con Matteo Donati e Renzo Furlan, che l’hanno seguita step by step durante l’estate 2025. Anche la capitana della nazionale femminile, Tathiana Garbin, ha assistito a parecchie delle performance di Grant prima di darle l’occasione di volare a Shenzhen con indosso la divisa azzurra.
Donati, ex tennista tricolore, ha affiancato la star diciassettenne dopo essersi separato professionalmente da Yulia Putintseva: “Ho interrotto il rapporto con Yulia dopo il Roland Garros – ha rivelato a La Stampa – e qualche settimana più tardi sono stato contattato. Conoscevo già la ragazza (Grant, ndr) e sapevo del grande interessamento della Federazione nei suoi confronti, poi da italiano e da persona da sempre legata al tricolore avevo sempre sognato di poter allenare un connazionale. Ho accettato subito: è una ragazza giovane e con un grande potenziale quindi non mi sono lasciato scappare l’opportunità. Prima di collaborare con lei avevo già avuto modo di notare la sua voglia di imparare e la costante volontà di mettersi in gioco e accettare la fatica: queste sono tutte caratteristiche necessarie a chi vuole provare ad arrivare il più in alto possibile”. Un talento cristallino, quello della giovanissima Tyra, che Ubitennis ha avuto l’onore di ammirare da vicino durante il Palermo Ladies Open, dove la diciassettenne ha lavorato con un equipe d’elite, compresa la capitana Garbin, presente a supervisionare i suoi allenamenti.
Anche se l’avventura di Grant nel capoluogo siculo non è stata poi così idilliaca – eliminata al primo turno sia in singolo che in doppio -, chi ha assistito ai suoi incontri, a distanza di pochi metri, ha apprezzato la fase embrionale di una giocatrice destinata a lottare con le migliori. Nessuno ha il potere di stabilire quando ciò avverrà, ma il suo istinto, la sua pesantezza di palla, e la sensibilità di tocco, ci suggeriscono che il futuro è radiante per la diciassettenne azzurra. “Ho iniziato a lavorare con Tyra da luglio – afferma Donati -. Non è mai facile iniziare a lavorare durante la stagione, in questi mesi ci sono stati alti e bassi ma abbiamo avuto il tempo per capire meglio cosa bisogna fare per arrivare in alto”.
La fine della stagione è alle porte, e tra programmi e progetti futuri, questo 2025, per Tyra, non può dirsi ancora terminato: “Lavoreremo tanto sui primi colpi di inizio gioco che sono fondamentali per il tennis che può esprimere la ragazza, ci sarà da fare anche tanto lavoro sulla parte fisica sulla quale ci sono ampi margini di miglioramento“. Sulla collaborazione con Furlan, ha commentato: “Ci conosciamo da tanti anni, ho immensa stima di lui: per me è un onore condividere giornate e lavoro. Renzo è una figura fondamentale nel nostro team e presente in ogni nostro passo, lavoriamo insieme e verso un unico obiettivo che è quello di portare ad alti livelli Grant. Per la verità non abbiamo ancora terminato la stagione 2025, Tyra infatti giocherà ancora due tornei a dicembre quindi parleremo del 2026 e in quell’occasione definiremo il tutto”.
