Passati oltre sedici anni dal suo primo torneo, Lauren Davis si ritira dal professionismo, a soli trentadue anni. L’atleta statunitense ha chiuso la sua carriera nella Grande Mela, sul cemento di Flushing Meadows, uscendo di scena al primo turno di qualificazioni contro la connazionale Inoue.
Un finale non memorabile per una tennista che si è guadagnata l’accesso tra le migliori trenta giocatrici della classifica (n.26, il suo best ranking), e ha conquistato due titoli a livello WTA, ad Hobart e ad Auckland. La nativa dell’Ohio ha annunciato il suo ritiro con un lungo post pubblicato sui propri canali social:
“Ho dedicato gli ultimi 20 anni della mia vita al tennis e, dopo gli US Open, ho capito che era giunto il momento di dire addio. A 16 anni ho lasciato la mia casa e tutto ciò che conoscevo per inseguire il sogno che avevo nel cuore. Mi sono trasferita in Florida e meno di un anno dopo sono diventata professionista. Non sono mai stata la più alta né la più talentuosa, ma sapevo cosa volevo ed ero determinata a realizzarlo. Con i miei 157 cm ero una delle giocatrici più basse del circuito, ma non ho mai permesso che questo mi limitasse. L’ho vista come un’opportunità per essere un’eccezione e, spero, per ispirare gli altri lungo il percorso. Spero di esserci riuscita.
Il tennis mi ha dato tantissimo e sono infinitamente grata per i ricordi, le lezioni e gli amici che ho acquisito. Lo stile di vita non è sempre stato facile, ma ha portato tanta gioia e soddisfazione a me e alla mia famiglia. Il tennis mi ha aiutato a diventare la donna che sono oggi. Mi ha sfidato, mi ha spinto e mi ha aiutato a crescere in modi che non avrei mai immaginato. Mi ha preparato ad affrontare una vita meravigliosa dopo la mia carriera.
Sono profondamente orgogliosa di me stessa per essermi presentato giorno dopo giorno negli ultimi 15 anni e aver dato tutto quello che avevo. Posso davvero dire di non avere rimpianti: ho lasciato il cuore in campo ogni singola volta. Dagli allenamenti contro la maledetta macchina lancia palle al Mayfield Racquet Club agli scontri diretti con i numeri 1 del mondo agli Slam, è stato un onore praticare lo sport che amo da così tanto tempo.
Una cosa che ho imparato è che per realizzare qualcosa di significativo ci vuole davvero un intero popolo. Ho avuto la fortuna di avere intorno a me le persone migliori, che mi hanno sostenuto, incoraggiato e creduto in me. Grazie per aver messo il vostro cuore in me e nei miei sogni. Credo che aiutare qualcuno a perseguire i propri sogni sia uno dei più grandi atti di altruismo, e non avrei mai potuto farlo da sola. Quindi grazie a tutti coloro che hanno fatto parte del mio viaggio, in grande o in piccolo.
E grazie alla giovane Lauren, che ha creduto in se stessa contro ogni previsione”.
