Mentre si discute sul ruolo ancora marginale del tennis presso la TV in chiaro Milly Carlucci tasta il polso del paese e si circonda di grandi personaggi del mondo della racchetta nel suo “Ballando con le stelle” che, giunto alla sua ventesima edizione, è il programma RAI più longevo tra quelli ancora in onda. Il segreto della longevità dipende molto anche dalla capacità di intercettare il cast più in linea con le preferenze del grande pubblico: il tennis non può dunque mancare. L’effetto-Sinner è forte più che mai, ma personalità come Paolo Bertolucci e Adriano Panatta irradiano luce propria e sono stelle a tutti gli effetti.
La padrona di casa propone alla coppia d’oro, impeccabilmente nerovestita, un tango da ballare anche tra uomini, particolare che Carlucci ricorda essere proprio delle origini di un ballo “da fare tra uomini perché danzare con una donna era considerato peccaminoso”; Adriano e Paolo partono seduti condividendo un tavolo “da osteria”, come poi lo definirà il campione di Roma e Parigi 1976, prima guardando due coppie, poi accettando l’invito dei maestri, con cui volteggiano per alcuni istanti.
Non siamo davvero in grado di valutare il loro operato sulla pista, ma l’aspetto è il meno importante della serata, anche perché ora c’è l’incontro con la giuria, il momento più atteso. Milly: “c’è grande amicizia tra voi due”, e Adriano subito replica: “amicizia, diciamo che c’è una leggera conoscenza”. Zazzaroni riconosce “grande ironia da parte di Paolo”, che in effetti è parso quello più a suo agio nella danza, o forse solamente negli sguardi pseudo-drammatici rivolti ai ballerini di professione.
Zazzaroni dalla giuria omaggia l’arte di Panatta come commentatore televisivo, meno quella di Bertolucci (“non è vero” si corregge subito ridendo), Alberto Matano loda la preparazione dei due e il campione romano intuisce dell’ironia che non tutti notano. Milly prova così a riportare il discorso sul piano tecnico dicendo del gioco di sguardi connaturato al tango, la cosiddetta mirada, ma Adriano la blocca sul nascere: “certo, senza mirada non si fa nulla”. Tra i due amici ovviamente il corpo a corpo a rete non può mancare: “ti eri abbioccato” dice Paolo, “tu non hai più ricordi” ammonisce Adriano. Milly non scorda di citare Nicola Pietrangeli e Panatta lo ricorda come un vero amico, inviandogli la migliore dedica della serata: “meno male che non ci ha visti, scusa Nicola”; la giuria non può così esimersi dal promuovere a pieni voti il doppio di Santiago del Cile e di altre splendide imprese.
Per completezza d’informazione, mentre Adriano e Paolo si dedicano alle esibizioni, Fabio Fognini calca la pista nella gara e sabato sera si esibisce in un cha-cha-cha sulle note di Smooth Criminal di Michael Jackson, con tanto di mano sul cavallo dei pantaloni che suscitò scandalo ai tempi di Jacko: Fabio supera brillantemente la semifinale e approda in finale.
