Mentre tutte le attenzioni sono rivolte a Dubai, dove l’élite del tennis mondiale sta preparando il 2026, Lorenzo Sonego ha scelto Maiorca come base per la sua preseason. Nello specifico, lo scenario è la Rafael Nadal Academy, dove si intrecciano storie e speranze per il futuro.
“È già la terza volta che svolgo parte della preparazione in questa Accademia” specifica il torinese in un’intervista rilasciata a “Tuttosport”. “La prima alcune stagioni fa, poi nel 2024. Rimarrò fino a domenica poi tornerò a Torino la prossima settimana, quindi partirò per i primi tornei dei 2026. Alla Rafa Nadal Academy i giocatori con i quali allenarsi non mancano e ci si può in questo senso sbizzarrire”. Tra i compagni di allenamento Struff, la sorpresa di Wimbledon Majchrzak e due giovani come Shelbayh e Landaluce, che sarà protagonista delle Next Gen ATP Finals.
Sonego: “Le partite e la competizione mancano sempre, ho tanta fiducia per il 2026”
Sonego chiude il 2025 alla posizione numero 39 del ranking. È stata una stagione ambivalente, che, tuttavia, gli è valsa il miglior percorso a livello Slam della carriera, con i quarti di finale all’Australian Open. Risultato che ha faticato a replicare nel corso delle settimane, soprattutto sulla terra rossa. Gli ottavi di finale a Wimbledon, persi contro Ben Shelton che già lo aveva fermato in Australia, sono stati la conferma che il lavoro al fianco di Vincenzo Santopadre può garantire i giusti frutti se coltivato a dovere.
Lorenzo, infatti, sta cercando di limare tutti quei dettagli che ancora possono fare la differenza. Perché neppure a 30 anni si finisce mai di forgiarsi.
Il torinese spiega come si svolgono le giornate a Maiorca: “In genere sono due le sedute quotidiane, suddivise tra parte tecnica e preparazione atletica. Non c’è molto tempo perché la scorsa è stata una lunga stagione, come peraltro ormai tutte e bisogna ottimizzare”.
Poi una dichiarazione di intenti di chi sa di potersi ritagliare il proprio spazio: “Stiamo mettendo nel fisico, nel braccio e nella mente, le cose necessarie per essere protagonisti nel 2026. Il lavoro è improntato sulla risposta, sul servizio, sugli appoggi e sui giusti carichi per incrementare la forza”.
La preparazione è un tassello importante, fondamentale per ogni tennista, anche se non puoi togliere la competizione da un atleta, perché è inesorabilmente parte di lui. Alla domanda su cosa gli manchi di più in queste poche – pochissime – settimane senza tennis Sonego risponde: “Senza dubbio la partita vera, la competizione per scalare i diversi tabelloni e quindi l’adrenalina che c’è dietro a ogni prestazione di campo. Ma molto presto la riproverò”.
L’appuntamento è per il prossimo 5 gennaio, quando si aprirà il sipario sul torneo di Hong Kong: “Partiremo con i tornei dal 250 di Hong Kong, in ottica Australian Open. La voglia di far bene è tanta e la fiducia non manca”.
Sonego non si nasconde: “Voglio la top 20. Santopadre grande allenatore e persona empatica”
A guidare Sonego da un anno a questa parte è Santopadre, che avrà un ruolo sempre più di spicco nel team del torinese. “Ci conosciamo e apprezziamo da molto tempo e l’ho sempre considerato il coach ideale per potermi ancora migliorare ed è quello che stiamo cercando di fare. Sento di dover mettere ancora molti dettagli nel mio bagaglio tecnico ed è questa una nuova e motivante sfida, direi per entrambi e per l’intero staff” sottolinea Lorenzo, che elogia anche le qualità umane del proprio allenatore. “Vincenzo è molto bravo e altrettanto empatico. Sa toccare le corde giuste e nel modo giusto, tradotto sa come parlarmi per cercare di estrarre il meglio dalla mia persona, sia sotto l’aspetto umano che tecnico”.
Sonego può vantare una bacheca da quattro titoli – uno per ogni superficie – e un best ranking al numero 21. Lui, però, non si accontenta. Anzi, si espone senza tentennamenti circa gli obiettivi per il 2026: “Salire in top 20 migliorando l’ormai datato best ranking di numero 21. Sento di potermi ancora togliere delle soddisfazioni e il lavoro che stiamo facendo e proseguiremo va proprio in questa direzione. Sento di dover accumulare ancora carburante per il 2026”.
Il prossimo maggio Sonego compirà 31 anni. Pur essendo nel pieno della maturità tennistica, non si sente ancora completo e la volontà di progredire ulteriormente, in classifica e a livello di gioco, lo spinge a non accontentarsi di quanto fatto. “Il tennis è altamente competitivo e non bisogna mai perdere le motivazioni usando anche l’esperienza accumulata negli anni che può fare la differenza soprattutto nei confronti dei giovani emergenti” specifica. “Poi bisogna avere la forza e la voglia di rimettersi costantemente in gioco, anche dopo un grande torneo o una grande performance. La sfida anche con la propria persona non deve mai venire meno”.
Sonego e gli Slam: “Sono l’obiettivo di tutti. L’ansia è sempre una brutta compagna di viaggio”
Gli obiettivi di Sonego per la prossima stagione sono chiari e li ha palesati lui stesso. Probabilmente la caccia al best ranking passerà dai risultati negli Slam, oltre che da una costanza di fondo e una continuità di prestazioni.
Pronti via e Lorenzo dovrà difendere i quarti di finale in Australia. Senza ansia, però.
“Gli Slam sono l’obiettivo di ogni giocatore professionista. Quello di Melbourne apre la serie e dopo aver fatto bene è naturale che punterò a ripetermi. Sarà fondamentale pensare a un match per volta, senza scendere in campo con l’ansia dei punti che scadono. È sempre una brutta compagna di viaggio e bisogna gestirla nel modo giusto. La speranza è anche quella di poter usufruire di un buon sorteggio per entrare nel torneo e nel clima di Melbourne con le giuste cadenze”.
Prima di infrangere il muro della top 20, riacciuffare un delle prime 32 posizioni sarebbe importante, perché essere testa di serie nelle principali competizioni gli garantirebbe una sicurezza maggiore per quanto riguarda i possibili tabelloni.
In ogni caso, tanto terreno Sonego potrà riguadagnarlo sul rosso, dove, nel 2025, non è riuscito a offrire il proprio tennis. Ed è lì che il torinese punta a macinare vittorie: “Senza dubbio nella stagione sulla terra rossa, superficie che mi ha visto nascere e crescere. Lo scorso anno non mi ha dato molte soddisfazioni, cosa che invece spero di poter avere nel 2026. Per questo motivo giocherò dopo Melbourne i tornei in Sudamerica”.
