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10/11/2010 11:23 CEST - Wta Universe - LE PROMOSSE

Clijsters vera numero 1, ma...

TENNIS - Le pagelle del tennis femminile. La classifica dice Wozniacki e Serena ha trionfato in due Slam, ma Kim ha vinto 5 tornei su 11 giocati.  e nei match che contavano ha (quasi) sempre fatto centro. L'assenza di una vera dominatrice, tuttavia, impedisce di dare un 10. Promozione totale per Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, doverosi omaggi a Kimiko Date ed Elena Dementieva. Riemerge Ana Ivanovic. Elisa Piva

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Kim Clijsters: voto 9. Nella prima stagione intera dopo il rientro, gioca con il contagocce anche a causa di due infortuni, compreso quello al piede l’ha costretta a saltare la stagione sulla terra. Protagonista con la Henin di due dei match più belli del 2010, fa tris allo Us Open e al Wta Championships, ed ha un rapporto tra tornei giocati e vinti da cecchino: 11 tornei disputati, 5 vittorie su altrettante finali. Il voto sarebbe potuto anche essere più alto se non ci fosse la macchia dell’Australian Open, con l’agghiacciante quanto inspiegabile prestazione contro la Petrova. Senza quell'episodio si meriterebbe senza dubbi la palma di migliore dell’anno.

Caroline Wozniacki: voto 8,5. Ad una che a soli 20 anni chiude l’anno al n°1, giocando con sicurezza e continuità, non si può che dare un'otttima valutazione. Un finale di stagione, il suo, incredibile: da agosto ha collezionato cinque titoli e una striscia di 29 vittorie (escludendo il w/o con la Pennetta a New Haven) e 2 sconfitte prima del Masters, sembrava inesauribile! Purtroppo per lei però nei quattro appuntamenti importanti ha sempre toppato, soprattutto a New York quando è arrivata in forma strepitosa ed ha ceduto nettamente in semifinale. Assieme alla Clijsters però ci ha regalato una bella finale a Doha per l’ultima partita della stagione. Dalla prossima stagione non saranno più giustificati passi falsi nelle prove dello slam.

Francesca Schiavone: voto 8,5. A 30 anni è la prima italiana a vincere un torneo dello Slam, firma il best ranking per un’azzurra (n. 6) e conclude l’annata con la partecipazione a Doha, ciliegina sulla torta. Cosa chiederle di più? Forse il voto è un po’ generoso se facciamo un ragionamento globale, e anche un po' campanilista, ma la Leonessa ha riscritto la storia del tennis italiano. Per una volta, dunque, concedeteci la faziosità per una che ci ha fatto vivere una stagione da veri protagonisti nel tennis di vertice.

Vera Zvonareva: voto 8. La sua migliore annata. Finale a Wimbledon dopo aver sconfitto la Clijsters, finale a New York dopo aver eliminato la favorita n°1 in semifinale. Restano purtroppo le due finali perse male, chiaro segnale - nonché conferma - che nei momenti davvero importanti la Zvonareva non riesce ad esprimersi ai suoi livelli. Chiude l’anno comunque al n° 2 del mondo, suo best ranking.

Serena Williams: voto 8. Ha disputato solo 6 tornei ma ha vinto 2 slam, l’8 è d’obbligo. Rimane il rimpianto di non averla più vista da Wimbledon in poi, ma questa volta l’assenza non sembra non aver niente a che fare con attività extra-tennistiche. Piuttosto ci sarà da sperare che l’infortunio e la lontananza dai campi per quasi 6 mesi dai campi da tennis non le abbiamo fatto passare la voglia. E’ pur sempre la numero 4 del mondo...

Samantha Stosur: voto 7,5. C’è stato un momento, da metà aprile fino alla semifinale del Roland Garros, in cui Sammy sembrava ingiocabile. Chiedere a Serena Williams, sconfitta 8-6 al terzo dopo una battaglia che proprio non avrebbe voluto perdere. Chiedere alla Henin, che di fronte alle bordate dell’australiana sembrava spaesata e inerme proprio sulla “sua” terra. Chiedere alla Jankovic, arrivata in semifinale quasi per caso e uscita con le ossa rotte sotto le pallate della Stosur. Sembrava imbattibile, e forse ci credeva pure lei, tanto da metterci qualche mese per riprendersi dopo la sconfitta contro la Schiavone. Agli Us Open raggiunge i quarti e per poco non fa lo sgambetto alla Clijsters; al Masters di Doha - prima partecipazione - sculaccia la bambolina Wozniacki e con la sua semifinale è la vera sorpresa dei Champioships. Bel modo di finire una stagione, peraltro chiusa al numero 6 WTA.

Flavia Pennetta: voto 7,5. Cos’ha fatto in più dello scorso anno? Niente, nel senso che non ha migliorato nessun risultato. Anche se ad onor del vero non era certo facile ripetere la strepitosa seconda parte di stagione 2009. Flavia non ha piazzato l’acuto, ha fatto il compitino, però è riuscita anche a contenere i danni e a terminare l’anno al 24esimo posto. I risultati non all’altezza della passata stagione in singolare però, possono anche essere dipesi dal doppio impiego (scusate il gioco di parole...). In coppia con Gisela Dulko, la brindisina ha disputato una stagione da numero 1, culminata con la vittoria al Masters di Doha. E anche questo, ad un’italiana non era mai riuscito. Infine ha messo a segno, proprio come lo scorso anno, il punto decisivo che ha regalato la terza vittoria in Fed Cup.

Ana Ivanovic: voto 7. Fino ad agosto - salvo per l’isolato caso del torneo capitolino - sembrava di assistere ad un 2009 bis, invece da Cincinnati la serba si è ribellata alla vorticosa caduta. Un finale di stagione in netta ripresa, il suo, che l’ha vista progressivamente migliorare sul piano del gioco e dei risultati: vittoria a Linz e vittoria al Masters di serie B. Il voto è per la reazione, il non volersi abbandonare alla sconfitta, il non sapersi accontentare di quello che è stato. Forse è ancora presto per cantar vittoria, anche se a tratti si è rivista la Ivanovic old style e questa serie di risultati positivi non possono che far ben sperare. Ed una Ivanovic in fiducia, già da gennaio, può essere pericolosa per tutte.

Kimiko Date-Krumm: voto 7. Avere 40 anni e non sentirli. L’eterna giapponesina, che ha cominciato a giocare quando la metà delle sue attuali avversarie muoveva i primi passetti sui campi, non accenna minimamente a mollare. Anzi, si è resa più di una volta protagonista di imprese che hanno del titanico. Vere e proprie battaglie contro giocatrici di 20 anni più giovani, ma che da Kimiko avrebbero un bel po’ da imparare sul piano dell’intelligenza tattica. A volte le ha portate a termine, a volte ha ceduto di schianto perché il fiato non è più quello di una volta. Ma finire l’anno al n°46, e collezionare scalpi come Safina, Na Li e Sharapova, non ha prezzo.

Justine Henin: voto 6,5. Parte alla grande perdendo una finale incredibile a Brisbane con la connazionale Clijsters, e per poco non vince l’Australian Open sconfitta in finale da una grande Serena. Altra partita intensa a Miami, sempre con la Clijsters, poi la delusione dopo il ko con la Stosur a Parigi. Durante la terza sconfitta contro la Clijsters a Wimbledon si infortuna e chiude il suo 2010. Vince comunque due titoli a Stoccarda e s’Hertogenbosch, ma un'assenza prolungata le impedisce una votazione maggiore.

Infine chiudiamo con un doveroso 8 alla carriera per Elena Dementieva
Lascia una delle signore del tennis. Una delle più forti giocatrici di sempre a non aver mai vinto uno slam. Restano forse i rimpianti di quelle due finali - abbordabili - perse nel 2004 con le connazionali Myskina e Kuznetsova. Sarà forse mancato l'acuto – anche se lei giura che l'oro olimpico vale quanto uno Slam -, ma una giocatrice che grazie al lavoro, alla dedizione, e alla passione per questo sport si è mantenuta su livelli costantemente alti per 10 anni. Chapeau, Elena, la tua composta tenacia, la tua signorilità e le battaglie mai scontate che inscenavi mancheranno al tennis. Forse l’unica che ci guadagnerà sarà mamma Vera, che non rischierà più attacchi di cuore come quando ti osservava, discreta, dalla tribuna.

Elisa Piva

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker