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22/11/2010 13:45 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

Federer
piega Ferrer

TENNIS - Vittoria in due set dello svizzero contro Ferrer, 6-1 6-4. Grande partenza di Federer che poi gioca un po' al risparmio e fatica contro un Ferrer sempre combattivo, pur senza correre grossi rischi. In tribuna Diego Armando Maradona e il campione di Snooker Ronnie O'Sullivan. La superficie sembra decisamente lenta. Karim Nafea

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Esordio per Roger Federer contro David Ferrer, il quale ha il “dubbio” onore di essere uno dei due giocatori (l’altro è Nieminen) ad aver perso almeno dieci partite con lo svizzero senza sconfiggerlo.
Federer, che nel 2007 aveva visto una striscia del genere interrompersi proprio nel primo match del Masters contro Fernando Gonzalez, parte forte e subito nel secondo game da uno scossone alla partita, conquistando il break grazie a due ottime risposte di rovescio. Confermato il vantaggio, Roger, pensa bene di raddoppiarlo nel game successivo approfittando degli errori dello spagnolo.
Ferrer però non ci sta, e nel game successivo recupera uno dei due break; purtroppo per lui non si dimostra capace di mantenere il servizio, infatti nel game immediatamente successivo non riesce a sfruttare quattro palle game (due annullate da doppi falli) e si trova a capitolare alla quarta palla break per l’elvetico (anche questa suggellata da un doppio fallo dell’iberico). A questo punto il numero due del mondo non trema e chiude con sicurezza il primo set al settimo gioco.

Il secondo parziale parte sulla stessa nota di equilibrio che aveva chiuso il primo. Nonostante Ferrer riesca a tenere il proprio turno di servizio nel primo game, sul punteggio di 1-1 Federer guadagna due palle break (non consecutive) che potrebbero spezzare definitivamente la partita, non fosse che non riesce a trasformarle. Non dispera però il basilese che nel seguente turno di servizio di Ferrer, alza il volume e con un gran diritto conquista un’altra opportunità di break, trasformata grazie ad un errore con lo stesso fondamentale dello spagnolo. Quest’ultimo però non si abbatte e cerca subito di riparare al break subito, conquistando due palle break (anche queste non consecutive) annullate con prontezza dello svizzero, che poi si affida alla prima di servizio per uscire d’impaccio e confermare il break. Sul 5-4, con Federer che serve per il match, Ferrer ha le ultime possibilità di riagguantare il match sul 15-40, con lo svizzero che non volendo riaprire il match mette tutto il suo talento sulle due palle break e riuscendo a riequilibrare il punteggio; lo spagnolo però non demorde e conquista un’altra opportunità di break che non riesce a sfruttare per via di un errore di dritto. Da qui Federer ancora una volta alza il livello del servizio e grazie ad una gran prima e ad un ace chiude il match.

Esordio convincente per il quattro volte vincitore del Masters, sotto gli occhi di altri due grandissimi (nelle loro discipline): Diego Armando Maradona e Ronnie “ The Rocket” O’Sullivan (uno dei più grandi giocatori di snooker di sempre). Da sottolineare il fatto che Federer con il punteggio di 6-1 6-4 ha “guadagnato” un game nei confronti di Murray, game che vista la formula (e visto ciò che è successo l’anno scorso) potrebbe essere importantissimo in chiave qualificazione. Unica cosa in calo rispetto al recente periodo è stata l’efficacia del servizio (“solo” 6 aces), anche e soprattutto per via di una superficie che appare di una lentezza davvero esasperante (non credo Federer ci abbia mai messo 35 minuti per chiudere un 6-1, soprattutto in un match indoor).

Karim Nafea

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker