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29/11/2010 21:38 CEST - Atp World Tour Finals

Federer-Nadal finale da sogno

TENNIS - È arrivata finalmente la finale che tutti volevamo. Riviviamo assieme la storia della rivalità, le differenti annate, le curiosità e le dichiarazioni dei protagonisti. Nadal conduce 14-7 nei confronti diretti ma Federer ha vinto i due duelli indoor al Masters di Shanghai. Karim Nafea

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Head to Head
2004 Miami, R32, hard-outdoor, Nadal, 6-3, 6-3.
2005 Miami, F, hard-outdoor, Federer, 2-6, 6-7 (4-7), 7-6 (7-5), 6-3, 6-1.
2005 Roland Garros, SF, clay-outdoor, Nadal, 6-3, 4-6, 6-4, 6-3.
2006 Dubai, F, hard-outdoor, Nadal, 2-6, 6-4, 6-4.
2006 Monte Carlo Masters, F, clay-outdoor, Nadal, 6-2, 6-7 (2-7), 6-3, 7-6 (7-5).
2006 Rome Masters, F, clay-outdoor, Nadal, 6-7 (0-7), 7-6 (7-5), 6-4, 2-6, 7-6 (7-5).
2006 Roland Garros, F, clay-outdoor, Nadal, 1-6, 6-1, 6-4, 7-6 (7-4).
2006 Wimbledon, F, grass-outdoor, Federer, 6-0, 7-6 (7-5), 6-7 (2-7), 6-3.
2006 Masters Cup-Shanghai, SF, hard-indoor, Federer, 6-4, 7-5.
2007 Monte Carlo Masters, F, clay-outdoor, Nadal, 6-4, 6-4.
2007 Hamburg Masters, F, clay-outdoor, Federer, 2-6, 6-2, 6-0.
2007 Roland Garros, F, clay-outdoor, Nadal, 6-3, 4-6, 6-3, 6-4.
2007 Wimbledon, F, grass-outdoor, Federer, 7-6 (9-7), 4-6, 7-6 (7-3), 2-6, 6-2.
2007 Masters Cup-Shanghai, SF, hard-indoor, Federer, 6-4, 6-1.
2008 Monte Carlo Masters, F, clay-outdoor, Nadal, 7-5, 7-5.
2008 Hamburg Masters, F, clay-outdoor, Nadal, 7-5, 6-7 (3-7), 6-3.
2008 Roland Garros, F, clay-outdoor, Nadal, 6-1, 6-3, 6-0.
2008 Wimbledon, F, grass-outdoor, Nadal, 6-4, 6-4, 6-7 (5-7), 6-7 (10-8), 9-7.
2009 Australian Open, F, hard-outdoor, Nadal, 7-5, 3-6, 7-6 (7-3), 3-6, 6-2.
2009 Madrid Masters, F, clay-outdoor, Federer, 6-4, 6-4.
2010 Madrid Masters, F, clay-outdoor, Nadal, 6-4, 7-6 (7-5).

Hardcourt: Tied 3-3
Clay: Nadal leads 10-2
Grass: Federer leads 2-1

La Finale è servita. Tutti volevamo questa partita e Federer e Nadal, da bravi ragazzi quali sono, hanno deciso di accontentarci.
Quale miglior match per chiudere la stagione se non la super-classica per eccellenza del tennis contemporaneo?
Entrambi ci arrivano senza sconfitte, però Federer è stato decisamente più convincente e veloce nello sbrigare i suoi “impegni”.
Differente quindi il modo in cui questi due straordinari campioni sono arrivati al Master (ed alla finale) e differente il significato che una vittoria avrebbe per i due.

Roger Federer
Per lo svizzero vincere questo torneo sarebbe una conferma del fatto che è ancora lì e che come lui crede ed afferma (e se lo dice lui perchè non dovremmo credergli?) può ancora essere il migliore, nonché un’ottima iniezione di fiducia per il 2011, anno nel quale lui si prefigge l’obbiettivo di tornare numero uno. Inoltre sarebbe la quinta vittoria nel Master di fine anno, il che lo porterebbe in testa alla classifica all-time insieme con Lendl e Sampras.

La Stagione
Per Federer la sfida tra ex-campioni del Master con Djokovic è stata la sessantaquattresima vittoria stagionale. Sono 13 invece le sconfitte subite dall’ex-numero uno del mondo (quattro delle quali con match-point a favore).
Dopo essersi arreso al devastante Nikolay Davydenko di fine 2009 ed inizio 2010, lo svizzero aveva dato una dimostrazione della sua ritrovata sicurezza in testa alla classifica con il fantastico torneo giocato e vinto all’Australian Open.
Da qui però, causa anche un’influenza polmonare, sarà, dapprima costretto a non presentarsi al torneo di Dubai e poi a perdere piuttosto presto (per lui) nei tornei di Indian Wells e Miami /con Baghdatis e Berdych, in entrambi i match sprecando match- point). Passato sulla terra battuta, non riesce a cambiare marcia e subisce un’altra sconfitta abbastanza inaspettata contro il lettone Gulbis.
Dopo il deludente soggiorno romano, Roger decide di andare in Portogallo per il torneo dell’Estoril, con la convinzione di incamerare vittorie e fiducia per arrivare meglio preparato alla difesa del titolo del Roland Garros. Nel torneo portoghese però arriva la sconfitta più brutta e “strana” dell’anno: infatti lo svizzero si arrende in semifinale ad Albert Montanes.
Finalmente, nel torneo di Madrid, si rivede, a sprazzi, un buon Federer, il quale si arrende solo in finale contro Rafael Nadal (in quella che è l’ultima e forse la più brutta sfida giocata tra i due fino ad ora). Arrivato quindi al Roland Garros, dove ha anche la responsabilità di dover raggiungere almeno le semifinali per rimanere numero uno e superare il record di Pete Sampras, passa piuttosto agevolmente i primi turni, finchè nei quarti non si vede opposto a Robin Soderling, battuto l’anno prima nella finale che ha regalato allo svizzero il quattordicesimo Slam. Questa partita sarà per Federer una delusione perché dopo aver vinto il primo set dovrà soccombere al gioco devastante dello svedese (aiutato anche dalle condizioni atmosferiche).
Persa la prima posizione mondiale, lo svizzero inizia la stagione sull’erba senza perdersi l’animo, e trova la finale nel suo feudo di Halle. Nella finale, opposto a Hewitt, un problema alla gamba lo condiziona, e lo conduce ad un’altra sconfitta.
La più grossa delusione dell’anno però la troverà a Wimbledon dove, dopo aver rischiato di perdere con Falla al primo turno (aveva recuperato da due set a zero, con Falla che aveva servito per il match) si fermaancora nei quarti per mano del futuro finalista Tomas Berdych.
Smaltita questa grossa delusione Federer si rimette in gioco nei tornei estivi, con la novità di avere Paul Annacone al suo fianco.
Lo svizzero torna in grande spolvero, arrivando in finale a Toronto (sconfitto da Murray) e vincendo a Cincinnati (battendo Fish).
Allo US Open dove arriva da favorito, mostra probabilmente il tennis migliore, però nella sfida in semifinale con Djokovic si arrende al quinto (ancora con match-point) privandosi (e privandoci) della finale con Nadal. Ancora una volta però Federer torna alla grande, raggiungendo la finale a Shanghai (sconfitto ancora da Murray) e vincendo i tornei di Stoccolma (battendo Mayer) e Basilea (battendo Djokovic). Nell’ultimo torneo di preparazione al Master, Parigi Bercy, raggiunge il suo miglior risultato (la semifinale). In ogni caso è costretto ad arrendersi al padrone di casa Gael Monfils, dopo aver sprecato quattro match-points nel terzo set.
In questo Master lo svizzero è parso in controllo dalla prima all’ultima partita ed arriva più fresco all’appuntamento finale, senza però scordare i patemi che Nadal gli ha sempre dato in passato.

Le Dichiarazioni
“Ho giocato un gran torneo finora ovviamente, senza aver perso neanche un set, ed avendo battuto tanti grandi giocatori. Oggi è stato un altro ottimo match. Altrettanto ovviamente sto già pensando alla sfida con Rafa, chi non lo farebbe?
Abbiamo già giocato due volte nelle semifinali di questo torneo, ma è la prima volta in finale, per cui dovrebbe essere interessante ed eccitante per entrambi”

Rafael Nadal
Nadal ha raggiunto la sua prima finale in un Master sfoderando quella che è la sua arma per eccellenza: la tenacia. Nella semifinale con Murray ha rischiato molto, ma non si è mai lasciato andare mentalmente ed alla fine l’ha spuntata.
Adesso il maiorchino insegue quella che sarebbe la ciliegina sulla torta di un anno fantastico, completando di fatto un palmares già ricchissimo.

La Stagione
Nadal arriva in questa finale con l’invidiabile score di 71 vittorie a fronte di 9 sconfitte e con 7 tornei all’attivo.
Iniziato l’anno con la finale persa con match-point a favore contro Davydenko a Doha e con la sconfitta nei quarti dell’Australian Open con Andy Murray, Nadal aveva continuato senza brillare nella parentesi americana sul cemento. Tornato sulla terra rossa nel torneo di Montecarlo lo spagnolo aveva ritrovato le giuste sensazioni riuscendo a tornare alla vittoria in un torneo, cosa che gli mancava da Roma dell’anno precedente. Da questo momento il maiorchino non si fermerà più, vincendo tutti i Master 1000 di preparazione al Roland Garros. Nel torneo francese arriva la prima affermazione slam dell’annata, con lo spagnolo che si vendica in finale su Robin Soderling, che lo aveva battuto l’anno prima.
Passato sull’erba subisce un’inattesa sconfitta da Feliciano Lopez, ma si rifà immediatamente nel torneo di Wimbledon, vinto sconfiggendo Tomas Berdych in finale. Sul cemento estivo nordamericano il maiorchino non riesce a giocare al meglio e rimedia “solo” una semifinale in Canada (sconfitto da Murray) ed i quarti a Cincinnati (sconfitto da Baghdatis).
Nonostante la scarsa forma dimostrata nei tornei di preparazione Nadal completa il trittico di vittorie nei tornei dello Slam (ed il Career Grand Slam), quando, a Flushing Meadows supera Djokovic in finale.
Nella tournee asiatica che precede l’indoor europeo lo spagnolo conquista un torneo (Pechino sconfiggendo Monfils in finale) e subisce un’altra insolita sconfitta contro un connazionale a Bangkok, dove a batterlo è Garcia Lopez. Chiusa la stagione “orientale” con la sconfitta a Shaghai (con Melzer) Nadal si prende una pausa per via anche, secondo le sue dichiarazioni, di un problema alla spalla sinistra. Tornato proprio in occasione del Master ci ha messo un paio di partite ad ingranare ma sembra aver trovato una condizione di forma, se non ottimale, quantomeno buona. Vedremo se riuscirà a smaltire le fatiche di questa semifinale in tempo per essere competitivo per la finale.

Le Dichiarazioni
“Credo che io stia giocando il mio miglior tennis di sempre su questa superficie. Sono fresco mentalmente.
Quando giochi indoor contro i migliori giocatori del mondo, gli altri sono più adatti di me. Puoi essere attendista a tratti, però poi sei costretto ad attaccare,se non stai giocando veramente bene è impossibile. Per questa ragione dico che questo è il torneo più difficile da vincere per me, non solo per la superficie, ma anche per gli avversari. Sono fortunato ad aver giocato bene e ad essere arrivato in finale”
 

Karim Nafea

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker