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22/02/2011 21:50 CEST - Wta Universe

Marino, il Canada al femminile

TENNIS - Mentre si fa un gran parlare dell'astro nascente canadese Milos Raonic, anche nel circuito femminile il paese della foglia d'acero sta mettendo a segno importanti progressi. Grazie anche ad una tennista dal nome molto italiano: Rebecca Marino, recente finalista a Memphis. Per informazioni chiedere a Venus Williams e Francesca Schiavone. Elisa Piva

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Al torneo Wta di Memphis è nata una stella? Ancora no, perché alla fine il trofeo l’ha portato a casa Magdalena Rybarikova, ma l’altra finalista ha tutte le potenzialità per una bella carriera. La giovane tennista in questione risponde al nome di Rebecca Marino, 20enne nata a Toronto ma trasferitasi a Vancouver a due anni. Nel 2009 ha fatto di nuovo armi e bagagli per allenarsi nel centro nazionale di Montréal, stessa “fabbrica" di tanti prodotti canadesi come la beniamina Wozniak.

Il tennis di questa ragazzona di 1 metro e 85 è, almeno per il momento, senza paura. Gran prima di servizio e gran dritto, il suo gioco è aggressivo e se ha la possibilità non disdegna la rete. Intendiamoci, non che sia un’attaccante pura, ma giocatrici giovani che si vanno a prendersi il punto al volo sono mosche bianche di questi tempi. Rovescio ma soprattutto spostamenti restano i suoi punti deboli.

 

Da brava e orgogliosa canadese, ma con nonno siciliano, Rebecca ama lo sciroppo d’acero e l’hockey. Ha lo sport nel sangue - lo zio ha vinto la medaglia d’oro di canottaggio alle Olimpiadi di Tokyo 1964 - e ne ha provati diversi, tra cui il badminton, prima di arrivare al tennis a 10 anni. Poi non però l’ha più mollato, “non so perché ma c’è qualcosa che mi diverte nel colpire quella pallina“ ha confessato.

Si è fatta notare la prima volta vincendo il Canadian Junior International in Repentigny nel 2007, quando aveva 16 anni. Dopo un’annata ancora nel circuito Itf, nel 2008 arriva la prima vittoria di un match nel tour maggiore, praticamente nel torneo di casa, a Quebec city, dove da qualificata ha raggiunto il secondo turno nel tabellone principale.

Forte di aver già respirato l’aria della Wta, Rebecca ha continuato a frequentare i tornei Itf ottenendo il suo primo successo in un torneo a Trecastagni, della serie, il legame con l’Italia riaffiora.

L’annata della rivelazione è però il 2010, quando un finale sprint le ha permesso di concludere la stagione a ridosso delle top 100. Tre titoli Itf conquistati consecutivamente (Saguenay-CAN, Kansas City-USA, Troy USA), i quarti al torneo di Quebec City, ma soprattutto quel secondo turno agli Us Open, dove ha retto alla grande al primo palcoscenico importante.

 

Del suo tennis sfrontato infatti ne sa qualcosa Venus Williams, che durante quel secondo turno era l’avversaria della canadese. La statunitense è riuscita a scrollarsela di dosso solo al tie-break del primo set, ma fino al quel momento “Becca” (ahimé all’estero la chiamano così) era riuscita a mettere in grande difficoltà Venere, affrontandola a viso aperto nonostante fosse la sua prima volta sull’Arthur Ashe Stadium, il centrale più grande del mondo.

Tra le top però quella che ha testato di più la pericolosità di Rebecca è Francesca Schiavone, che al secondo turno degli ultimi Australian Open ha avuto bisogno di 2 ore e 26 minuti, per spuntarla solo 9-7 al terzo.

 

La scorsa settimana, al torneo Wta di Memphis, è anche arrivata la prima finale nel circuito maggiore. Purtroppo a causa di non perfette condizioni fisiche, la Marino è stata costretta a ritirarsi senza così avere la possibilità di lottare per il titolo. Ma grazie a quel risultato ha ottenuto il suo best ranking di numero 60. Questa settimana avrebbe dovuto disputare il torneo di Monterrey, ma quel problema addominale l’ha costretta al forfait. La prossima occasione per vedere all’opera Rebecca sarà quindi l’accoppiata Indian Wells-Miami, anche se nel tabellone delle qualificazioni.

Elisa Piva

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