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14/09/2011 12:59 CEST - Preview Semifinali

Nadal si consola con la Davis

TENNIS - Nadal cerca di risollevarsi dalla batosta americana tra gli abbracci dei compagni e del suo pubblico a Cordoba, mentre Djokovic sarà osannato (ma solo spettatore) dai 20.000 di Belgrado. Spagna e Serbia partono favorite, ma il match di Belgrado si fa equilibrato per l'assenza di Nole. La Francia, già svantaggiata dal fattore campo, dovrà fare a meno di Gael Monfils. Si parte venerdì alle 12.00 in Spagna, alle 15.00 in Serbia. Teo Gallo

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Lo Us Open è appena terminato, ma non c’è tempo per fermarsi a pensare. Il calendario tennistico non dà tregua e da venerdì si giocano le semifinali di Davis e entrambi i protagonisti della finale di Flushing Meadows avrebbero dovuto essere in campo, chiamati a guidare le rispettive nazionali.
La Serbia campione in carica affronta l’Argentina a Belgrado, un’occasione per festeggiare il terzo Major della stupefacente stagione di Nole davanti al suo pubblico (ma, come abbiamo visto, Nole sarà bloccato in panchina a sostenere i suoi compagni), mentre la Spagna cercherà la terza finale degli ultimi quattro anni a Cordoba contro la Francia.
Si tratta di 4 squadre di altissimo livello che riuniscono un totale di 14 insalatiere e 15 titoli dello Slam: oltre a Nadal, saranno presenti il numero 5 (Ferrer), 10 (Tsonga), 13 (Tipsarevic), 15 (Gasquet), 16 (Troicki) 17 (Del Potro) e 22 (Verdasco). Possiamo dire che si tratta delle migliori semifinali possibili.

Spagna-Francia
Nella plaza de toros de los Califas Nadal cercherà di smaltire la delusione per un’altra finale persa: un’occasione da non perdere per rivendicare la supremazia del tennis spagnolo e farsi consolare dalla sua gente. Nadal ha sempre fatto di tutto per essere presente in Davis, gli piace lo spirito di gruppo, fare spogliatoio con i compagni (che durante l’anno non riescono mai, ma proprio mai, a batterlo) e sentire il pubblico che lo appoggia incondizionatamente. Anche a New York infatti la maggior parte dei presenti tifava per il serbo. Rafa è arrivato ieri (martedì, ndr) a Cordoba su un jet privato messo a disposizione della federazione e viaggerà accompagnato dal sindaco di Cordoba e dal presidente della RFET (Real Federaciòn Española de Tenis). In Davis il maiorchino ha un record di 18 vittorie e 5 sconfitte.
L’altro singolarista dovrebbe essere Ferrer, non sembrano esserci dubbi. Il valenciano arriva un po’ sgonfio in questo tratto della stagione, anche se a New York ha fatto il suo dovere arrivando fino agli ottavi (persi con Roddick). Non è al meglio fisicamente ma sarà lui ad affiancare Nadal come titolare. Gli altri convocati sono Verdasco e Feliciano, il quinto uomo sarà Marc Lopez. Il doppio sarà quindi composto da Feliciano e uno tra Nadal e Verdasco. “Giochiamo in casa e il ranking dice che siamo favoriti” ha dichiarato il capitano Albert Costa “Abbiamo giocatori superiori ma dovremo dimostrarlo sul campo. Spero che il pubblico ci sostenga il più possibile”. Sul forfait di Monfils Costa ha detto che “ è il loro giocatore migliore e la sua assenza è un vantaggio per noi, per hanno lo stesso una squadra fantastica, molto competitiva, e sono sicuro che sarà una sfida complicata”. Costa ha detto di avere le idee chiare su chi far giocare e quando, ma vuole anche rendersi conto di persona di quali sono le condizioni di Rafa e deciderà giovedì la sequenza dei singolari e la coppia di doppio. Verdasco ha parlato delle condizioni del campo: “ Fa molto caldo e la palla rimbalza piú di quanto ci piacerebbe. Inoltre è un po’ più rapida del solito”.

I francesi affontano un’impresa difficilissima, tenendo conto che sono in trasferta e Rafa giocherà come un indemoniato; l’anno scorso vinsero 5-0 nei quarti di finale, ma le condizioni erano diverse, l’equipo spagnolo appagato dalla vittoria dell’anno prima e Nadal era a Mallorca a festeggiare il trionfo a Wimbledon. Inizialmente i convocati per i Moschettieri erano Monfils, Tsonga, Gasquet e Simon, ma il primo ha rinunciato per un’infiammazione al ginocchio e Forget ha chiamato al suo posto Llodra, aggregando anche Benneteau. Entrambe le squadre alloggiano nello stesso hotel e la mattina si incrociano mentre fanno footing lungo il percorso dall’albergo alla Plaza de toros. I singolaristi saranno probabilmente Tsonga e Simon e Llodra a questo punto giocherà il doppio insieme a Tsonga o Gasquet. Tra i transalpini il più in forma sembra essere Tsonga, che a New York ha perso nettamente nei quarti da Federer ma nelle ultime settimane ha giocato buonissimi match. Difficile che possa battere Rafa, e partirebbe sfavorito anche contro Ferrer, ma non si sa mai. Simon ha fatto quarto turno a New York eliminando Del Potro e quarti a Cincinnati. Sulla terra quest’anno ha vinto il torneo di Amburgo e forse tra tutti i francesi è quello che meglio si adatta alla superficie. Anche Gasquet è un buon terraiolo ma la sua discontinuità non permette di dire quale sia il suo real stato di forma.
La Spagna parte comunque nettamente favorita e nei sette precedenti è avanti 5-2.

Serbia-Argentina (questo articolo è stato scritto quando ancora non si sapeva del forfait di Djokovic)
Accoppiata interessantissima e tonnellate di talento nella bolgia del palazzetto di Belgrado, capienza 20.000 spettatori. L’unico precedente è un incontro Yugoslavia-Argentina del 1964, in cui i balcanici si imposero 5-0. Difficile che si ripeta lo stesso punteggio, ma ancehe in questo caso i padroni di casa partono favoriti. Il capitano Obradovic ha convocato Tipsarevic, Troicki e Zimonjic: in assenza di Djokovic, il quarto giocatore serbo nel ranking ATP è Nikola Ciric, ma Ilja Bozoljac sembra avere un potenziale superiore. Nel doppio la Serbia schiera il mito Zimonjic: a 35 anni è di gran lunga il più esperto del gruppo e funge anche da guida spirituale e in Davis ha un record di 24-9. Sarà probabilmente affiancato da Troicki. Tipsarevic non è uscito fresco dagli Us Open (si è dovuto ririrare contro Nole nel quarto set) e potrebbe lasciare il posto di secondo singolarista a Troicki, che però ha toppato al primo turno sia a New York (con Falla) che a Cincinnati (con Fognini). Janko si allena con il contagocce e le decisioni verranno prese all’ultimo momento. “Spero che Janko guarisca in tempo per la Davis” aveva scritto Djokovic su twitter dopo averlo fatto fuori nei quarti. “I ragazzi sono molto fieri di giocare per il loro paese e prenderanno molta energia dal tifo del pubblico. Siamo come una grande famiglia”.

L’Argentina capitanata da Tito Vazquez schiera Del Potro, Nalbandian, Monaco e Chela. Sarà interessante vedere lo stato di forma di Delpo, che è leggermente calato nella seconda parte della stagione, e di Nalbandian, per cui giocare la Coppa Davis è sempre un piacere, ma molto meglio se in Argentina tra asados e pubblico amico. Gli occhi iniettati di grinta che mostrava nella finale del 2008 a Mar de Plata sono un ricordo indelebile. Probabilmente vedremo Nalbandian in campo come secondo singolarista insieme a Del Potro, ma il buon momento di Monaco potrebbero costringerlo alla panchina. Il doppio dovrebbe essere composto dallo stesso Monaco e da Chela: Vazquez ha provato 4 coppie diverse nei primi giorni di allenamento. La superficie della Belgrado Arena è stata giudicata “lenta e dal rimbalzo basso” dai giocatori argentini, poco entusiasti del tappeto installato dagli organizzatori. Tutti e quattro sono stati d’accordo nel riempire di elogi sia Djokovic che Nadal per l’incredibile livello di gioco mostrato nella finale di lunedì. "Ci hanno tenuto svegli fino alle 2.30 di notte” hanno detto Nalbandian e Del Potro. “E’ stata una delle migliori finali mai viste”.

Teo Gallo

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