16/09/2011 23:17 CEST - L'opinione di Rino
Barazzutti e l'usato sicuro
TENNIS - Per l'undicesimo anno l'Italia cerca di rientrare nel World Group, sullo stesso campo in cui gli azzurri hanno conquistato l'unica "Insalatiera" della storia, nel 1976. Corrado Barazzutti si è affidato a Starace e Fognini, che potrebbe essere agevolato dall'entrare in campo per secondo venerdì. Giusto preferire Poto a un Bolelli che stenta ad essere all'altezza delle aspettative. Rino Tommasi
Nemmeno il tempo di mandare in archivio una splendida (nel settore maschile) edizione dell’Open degli Stati Uniti che il tennis propone un importante turno di Coppa Davis quasi a sottolineare la differenza che si è determinata tra le due versioni di uno sport individuale che fatica a convivere con le esigenze individuali dei suoi protagonisti.
Si può immaginare che, per diversi motivi. Novak Djokovic il trionfatore di Flushing Meadows ma anche di due delusi come Rafael Nadal e Roger Federer non avessero molta voglia di tornare subito in campo. Tuttavia, se non ci saranno sorprese dell’ultimo momento, credo che questi campioni onoreranno l’impegno preso on le loro federazioni e con i loro tifosi.
La Serbia, che è la detentrice della Coppa , affronta a Belgrado da favorita l’Argentina, mentre a Cordoba la Spagna ha bisogno dei suoi migliori giocatori per respingere l’attacco della Francia. Contemporaneamente sono in programma gli otto incontri che dovranno definire il quadro del Gruppo Mondiale nella prossima edizione della Davis.
Ed è proprio qui che l’Italia è impegnata per l’undicesima volta nel tentativo di tornare ad essere protagonista.
Il sorteggio ci ha proposto un impegno più affascinante che difficile dal momento che gli azzurri giocano a Santiago del Cile sullo stesso campo che nel 1976 ha visto l’Italia conquistare l’unica Davis della sua storia.
Si vuole che il risultato dipenda dalle condizioni di forma di Fernando Gonzalez che quest’anno ha giocato molto poco ed a modesti livelli. Le indicazioni del computer, che colloca Gonzalez al numero 297 , non devono ingannare ma nemmeno illudere.
Corrado Barazzutti, che non ha mai pensato di recuperare Andreas Seppi, si è affidato all’usato sicuro ed anche se Potito Starace, per sua stessa ammissione, non ama i campi in cemento (scelti dai padroni di casa) credo che sia stato giusto preferirlo ad un Bolelli che stenta a recuperarsi su livelli compatibili con le sue qualità.
Personalmente non ho mai dato molta importanza al sorteggio negli incontri di Davis ma questa volta ci dovrebbe aiutare che il primo incontro sia tra Starace e Capdeville perché può consentire a Fognini di andare in campo tranquillo contro Gonzalez.
Rino Tommasi
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