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16/09/2011 23:17 CEST - Coppa Davis

Vince Tomic, Federer rimedia

TENNIS -1-1 dopo i primi due singolari tra Australia e Svizzera. Tomic nel primo singolare supera in quattro set Wawrinka (57 gratuiti) 4-6 6-4 6-3 6-3. Ci pensa Federer a dare l'1-1 agli svizzeri superando non senza problemi (era sotto 5-7 1-3) il solito coriaceo Hewitt 5-7 7-6 6-2 6-3. Domani di scena il doppio probabilmente decisivo. Stefano Tarantino

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Bernard Tomic
Bernard Tomic

Termina in parità la prima giornata dello spareggio valido per l'ammissione al World Group 2012 della Coppa Davis tra Australia e Svizzera in corso di svolgimento sull'erba del Royal Golf Club di Sydney.

Alla vittoria fondamentale (per i padroni di casa) di Bernard Tomic contro Stanislas Wawrinka nel primo singolare (4-6 6-4 6-3 6-3) ha fatto seguito quella di Roger Federer contro Lleyton Hewitt nel secondo.

Mentre il primo match non è stato bello da un punto di vista tecnico (troppo importante la posta in palio per entrambi i contendenti, la vittoria di Tomic era essenziale per le speranze degli australiani, quella di Wawrinka avrebbe spianato la strada agli svizzeri per il ritorno nella serie A) ed infarcito di gratuiti (95 in tutto), il secondo è stato più divertente, innanzitutto per la contrapposizione di stili (gran rematore da fondo campo Hewitt, aggressivo laddove possibile Federer), ma anche per la rinomata forza di volontà del giocatore di casa che nonostante la lunga assenza dalle competizioni per un infortunio al piede non ha mollato una palla dal primo all'ultimo scambio.

Domani di scena il doppio che potrebbe indirizzare le sorti di questa sfida.

Vediamo nel dettaglio i match

TOMIC-WAWRINKA 4-6 6-4 6-3 6-3

Parte bene per gli australiani lo spareggio sull'erba di Sydney contro la Svizzera.
Il giovane Bernard Tomic dopo un inizio balbettante si sbarazza in quattro set di Stan Wawrinka e con il punteggio di 4-6 6-4 6-3 6-3 porta in vantaggio i padroni di casa.
Non è stato un bel match, la tensione tipica degli incontri di Davis ha condizionato non poco lo svolgimento della partita, soprattutto quella del giovane australiano.
Troppo importante per il giocatore di casa cercare di portare a casa il punto del primo singolare visto il compito proibitivo che nel secondo match attende Hewitt contro Federer.
Il giovane “aussie” ci ha messo un bel po' prima di sciogliersi e di trovare quella sfrontatezza e quel gioco potente che abbiamo ammirato durante il torneo di Wimbledon nel quale si era spinto sino ai quarti.
Wawrinka invece inizialmente ha fatto valere la sua maggiore esperienza sfoderando soprattutto un rovescio eccezionale e disarmante che non lasciava scampo al suo avversario.
Ma con l'andare avanti del match sono calati i vincenti e sono cresciuti paurosamente i gratuiti (ben 57 alla fine contro i 50 vincenti), lo svizzero ha perso sicurezza e soprattutto e ricaduto in quella apatia che gli ha causato non poche sconfitte in quest'ultimo scorcio di stagione.
Fondamentale l'apporto per il giovane Tomic del suo capitano Rafter, il quale lo ha probabilmente indirizzato nella seconda parte del match verso una tattica più attendista che forse andava contro le attitudini dell'australiano ma che alla lunga hanno permesso ai padroni di casa di raccogliere una vittoria quanto mai fondamentale per sperare dopo tre anni di tornare nel World Group della Davis.

Nel primo set Tomic inizia abbastanza nervoso (l'australiano esordisce con un doppio fallo), conscio dell'importanza della posta in palio e soprattutto della necessità di dover portare il punto a casa.
Nel terzo game l'australiano concede subito due palle break sul 15-40, ma con un buon attacco di diritto e con un ottimo servizio seguito da un vincente di diritto Tomic le annulla.
Wawrinka sembra molto sicuro di sé, sfodera il solito rovescio disarmante, serve bene e soprattutto tatticamente fa sempre la cosa giusta.
Si procede seguendo il servizio sino al 3-3, poi nel settimo gioco (quello che si dice della verità) Tomic commette tre gratuiti consecutivi ed offre così altre tre palle break all'avversario.
La prima è annullata grazie ad un ottimo servizio seguito da una sapiente palla corta, ma sulla seconda Tomic valuta male un lob di Wawrinka (forse infastidito dal sole) e nel cercare di recuperarlo perde il campo con il diritto.
Lo svizzero continua a dominare gli scambi con il rovescio e soprattutto con gran maestria alterna gli scambi da fondo alle discese a rete. Nel decimo gioco soffre un po' alla battuta facendosi rimontare da 40-15 a 40 pari, ma con un buon servizio seguito da un diritto vincente e con un'ottima voleé di diritto Wawrinka chiude 6-4 in 35 minuti.
Nel secondo set Tomic cerca quantomeno di reggere un po' di più gli scambi e non provare subito improbabili vincenti.
Wawrinka parte subito soffrendo al servizio, nel secondo game deve fronteggiare le prime tre palle break del match. Tomic le spreca con altrettanti gratuiti, Wawrinka ringrazia e tiene il servizio.
L'australiano però inizia finalmente a sbagliare meno, ma soprattutto (probabilmente imbeccato da capitan Rafter) cerca di spostare di più il suo avversario e prova a dargli quando possibile palle senza peso.
Tutto regolare comunque sino al nono gioco con Tomic che conduce 5-4, anche se lo svizzero è quello che soffre di più al servizio.
Il pubblico australiano crede nell'impresa e carica il suo beniamino, il quale prende coraggio e al decimo gioco centra un fondamentale break.
Wawrinka piazza tre gratuiti e sul 15-40 dà all'avversario due set point. Annulla il primo con un servizio vincente, ma sul secondo Tomic indovina una risposta di rovescio che lo svizzero erroneamente lascia. Un set pari ed il match torna in equilibrio.
La tattica dell'australiano di reggere quanto più possibile gli scambi inizia quindi a sortire i suoi frutti, i vincenti di Wawrinka del primo set pian piano si trasformano in una lunga sequela di gratuiti. Soprattutto lo svizzero non riesce più con continuità a scendere a rete ed a mettere pressione al suo avversario.
Il match però rimane equilibrato in quanto Tomic nel cercare di addormentare gli scambi e di variare i colpi a volte perde il ritmo e commette qualche gratuito di troppo.
Specchio di questa situazione sono i primi cinque giochi del terzo set nel quale vi sono la bellezza di quattro break e molti gratuiti, insomma da un punto di vista tecnico non proprio un bel match.
Finalmente Wawrinka nel sesto game tiene il gioco a zero e si riporta in parità (3-3) dopo essersi trovato sotto 1-3.
Nel successivo cambio di campo anche il mitico Roche dalla panchina australiana carica il suo connazionale che sembra recepire il messaggio e piazza l'allungo decisivo.
Sul 4-3 per Tomic Wawrinka infila una serie di gratuiti da brivido e concede un primo set point al suo avversario che però l'australiano non sfrutta tirando un passante di diritto di un niente in corridoio.
Wawrinka però commette un altro gratuiti do rovescio e sul secondo set point sbaglia una non facile voleé di rovescio consentendo a Tomic di portarsi in vantaggio di due set a uno.
La partita ora si è rovesciata, Tomic appare sempre più sicuro in campo, continua ad alternare colpi profondi a palle corte e senza peso, quando può taglia sia il diritto che il rovescio, Wawrinka pare irretito e non sa più a che santo votarsi, ricadendo nelle sue paure che ne hanno caratterizzato la seconda parte di questa stagione.
Si rivede il “faccino” impenitente da piccola canaglia di Tomic che ci aveva colpito a Wimbledon, segno che il giocatore di casa si sta sciogliendo ed un chiaro segnale sono anche le discese a rete che erano state praticamente inesistenti nei primi due set.
Wawrinka regge sin che può e nel quarto game del quarto set ha una palla break fondamentale per cercare di tornare in partita.
Tomic però è bravissimo, la annulla con un servizio vincente e poi con una grandissima voleé in tuffo si conquista il punto che gli consente di tenere il game ma soprattutto con il grande gesto tecnico dà la mazzata finale al suo avversario.
Infatti sul 2-2 Wawrinka va a servire e con un gratuito di diritto offre una palla break all'australiano.
Tomic intelligentemente aggredisce con la risposta e chiude con il diritto, break e praticamente partita in ghiaccio.
Lo svizzero sparisce dal campo, l'australiano oramai sicuro di sé sale in cattedra e non sbaglia più niente.
Nel nono gioco Wawrinka commette un paio di gratuiti e concede tre match point che con le unghie riesce ad annullare. Segue però un altro gratuito di rovescio ed allora ci pensa Tomic con una grandissima accelerazione di rovescio a chiudere il match (l'australiano chiude con un saldo positivo vincenti gratuiti, 51-48).

Queste le dichiarazioni di Tomic a fine partita: “ E' un buon inizio per me e per il mio team, dopo un avvio difficile sono riuscito a giocare meglio ed a portare a casa il match. La sfida però e lunga ed equilibrata.”

FEDERER-HEWITT 5-7 7-6(5) 6-2 6-3

C'è voluta tutta la pazienza, l'abilità, la bravura e la voglia di stare in campo di Roger Federer per avere la meglio, al termine di un match palpitante, dell'altro ex nr.1 del mondo Lleyton Hewitt.

L'australiano al rientro dopo l'infortunio al piede ha ”ringhiato” come al solito da fondo campo, rimettendo all'avversario l'impossibile, non mollando mai sino alla fine, dando insomma il meglio di sé stesso.
Federer come al solito in Davis è partito in sordina (gli era già capitato a luglio con il Portogallo), è stato sull'orlo del baratro (sotto 5-7 1-3) prima di trovare il proprio gioco (corredato da un ottimo servizio, 22 ace e 35 servizi vincenti), ma soprattutto prima che il suo avversario finisse la benzina e pagasse così alla distanza la lontananza dalle competizioni.

Sia ben chiaro, probabilmente un avversario meno attento e meno capace di Federer oggi sarebbe stato facilmente sconfitto dall'australiano che ha giocato ai limiti delle sue possibilità. Inoltre il match è stato molto valido tecnicamente con i due giocatori autori di pregevoli scambi e stupendi colpi (addirittura Federer ha piazzato la bellezza di 87 colpi vincenti).

Insomma un gran bel match, vissuto per i primi due set sul filo del massimo equilibrio e che è girato a favore dello svizzero quando Hewitt ha iniziato a pagare lo sforzo profuso per reggere gli scambi duri ai quali lo ha costretto il suo avversario.

Inizio del match regolare, Hewitt va in sofferenza un paio di volte al servizio.

Nel terzo gioco si arriva ai vantaggi, nel decimo l'australiano con un ace va 40-0 e sembra subito dopo infilarne un altro. Il giudice di sedia chiama il net (i giocatori si sono molto lamentati per il suono della macchinetta, secondo loro a volte ingiustificato) e nel prosieguo del game Federe rimonta e raggiunge la parità. Hewitt però supera la difficoltà piazzando due ottimi servizi vincenti (5-5).

Federer serve da subito bene però appare un po' lento ed impacciato e soprattutto fatica a trovare la risposta. Difatti nonostante il suo avversario serva il 48% di prime riesce a realizzare l'87% di punti con la prima palla.

Comunque vada al primo passaggio a vuoto di Federer l'australiano centra il break. A dire il vero l'unica colpa di Federer è quella di non mettere molte prime nell'undicesimo gioco, il resto lo fa Hewitt che sul 15 pari piazza tre risposte da cineteca degne dei giorni migliori che lasciano l'avversario sul posto.

Nel game seguente Hewitt non trema (figurarsi), gioco a zero condito da due gratuiti di Federer e primo set in cascina per 7-5.

L'inizio del secondo set è sulla falsariga del primo, lo svizzero quasi indolente, l'australiano che corre come un ossesso in lungo e in largo per il campo.

Federer fatica soprattutto sui rovesci profondi di Hewitt sui quali prova a tagliare il suo colpo di rovescio che la maggior parte delle volte si affossa in rete. Ed infatti nel terzo gioco del secondo parziale lo svizzero ne sbaglia tre molto simili e concede un altro break all'avversario che allunga (3-1) tenendo il turno successivo di battuta a zero.

Federer prova a fare la partita ma trova il doppio dei gratuiti dell'avversario (21 contro 9 a questo punto del match) che gli rimanda di tutto indietro.

Poi però lo svizzero prova non solo a farsi più aggressivo ma anche a scendere di più a rete. Probabilmente il cambio di strategia lo desta anche dal torpore, sta di fatto che nel sesto gioco il nostro eroe con un paio di risposte (finalmente) degne di tal nome breakka Hewitt e torna in parità.

Ora il match sale di livello, nessuno dei due si risparmia, entrambi in un paio di game soffrono al servizio ma nessuno concede una palla break. Logica conclusione è quindi il tie break, il primo minibreak lo centra Federe allungando 4-2 con un passante di rovescio all'incrocio delle linee che Hewitt lascia valutandolo erroneamente. Ma lo svizzero (3 ace nel tie break) regala uno dei soliti rovesci e l'australiano torna in parità (4-4). Ci vuole un'accelerazione lungo linea di rovescio di Federer per piazzare un nuovo minibreak sul 6-4 che risulterà decisivo perché lo svizzero con un attacco di diritto profondo porta a casa il set (7-5 il tie break).

Federer ora è in versione primi due set semifinale US Open, con l'aiuto del nastro e conseguente gratuito di diritto dell'avversario strappa subito il servizio all'avversario in apertura terzo set e si invola grazie anche ad un servizio molto solido che lo aiuta nei momenti cruciali.

Hewitt appare un po' stanco, subisce il ritmo vertiginoso dello svizzero e nel quinto game complice una voleé in rete dopo gran passante di Federer ed un pregevole tocco dello svizzero di diritto in contropiede cede di nuovo il servizio.

Roger non batte ciglio e chiude velocemente il set con il punteggio di 6-2. Sembrerebbe ormai chiusa la contesa, l'australiano appare stremato. Ma Hewitt tira fuori tutto quello che ha e prova a resistere strenuamente. Non si contano i recuperi impossibile dell'australiano che mettono continuamente in crisi il suo avversario allungando all'infinito gli scambi. Addirittura nel quarto gioco del quarto set Federer deve fronteggiare due palle break che fortunatamente per lui vengono puntualmente annullate.

L'australiano accusa il contraccolpo per quella che sembra l'ultima occasione per rimettere in discussione il match e nel game seguente cede la battuta allo svizzero che chiude con un grandissimo diritto in contropiede.

Sul 3-2 per lo svizzero si gioca il game più lungo (18 punti) e più bello del match che rappresenta l'ultimo sforzo di Hewitt per cercare di tornare in partita. Tra un'emozione ed un'altra (stupenda voleé d'istinto di Hewitt su diritto di Federer ravvicinato) l'australiano si procura ben tre palle break, ma Roger è bravissimo e con l'aiuto del servizio (un paio di ace ed un servizio vincente) respinge l'ultimo assalto e chiude il game venendosi a prendere il punto a rete.

E' l'allungo finale, sul 5-3 servizio Hewitt si arriva ai vantaggi, Roger indovina una gran risposta e poi trova un passante di rovescio spettacolare, degna chiusura di una bella partita.

Queste le dichiarazioni di Federer nell'immediato post-partita:”E' stato un match duro, giocato sull'erba in Australia contro Hewitt, insomma le difficoltà non erano poche considerando il lungo viaggio fatto per venire qui”. Tra le tante domande fatte (alcune davvero inutili, il colorito giornalista locale si è fatto addirittura autografare la camicia da Roger) in risposta a quella con la quale gli si chiedeva cosa tra titolo olimpico, Coppa Davis, ritorno al nr.1 ed un altro slam preferisse il campione svizzero si è così espresso:” Sono tutti bei traguardi, ma probabilmente il titolo olimpico oltretutto sull'erba sarebbe qualcosa di eccezionale”.

Insomma dopo la prima giornata perfetta parità a Sydney e tutto quindi rinviato al doppio di domani. Crediamo che Luthi manderà in campo i due singolaristi, bisognerà invece vedere quale sarà al scelta di Rafter sulla formazione australiana.

Hewitt in doppio con Guccione o addirittura Tomic-Hewitt? Chiaramente l'incognita sono le condizioni fisiche di Lleyton, certo a vederlo oggi in campo sembrava in perfetta forma.
 

Stefano Tarantino

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