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19/09/2011 14:22 CEST - COPPA DAVIS

Speranza Israele, timore Spagna

TENNIS – L'Italia festeggia il ritorno in Serie A. Mercoledì il sorteggio di Bangkok stabilirà la nostra avversaria al primo turno del 2012 (in programma dal 10 al 12 febbraio). Per ora abbiamo 11 potenziali avversarie (7 in casa, 3 fuori e un sorteggio) e dunque 12 combinazioni. Si va da Weintraub a Nadal, con tante variabili in mezzo. Analizziamole tutte. Riccardo Bisti

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Il rientro dell’Italia nel World Group della Coppa Davis apre scenari da tempo sopiti, quasi dimenticati dal nostro tennis. Negli anni 90 avevamo giocato sfide di grande prestigio. Spesso e volentieri riuscivamo pure a vincere. Gli anni duemila, almeno a livello di Davis, sono stati tanto difficili quanto sfortunati. La nostra nazionale ha vissuto l’umiliazione di sfide contro lo Zimbabwe (la sconfitta che ci spedì in Serie C), Georgia, Polonia, Bulgaria, Lussemburgo…Il 2011 e lo stadio-talismano di Santiago regaleranno all’Italia un match di prestigio. Oddio, capitan Barazzutti preferirebbe avere un match meno prestigioso ma più abbordabile. Un eventuale passaggio nei quarti di finale, oltre ad essere il miglior risultato dal 1998 ad oggi, garantirebbe la permanenza nel World Group anche nel 2013. E allora andiamo a dare un’occhiata alle potenziali sfide che avremmo nel primo turno del 2012 (in programma dal 10 al 12 febbraio). Il sorteggio si terrà mercoledì prossimo a Bangkok, presso il Four Seasons Hotel, in occasione del General Meeting dell’ITF, in cui si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche della Federazione Internazionale. A proposito di questo, ci sono buone notizie per Francesco Ricci Bitti. Il dirigente romagnolo, infatti, è l’unico candidato per il riolo di Presidente. Rimarrà in carica, dunque, anche per il triennio 2011-2013.

Ovviamente l’Italia non sarà compresa tra le otto teste di serie. C’è dunque il rischio di un match proibitivo già al primo turno. Ma se andiamo a vedere il ventaglio di possibilità (non ancora definitivo, poiché sono ancora in bilico alcuni play-off che potrebbero influire nel seeding del 2012: in particolare ci interessano Israele-Canada, Russia-Brasile e Sud Africa-Croazia. Israele, Russia e Croazia avrebbero qualche chance di essere teste di serie nel World Group) si trovano anche sfide abbordabili. Tra le 11 possibili avversarie (che si ridurranno a 8 solo lunedì, quando uscirà la nuova classifica della Coppa Davis), gli azzurri avrebbero 6 match in casa, 4 in trasferta e in una sola combinazione (contro il giovanissimo Kazakistan) bisognerebbe ricorrere al sorteggio. Le opzioni, dunque, sono 12. Andiamo a vederle, dalla più auspicabile alla più proibitiva (tenendo conto che si tratta di valutazioni soggettive e dunque opinabili).

ISRAELE IN CASA
Sarebbe perfetto. Il problema è che la possibilità è alquanto remota. Il paese della stella di David è sotto 2-1 nel play off contro il rampante Canada di Pospisil e Raonic, dunque molto difficilmente li vedremo nel World Group 2012. Anzi, è probabile che il loro ranking ITF (che si poggia ancora sulla clamorosa semifinale di due anni fa) sia destinato a calare. Inutile dire che contro Sela e Weintraub, sulla terra italiana, non avremmo alcun problema. Ci toccherà tifare Israele nei match di domenica….

KAZAKISTAN IN CASA
Il modo in cui i kazaki d’adozione hanno perso in Argentina fa pensare che sulla terra battuta siano particolarmente abbordabili. E’ vero che Andrey Golubev ha vinto il torneo 500 di Amburgo, ma sul rosso i nostri sono più forti. Potrebbero forse pensare di rispolverare Korolev nel ruolo di secondo singolarista, ma sarebbe un sorteggio davvero positivo. E poi, francamente, una squadra di oriundi nel World Group non si può proprio vedere.

CROAZIA IN CASA
Si giocasse fuori casa, sarebbe un match da evitare. Ma su un campo in terra rossa appositamente preparato, due settimane dopo l’Australian Open, non crediamo che Marin Cilic e Ivan Dodig possano rendere al massimo. Inoltre non hanno un doppio di livello, tanto che in Sud Africa i due singolaristi sono dovuti scendere in campo anche al sabato. Potrebbero far paura se fossero al completo, con la presenza di Ljubicic e Karlovic, ma il loro rapporto con la Davis non è certo idilliaco. In Sud Africa, infatti, sono andati Veic e Mektic.

GERMANIA IN CASA
I tedeschi hanno un buon movimento ma limiti precisi. Philipp Kohlschreiber, il loro leader, è già nella seconda parte di carriera, e non si vedono giocatori particolarmente temibili. Florian Mayer e Philipp Petzschner fanno buone cose ma sulla terra valgono meno. A luglio hanno accolto i francesi sul rosso ma hanno perso nettamente. Un clima caldo, con i nostri carichi al massimo, renderebbe la vita molto difficile ai ragazzi di Patrick Kunhen.

KAZAKISTAN FUORI CASA
Dopo due match in trasferta, per i kazaki sarebbe il primo match in casa nel palcoscenico del World Group. In un contesto del genere, indoor e su un campo molto veloce, anche gli “oriundi” sarebbero carichi a mille. Kukushkin in giornata può fare paura, così come il Golubev visto a Flushing contro Nadal (mentre nei successivi challenger sul rosso si è un po’ spento). Non hanno un doppio particolarmente competitivo ma il clima, paradossalmente, potrebbe essere ancora più caldo di quello che abbiamo trovato a Santiago.

RUSSIA FUORI CASA
I russi rischiamo di finire in B per mano del Brasile. Dovessero farcela, tuttavia, sarebbero temibilissimi. Un eventuale ritorno di Davydenko, inoltre, li renderebbe ancora più competitivi. Dopo i fasti di qualche anno fa, il tennis russo è un po’ in crisi e inizia a sentire il peso degli anni: Davydenko, Youzhny, Tursunov, Andreev e lo stesso Kunitsyn sono tutti prossimi ai 30 anni. E i ricambi non sembrano all’altezza. Tuttavia, in casa e nelle loro condizioni preferite, sarebbero molto difficili da battere.

STATI UNITI IN CASA
Avremmo il vantaggio del fattore campo, ma gli Yankees non vanno mai sottovalutati. L’anno scorso hanno giocato un play-off simile, in Colombia, e Mardy Fish ha dimostrato di saper essere competitivo anche sulla terra. Dovrebbe poi esserci la rinnovata disponibilità di Andy Roddick, senza dimenticare John Isner (che non è malaccio sulla terra). Andrebbero valutate le condizioni di Sam Querrey (già quartofinalista a Monte Carlo), senza dimenticare i gemelli Bryan. Anche se la loro parabola sembra essere in fase discendente.

REPUBBLICA CECA FUORI
Sulla carta sembra una sfida proibitiva, ma non è detto. In casa i cechi sono fortissimi, ma se viene a mancare uno tra Berdych e Stepanek sono guai. Rischiano di perdere anche contro il...Kazakistan (come è successo a marzo). E visto che gli azzurri sono più forti dei kazaki…Gli anni passano anche per loro (soprattutto per Stepanek), e il match non sarebbe proibitivo. Se ci saranno entrambi (e magari al 100%), beh, il discorso cambierebbe. E allora saremmo nettamente sfavoriti.

SERBIA IN CASA
Vabbè, con Djokovic in campo partiremmo sullo 0-2. Tutti gli altri punti, tuttavia, sono giocabili. Fognini e Starace potrebbero battere tranquillamente sia Troicki che Tipsarevic. E anche il doppio serbo non sembra irresistibile (a meno che non ci sia un Djokovic-deluxe). Fuori casa non ci sarebbe scampo, ma poiché nel 1988 affrontammo la Yugoslavia a Belgrado avremmo l’opportunità di giocare in casa. E due settimane dopo l’Australian Open, lontanissimi dalla stagione sul rosso, potremmo dire la nostra. Djokovic permettendo, ovviamente.

FRANCIA IN CASA
Il fattore campo sarebbe a nostro favore, ma i galletti hanno una rosa più completa e non hanno paura della terra battuta, specie se in formazione c’è Gael Monfils. Con Llodra, hanno uno dei (pochi) doppi sulla carta più forte del nostro e partirebbero favoriti. Sarebbe abbordabile il secondo singolarista (Simon non è uomo Davis, Tsonga non ama la terra e Gasquet non è certo un cuor di leone), ma francamente la Francia è avversario da evitare.

ARGENTINA FUORI CASA
Per stare tranquilli, Del Potro e Nalbandian potrebbero chiedere alla loro federazione di giocare sul cemento, ma nel mezzo della “Gira Sudamericana” potrebbero anche accettare di giocare sulla terra battuta. A livello di singolari sono fortissimi, e non ci sarebbe un solo match in cui partiremmo favoriti. Solo il doppio crea qualche incognita, visto che sembra essere definitivamente tramontata l’idea di portare degli “specialisti” come Schwank e Zeballos. Ma Parque Roca è un fortino ancora inviolato. Difficile che proprio l’Italia possa effettuare il primo golpe dalle parti di Villa Soldati.

SPAGNA IN CASA
Prima di andare a Dubai, o addirittura a Indian Wells, Rafa Nadal potrebbe accettare di farsi una gita in Italia. Se anche dovesse mancare, David Ferrer offre ampie garanzie al pari di Verdasco, Almagro, Lopez e chi più ne ha più ne metta. La Spagna è praticamente imbattibile, anche se si dovesse giocare sul veloce (anche se nel 2005, a Torre del Greco, Barazzutti scelse clamorosamente la terra rossa, poi ribadita dagli spagnoli l'anno dopo a Santander).

Riccardo Bisti

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