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22/09/2011 22:29 CEST - L'OPINIONE DI RINO TOMMASI

Nel ricordo di Praga 1980

TENNIS - La Repubblica Ceca non era la migliore opzione, ma neanche la peggiore. Alla ex Cecoslovacchia sono legati due ricordi. Nel 1973, l'anno del grande boicottaggio, perdemmo nonostante una bella vittoria di Barazzutti. Nel 1980 le vergogne arbitrali ci fecero perdere una finale che avremmo potuto vincere. Oggi si affidano al duo Berdych-Stepanek. Curiosità per Svizzera-Usa. Rino Tommasi

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Poteva andare meglio ma anche peggio. La trasferta in Repubblica Ceca è ovviamente difficile ma non proibitiva. Le nostre possibilità sono affidate alla forma instabile di Tomas Berdych ed alla mancanza, tra i nostri avversari, di un numero tre affidabile da mandare in campo qualora uno dei due titolari dovesse rendersi indisponibile. A Praga per incontri di Coppa Davis sono stato quattro volte, in due occasioni per incontri che non ci riguardavano (Cecoslovacchia-Francia nel 1975 e Cecoslovacchia-Germania nel 1989), due volte invece al seguito della nostra squadra. Il 1973 è stato un anno particolare nella storia del tennis. C’è stato il boicottaggio dell’Associazione Giocatori che aveva ritirato i propri iscritti dal torneo di Wimbledon mentre alcune federazioni (la nostra, quella spagnola ma non la Cecoslovacchia) non avevano convocato per la Coppa Davis i tennisti che avevano disertato Wimbledon.

La conseguenza è stata che l’Italia senza Panatta e Bertolucci, ma con Barazzutti, Zugarelli e Marzano aveva battuto la Spagna (con il recuperato Santana ma senza Orantes) a Torino ma è poi andata a Praga con una specie di squadra B per affrontare una Cecoslovacchia che schierava Jan Kodes, fresco vincitore di Wimbledon. Ebbene una trasferta affrontata senza speranze è iniziata in modo trionfale con la vittoria di Barazzutti (la migliore partita di Corrado in Davis insieme a quelle giocate contro Fibak a Varsavia e contro Lendl a Roma) ma poi i ceki hanno recuperato con Hrebec vincitore su Zugarelli, hanno vinto il doppio su Maioli e Marzano ed hanno completato la rimonta con gli ultimi due singolari.

A Praga sono tornato nel 1980 per una finale iniziata con molte speranze ma finita male. Adriano Panatta vinse i primi due set contro Tomas Smid, poi un errore arbitrale ha danneggiato il nostro giocatore ma soprattutto ha trasformato lo stadio in una bolgia nella quale Adriano ha perso la calma e la partita. Barazzutti ha vinto il primo set ma Lendl era in quel momento troppo forte. Abbiamo perso il doppio in cinque set e nella terza giornata Barazzutti ci ha salvati dal cappotto battendo Smid a risultato acquisito.

Sono ricordi lontani. Oggi non abbiamo più la stessa squadra, loro hanno confermato la bontà di una scuola tra le più continue nel produrre giocatoti e giocatrici di grande livello. Se giocano bene Berdych e Stepanek sono più forti dei nostri singolaristi ed anche in doppio, anche se lo giocano poco, sembrano di una categoria superiore. L’ambiente a Praga (o dovunque decideranno di farci giocare) non è dei più facili. Solo qualche bisticcio interno o i capricci di Berdych possono aiutarci. Temo che avremo bisogno di un sorteggio favorevole quando si decideranno gli accoppiamenti per i playoffs.Per il resto il sorteggio di Bangkok non ha proposto sfide clamorose. Sarà interessante vedere come se la caveranno gli americani in Svizzera ed in particolare quale superficie sceglierà Federer per difendersi dai missili di Roddick, Isner e Fish.

Rino Tommasi

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