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03/10/2011 20:51 CEST - ATP-WTA PECHINO

Cipolla, gigante sotto la Muraglia

TENNIS – Al ricco torneo di Pechino, il romano continua a collezionare successi: stavolta si è preso la rivincita su Dolgopolov, da cui aveva perso allo Us Open. Una vittoria che gli permette di consolidare la posizione tra i top 100. Tra le donne, Francesca Schiavone perde male con la Cibulkova e forse dice addio al Masters. Perde anche la Brianti, restano in gara Pennetta e Vinci. Riccardo Bisti

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Tre anni fa aveva avuto bisogno di 4 mesi per predersi una succosa rivincita su Stanislas Wawrinka, battuto a Chennai dopo averci perso a New York. Stavolta a Flavio Cipolla è bastato molto meno, appena un mese. Allo Us Open avevaperso una partita bellissima contro il “genietto” Alexandr Dolgopolov, ma si è immediatamente rifatto al torneo 500 di Pechino (2.100.000$, cemento). Dopo aver superato le qualificazioni, battendo al turno decisivo quel Paul Capdeville che al primo turno aveva castigato (di nuovo!) Simone Bolelli, il romano continua nel suo strepitoso periodo e batte Dolgopolov con lo schizofrenico punteggio di 6-1 1-6 6-0. Una vittoria che gli garantisce 45 punti ATP che, sommati ai 20 già racimolati nelle qualificazioni, gli consentiranno di migliorare un best ranking che si aggiorna di settimana in settimana. Oggi è numero 95, ma salirà ancora. Al secondo turno se la vedrà con Fernando Verdasco in una partita senza nulla da perdere. L’altro azzurro in gara è Fabio Fognini, impegnato martedì non più contro Gael Monfils, bensì contro il lucky loser Grega Zemla, lo stesso che ha battuto 3 mesi fa in Coppa Davis ad Arzachena. Davvero una bella occasione per intascare punti preziosi in vista del secondo turno contro Marin Cilic. Quello che sta dando spettacolo in oriente è un Cipolla quasi fantascientifico, quasi come il nuovo impianto del China Open, che si è arricchito di un nuovo campo centrale (dotato di tetto retrattile) ad appena 3 anni dai Giochi Olimpici, che già si giocarono in un impianto tutto nuovo. Fossimo negli organizzatori dell’Australian Open, già denominato lo Slam dell’area “Asia-Pacifico” non dormiremmo sonni tranquilli. In un anno il vcchio centrale è già obsoleto, sostituito dal nuovo “National Court”, con una capienza doppia e – come detto – tetto scorrevole. I cinesi hanno una montagna di soldi da investire: quando si è manifestata la necessità di mettere un tetto, hanno rifiutato l’idea di crearlo sul campo già esistente (il tutto sarebbe costato 7-8 milioni di euro) “Perché non si mette mano a qualcosa che è già stato completato”, ma hanno dato l’OK per la costruzione di un nuovo impianto, che sarà costato almeno 3-4 volte tanto. Ed è stato inaugurato dall'esibizione di lusso tra Pete Sampras e Marat Safin.

Li –Schiavone, quanto è lontana Parigi
Anche per questo saranno rimasti delusi dalla prematura sconfitta di Na Li, che dopo aver firmato un altro paio di contratti (l’anno prossimo diventerà l’atleta più pagata del mondo) si è fatta battere da Monica Niculescu, vincitrice con il punteggio di 6-4 6-0. “Ho perso tutta la fiducia – ha detto la cinese – in campo non so cosa fare, e mi risulta difficile anche solo vincere un punto”. Disdetta totale pr gli oltre 100 milioni di appassionati che hanno seguito in TV la finale del Roland Garros e che speravano di vederla vincere sul suolo natio. A Parigi battè in finale la nostra Francesca Schiavone, che però rischia di dover dire addio alle speranze di andare al Masters di Istanbul, almeno come titolare. Dopo aver battuto al primo turno Bojana Jovanovski, la milanese si è fatta battere con un secco 6-2 6-2 da Dominika Cibulkova. Si chiude così una campagna asiatica decisamente negativa, con l’eliminazione al primo turno a Seul, la rinuncia a Tokyo e questi 80 punti cinesi che difficilmente basteranno per andare al Masters.

In gara Pennetta e Vinci
Nel super torneo femminile, uno dei 4 obbligatori del circuito, e dotato di un maxi-montepremi di 4.500.000 dollari, erano in gara altre quattro italiane. Subito fuori Sara Errani, battuta al primo turno dalla bella Petra Cetkovska al termine di un’accanita battaglia (4-6 7-6 6-4 lo score). Ha lottato anche Alberta Branti, ma si è dovuta arrendere a Jie Zheng (semifinaista a Wimbledon qualche anno fa) con il punteggio di 4-6 6-1 7-5. Ci restano Flavia Pennetta e Roberta Vinci. La brindisina ha vinto un buon match contro Shuai Peng, battuta di nuovo doo il drammatico match allo Us Open, e adesso sfida Daniela Hantuchova in un match tutt’altro che impossibile. C’è anche Roberta Vinci, accreditata della 15esima testa di serie, che dopo aver battuto la canadese Rebecca Marino sarà impegnata mrtedì contro Virginie Razzano, che sta faticosamente cercando di riprendersi dopo la prematura morte del compagno, avvenuta qualche mese fa.

ATP 500 PECHINO - TABELLONE MASCHILE

WTA PREMIER PECHINO - TABELLONE FEMMINILE

Riccardo Bisti

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