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19/10/2011 21:57 CEST - SERIE A

CT Le Rocce, i martiri della Serie A

TENNIS – Il club siciliano è stato l’unico ad attenersi alle direttive imposte dalla FIT per la Serie A1. Risultato? Un game conquistato in 6 partite, con un bambino di 13 anni “opposto” al davisman Bracciali. Vi raccontiamo una storia che difficilmente troverete sui canali ufficiali. “Noi speriamo che le regole cambino nei prossimi anni” dicono da Catania. Lo strano caso del TC Viterbo. E Bolelli perde l'aereo... Riccardo Bisti

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Ci sono storie che non finiscono sui giornali. Per scelta, per pigrizia, a volte per vergogna. Ma questa merita di essere raccontata. E’ la storia di Antonino Cavallaro, Antonio Caruso, Marco Clementini, Stefano Caruso, Fabrizio Cacopardo e Sergio Melotti. Non li avete mai sentiti nominare? Non preoccupatevi, nemmeno noi. Almeno fino a domenica scorsa. I ragazzi in questione sono soci del Circolo Tennis Le Rocce di Carrabba di Mascali, provincia di Catania. Un club che, grazie alla passione dei dirigenti, ha la (s)fortuna di trovarsi in Serie A1. Gli stessi dirigenti che – a dispetto dei sacrifici – si sono trovati un campionato dalle regole assurde, in cui viene meno uno dei principi elementari dello sport: la possibilità di giocarsela ad armi pari. Allora perché pagare l’ingaggio a ottimi giocatori come Gabriel Trujillo Soler, Andreas Vinciguerra, Manuel Jorquera e Giacomo Pirozzi, se non ci si può nemmeno togliere lo sfizio di schierarli tutti e quattro? Non ha alcun senso. Per questo, con un atto di estremo coraggio, il CT Le Rocce ha deciso di rispettare alla lettera le indicazioni della Federazione Italiana Tennis: “valorizzare i vivai”. Per questo sono stati messi in rosa solo ragazzi del circolo. Con un piccolo dettaglio: in un campionato destinato prevalentemente ai professionisti, sono tutti dei semplici quarta categoria. Magari qualcuno di loro diventerà forte, ma adesso non sono in grado di giocare in Serie A. Antonino, Antonio, Marco, Stefano, Fabrizio e Sergio sono gli eroi della Serie A1 2011. Sono i martiri di un regolamento tutto sbagliato. Persino i più fervidi detrattori si sono accorti del risultati di CT Le Rocce – Castellazzo Tennis Club. Cinque match terminati 6-0 6-0, un altro chiuso 6-0 6-1. Il commento più morbido è stato: “ma che buffonata è?”. In realtà è andata come doveva andare.

“Solo noi siamo andati fino in fondo”
Angelo La Rocca è un dirigente del CT Le Rocce. E’ persona affabile, ispira una naturale simpatia. Gli chiediamo se pensa che sia stata una domenica triste. “Non è stata una giornata triste, siamo stati noi a volere che andasse così. Di certo è stata triste per lo sport. Noi ci siamo semplicemente attenuti a quanto richiesto dalla FIT: schierare i giocatori del vivaio. Per questo non abbiamo messo in rosa Vinciguerra e gli altri, nonostante siano ancora tesserati con noi, sia pure a condizioni diverse”. Le ragioni di questa scelta sono evidenti. “Per me è un regolamento assurdo. L’anno scorso si pensava di protestare per una formula con appena 4 giocatori, mentre adesso ne possono essere schierati appena 3! La formula può andare bene a chi ha qualche giocatore del vivaio o elementi in rosa da 8 anni. Noi abbiamo la sfortuna di non averne: nella migliore delle ipotesi partiremmo 0-2 in ogni partita. E se uno dei titolari si fa male o non è disponibile, che succede? E’ ovvio: perdiamo la partita”. Gli facciamo presente che tanti club hanno provato a schierare la formazione migliore pur rispettando le nuove regole. Il caso più clamoroso della prima giornata (ma ce ne sono altri) arriva proprio dai campioni del Circolo Canottieri Aniene: accanto a Bolelli, Cipolla e Santopadre, ha giocato (e perso) il quarto singolare il capitano Marco Barbiero, classificato 3.1. Proprio questo amareggia La Rocca: “Due anni fa si provò a mettersi insieme, a far sentire la voce dei club. Ci fu una riunione in cui molti dissero che sarebbero stati disposti a schierare i ragazzini se le norme non fossero cambiate. Ma alla fine non l’ha fatto nessuno. Solo noi siamo andati fino in fondo”. La Rocca dice bene, eccezion fatta per il TC Time Out di Firenze, che l’anno scorso fece qualcosa di analogo nella Serie A1 femminile, retrocedendo senza colpo ferire. In altre parole: se la Serie A1 versa in queste condizioni, una grossa fetta di responsabilità è anche dei club.

Bracciali contro un tredicenne
“Speriamo che il nostro gesto possa servire a far riflettere qualche circolo – continua La Rocca – e magari la Federtennis. La competizione è stata sminuita. Ed è un peccato: negli ultimi 10 anni, le gare a squadre avevano conquistato un certo peso, un certo livello. Si erano appassionati in tanti, noi compresi. Abbiamo speso soldi, ci siamo autotassati, siamo arrivati ai massimi livelli…e poi all’improvviso hanno smesso di dare valore al campionato”. Gli domandiamo se il CT Le Rocce abbia preso in considerazione l’idea di fare come il Tennis Club Viterbo, “pentacampeon” della Serie A femminile, che ha rinunciato a schierare la squadra. “Non conosco la realtà di Viterbo, quindi non posso giudicare. Noi comunque giochiamo perché ci siamo conquistati il diritto sul campo. E abbiamo la speranza di giocare un buon campionato di A2. Se le regole dovessero cambiare, potremmo tornare a schierare i nostri migliori giocatori”. Nel frattempo giocheranno una Serie A1 di sofferenza, una lenta agonia. E non sono nemmeno stati fortunati. Sulla carta, il numero 1 della squadra avrebbe dovuto essere Antonio Varriale, un 44enne ex B1. “Ma è un po’ acciaccato fisicamente, allora abbiamo preferito preservarlo”. Il numero 2 è Andrea Melita: “Lui è un quarta categoria che però vale almeno un 3.4. Il problema è che è un navigante di professione, e in questo periodo si trova a Santo Domingo…”. E allora hanno giocato Antonino Cavallaro, 22 anni, studente universitario classificato 4.4; Enrico Caruso, under 16 classificato 4.4; Andrea Clementini, 22 anni, 4.4; Sergio Melotti, under 16 classificato 4.5; Fabrizio Cacopardo, under 18 addirittura NC; per chiudere con il giovanissimo Stefano Caruso, un ragazzino di 13 anni classificato 4.5. Giovani eroi costretti al macello da circostanze più grandi di loro. Proprio a Caruso è toccato giocare contro Daniele Bracciali: “Devo dire che Bracciali si è comportato da vero signore – dice La Rocca – si è prestato, di fatto, a fare una lezione di un’ora al ragazzino. Chiunque, al posto suo, avrebbe cercato di chiudere la pratica nel minor tempo possibile. Lui invece lo ha fatto palleggiare”. Di certo neanche quelli del Castellazzo si sono divertiti. Ma è normale che sia così. Chissà se Daniele Bracciali, consigliere federale, non riferisca dell’incredibile situazione al prossimo Consiglio. Forse potrebbe essere la volta buona per un cambio di direzione, a maggior ragione adesso che non c’è più il club meno amato dalla FIT: il Capri Sports Academy, secondo molti la causa scatenante di certe regole. In verità, Bracciali presentò già due anni fa delle proposte per migliorare il campionato, alcune delle quali simili a quelle da noi segnalate nell’articolo di qualche giorno fa. Qualcuna venne addirittura accettata dal Consiglio Federale (come l’allargamento a 4 gironi da 4 squadre), ma venne misteriosamente cancellata il mese dopo a un Consiglio in cui Bracciali non era presente.

Viterbo rinuncia ma non viene retrocesso
Ma sono tanti i misteri di questo campionato. Prendiamo il caso del TC Viterbo. I campioni in carica della Serie A1 femminile hanno deciso di non iscriversi al campionato, ufficialmente per investire sul vivaio e puntare sul team maschile di Serie C. Il campionato è stato giocato e vinto, con il team promosso in Serie B. C’è però un dettaglio importante: l’articolo 35 del Regolamento dei Campionati a Squadre dice testualmente: “L’affiliato che non si iscrive o che rinuncia, sia prima dell’inizio, sia durante la fase a girone, alla serie superiore cui ha diritto è retrocesso, per tutte le squadre partecipanti al Campionato degli affiliati, nell’ultima divisione regionale della serie D, salvi casi eccezionali di forza maggiore valutati dal Consiglio federale, che può riammettere l’affiliato alla divisione cui avrebbe avuto diritto”. Poiché non si fa menzione di una distinzione tra uomini e donne, tutte le squadre del TC Viterbo avrebbero dovuto retrocedere in D3, “salvo casi eccezionali di forza maggiore valutati dal Consiglio federale”. Quale sarebbe il motivo di forza maggiore che ha impedito al TC Viterbo di iscriversi alla Serie A? Perché non ci è stato detto? E sorge spontanea un’altra domanda: se il CT Le Rocce avesse rinunciato alla Serie A1, sarebbero entrate in ballo “cause di forza maggiore” oppure sarebbe stato retrocesso (come da regolamento) in D3? Misteri di un campionato che potrebbe essere bellissimo e che invece sta collezionando una brutta figura dopo l’altra. E che continuerà farne, almeno fino a quando non cambierà qualcosa. Ma c'è la volontà di farlo?

E Bolelli perde un torneo
La prima giornata del Campionato di Serie A1 ha portato un’altra, grottesca, conseguenza. Nel match di Cagliari tra il club locale e il Circolo Canottieri Aniene (campioni in carica). Ha giocato Simone Bolelli, vincitore 6-3 6-0 su Matteo Trevisan. Davanti al presidente federale Angelo Binaghi, il bolognese ha giocato anche il doppio insieme a Cipolla. Questa settimana era iscritto al ricco torneo challenger di Orleans (106.500€, indoor). Sorteggiato al primo turno contro il belga Ruben Bemelmans, il “Bole” avrebbe dovuto esordire lunedì alle 19 ma ha dato forfait perché…avrebbe perso l’aereo. Per giocare contro il TC Cagliari, dunque, ha dovuto rinunciare a un torneo piuttosto importante per tentare la scalata ai top 100. Serie A permettendo (anche se domenica prossima il suo Aniene giocherà proprio contro il CT Le Rocce), nelle prossime settimane dovrebbe giocare le qualificazioni dei tornei ATP di Vienna e Valencia e poi il torneo challenger di Ortisei. Saranno le ultime chance per salire in classifica e conquistarsi un posto nel main draw dell’Australian Open.

SERIE A1 MASCHILE, PRIMA GIORNATA

GIRONE 1
Società Canottieri Casale - Società Tennis Bassano 2-4
Crugnola (B) b. Vagnozzi (C) 67(2) 64 61
Aldi (B) b. Bella (C) 64 62
M.Lopez (B) b. Chadaj (C) 75 60
Massola (C) b. Gabrieli (B) 46 64 76(3)
M.Lopez/Crugnola (B) b. Bella/Massola (C) 63 61
Chadaj/Vagnozzi (C) b. Calviato/Aldi (B) 63 63

Circolo Tennis Rovereto - Circolo Tennis Palermo “Giornale di Sicilia” 4-2
Ager (R) b. Comporto (P) 63 60
Holzer (R) b. Alvarez (P) 61 64
Scala (R) b. Cecchinato (P) 64 76(4)
Giacalone (P) b. Dossi (R) 64 75
Giacalone/Cecchinato (P) b. Scala/Dossi (R) 67 62 10-7
Ager/Holzer (R) b. Comporto/Alvarez (P) 60 61

Pol. Dil. Com. Anzio Sez. Tennis - Tennis Club Parioli (Roma) 1-5
Volandri (P) b. Torresi (A) 62 61
Fabbiano (P) b. Poch Gradin (A) 63 75
Valenti (P) b. Faconda (A) 63 62
Pescosolido (P) b. Tosti Croce (A) 61 64
Poch Gradin/Torresi (A) b. Valenti/Biagianti (P) 63 61 10-1
Volandri/Fabbiano (P) b. Salustri/Faconda (A) 57 61 10-2

riposava Tennis Club Italia Forte dei Marmi

CLASSIFICA
3 (1) Tennis Club Parioli
3 (1) Società Tennis Bassano
3 (1) Circolo Tennis Rovereto
0 (1) Circolo Tennis Palermo “Giornale di Sicilia”
0 (1) Società Canottieri Casale
0 (1) Pol. Dil. Com. Anzio Sez. Tennis
0 (0) Tennis Club Italia Forte dei Marmi

GIRONE 2
Tennis Club Cagliari - Circolo Canottieri Aniene (Roma) 2-4
Cipolla (A) b. Schukin (C) 67(4) 63 63
Bolelli (A) b. Trevisan (C) 63 60
Santopadre (A) b. Galimberti (C) 62 62
Mocci (C) b. Barbiero (A) 61 60
Cipolla/Bolelli (A) b. Schukin/Mocci (C) 63 62
Trevisan/Galiberti (C) b. Santopadre Filippucci (A) 76(2) 62

Circolo Tennis Le Rocce (Carrabba di Mascali, CT) - Castellazzo Tennis Club (Marore, PR) 0-6
Montenet (C) b. Cavallaro (R) 60 60
Trascinelli (C) b. E.Caruso (R) 60 60
Brizzi (C) b. Clementini (R) 60 60
Bracciali (C) b. S.Caruso (R) 60 60
Montenet/Tombolini (C) b. Cavallaro/Melotti (R) 60 61
Bracciali/Brizzi (C) b. E.Caruso/Cacopardo (R) 60 60

Tennis Club Sarnico (Cividino, BG) - Circolo Tennis Ata Battisti (Trento) 3-3
Galvani (B) b. Pedrini (S) 63 63
Van Scheppingen (S) b. Stoppini (B) 46 64 63
Giraudo (S) b. Azzaro (B) 60 61
Gotti (B) b. Marini (S) 60 61
Van Scheppingen/Giraudo (S) b. Gotti/Stoppini (B) 63 76(7)
Azzaro/Galvani (B) b. Pedrini/Bergomi (S) 62 62

riposava Tennis Club Crema

CLASSIFICA GIRONE 2
3 (1) Castellazzo Tennis Club
3 (1) Circolo Canottieri Aniene
1 (1) Circolo Tennis Ata Battisti
1 (1) Tennis Club Sarnico
0 (1) Tennis Club Cagliari
0 (1) Circolo Tennis Le Rocce
0 (0) Tennis Club Crema

Riccardo Bisti

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