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04/11/2011 13:35 CEST - ATP Basilea

Seppi: non basta l'impegno

TENNIS - Prosegue il gran finale di stagione di Kei Nishikori. Il giapponese, che ha battuto Berdych al primo turno, regola Andreas Seppi 6-3 7-6 in un'ora e 47 minuti. Non bastano cinque ace all'altoatesino, che nel primo set cede due volte il servizio e nel tiebreak del secondo allunga 2-0 ma subisce gli ultimi tre punti di fila. Djokovic umilia Kubot: 6-1 6-2 in 55 minuti. Federer in quarti con Roddick. Alessandro Mastroluca

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Continua l'autunno magico di Kei Nishikori. Dopo la semifinale di Shanghai che l'ha portato a raggiungere la 30ma posizione del ranking diventando il giapponese con la miglior classifica nella storia (almeno dal 1973, quando è stato introdotto il ranking computerizzato), Nishikori raggiunge i quarti di Basilea. Dopo aver eliminato Berdych, conquistando così la terza vittoria in carriera contro un top-10, il nipponico supera Andreas Seppi 6-3 7-6 (7-4). L'azzurro chiude con un bilancio di 5 ace e un doppio fallo ma raccoglie meno, in percentuale, con la prima (66% contro 73%). La migliore resa con la risposta non basta.

E' il primo confronto tra i due e l'altoatesino, capace di resistere a 23 ace contro Gilles Muller al primo turno, riesce a opporre resistenza solo nel secondo set. Break e controbreak aprono la sfida, ma Seppi cede nuovamente il servizio nel quarto game e permette a Nishikori di chiudere agevolmente 6-3 un parziale in cui perde solo tre punti con la prima. Troppo pochi, invece i 2 punti su 7 che l'azzurro porta a casa quando serve la seconda.

Anche il secondo set si apre con uno scambio di break nei primi due game, ma stavolta il numero 2 azzurro riesce a restare attaccato al match e all'avversario. Il punteggio segue così la successione dei servizi fino all'inevitabile tiebreak. Il primo sprint è di Seppi che si porta 2-0 ma Nishikori impatta sul 4-4 e chiude portando a casa gli ultimi tre punti di fila in un'ora e 47 minuti.

Nishikori affronterà il kazako, ma nato a Mosca, Mikhail Kukushkin che, entrato in tabellone come lucky loser, ha sconfitto 6-3 6-4 James Blake. Tra i due non ci sono precedenti.

Non c'è storia tra Djokovic e Kubot. Il polacco, migliore come doppista (è stato anche numero 7 della classifica di specialità) raccoglie solo due game. Il numero 1 del mondo chiude 6-1 6-2 in 55 minuti e ottiene la quarta vittoria in altrettanti confronti direttio con un bilancio di 9 set a 0. Kubot paga la scarsa reca del servizio (4 doppi falli,53% di prime e 30% di punti con la seconda). Subisce subito il break nel primo turno di battuta con Djokovic che infila un facile passante lungolinea di rovescio.

E' proprio col rovescio che il serbo riesce a muovere l'avversario che prova a prendersi qualche rischio in più ma gioca troppo pulito per poter mettere in difficoltà il numero 1 del mondo. La prima funziona poco, e in più la gioca spesso sul rovescio di Djoko: non proprio una strategia illuminata. Il serbo si limita ad alternare gli angoli e a far muovere l'avversario per chiudere il primo parziale in 27 minuti cedendo un punto per ciascuno dei quattro turni di battuta.

Kubot tenta, quando può, di prendere la rete seguendo il servizio ma in troppe occasioni non fa in tempo a prendere posizione per giocare la volée. Nole è sempre centrato alla risposta e riesce a trovare angoli e profondità per trasformare un colpo per sua natura reattivo in uno strumento proattivo. Proprio grazie a una risposta profonda, si apre il campo e chiude col dritto incrociato firmando il primo break del secondo set.

Il polacco perde fiducia, e si arrende al quarto doppio fallo del match: 6-1 3-0 con due break da recuperare dopo 37 minuti di partita. A questo punto Nole si concede più di qualche soluzione estemporanea e si limita a tenere agevolmente i propri turni di servizio per guadagnare i quarti.

Quarti cui accede soffrendo di più Andy Roddick, che sarà protagonista del match serale di domani contro Roger Federer. Sarà la sfida numero 23, il bilancio, impietoso, parla di 20 vittorie a 2 per Federer. I due non si incontrano dalla semifinale giocata qui a Basilea 12 mesi fa. A-Rod ha piegato Radek Stepanek, arrivato con poca lucidità e poca gamba negli ultimi game, 2-6 6-3 6-3 in un'ora e 47 minuti.

Break e controbreak segnano l'avvio del match, poi Stepanek prende il comando nei turni di servizio lasciando appena due punti nel resto del set. Proprio la direzione preferita della prima del ceco racconta l'evoluzione (o l'involuzione se preferite) del gioco di Roddick: cerca infatti sistematicamente il dritto. A-Rod tende alla traiettoria centrale per non dare al ceco troppo angolo di rimbalzo da sfruttare per chiudere il campo e scendere a rete.

E' un po' nervoso Roddick, che subisce tre break in quattro game di servizio nel primo set. Stepanek entra bene alla risposta e chiude una prima volée profonda e una seconda a campo aperto per firmare il sorpasso sul 3-2. E completa l'allungo, nel game più lungo del match (10 punti) beffando A-Rod con un perfetto lob. Va detto, comunque, che l'attacco del Kid di Omaha mancava di profondità e di angolo.

Sfiora il game perfetto, il ceco, nel game che chiude il parziale: mette sì quattro ace, ma in mezzo incappa anche nel terzo doppio fallo della sua partita. Il risultato, però, non cambia. 6-2 in 35 minuti con il ceco, applaudito da Nicole Vajdisova nel suo angolo, che lascia solo un punto con la prima.

I primi sette game del secondo set sono un monologo di chi serve: Roddick cede tre punti, Stepanek quattro. Anche se nel sesto game concede una mini-chance all'ex numero 1 del mondo che sale da 30-0 a 30-30 ma subisce una gran volée di rovescio e sbaglia un attacco in back certo non nelle sue corde.

Il break, comunque, è solo rimandato. In un ottavo game subito in salita per il quinto doppio fallo del match (secondo del set), Stepanek cede il servizio a 30 con un errore per lui inusuale: mancando una volée di rovescio. E inizia a manifestare limiti di resistenza perché fa più fatica di prima ad arrivare a prendere posizione a rete. La partita gira: Roddick entra in fiducia, il ceco sente che la sua presa sul match si allenta gradualmente ma inesorabilmente e non riesce ad evitare che A-Rod porti il match al terzo.

Stepanek resta avanti per i primi quattro game, ma solo perché serve per primo. Nel quinto regala praticamente il break a zero con un doppio fallo (il settimo) e tre errori gratuiti: Roddick nell'ultimo punto riesce a difendersi da tre smash di fila del ceco che finisce per scentrare lo sventaglio di dritto da sinistra.

Il confronto in sostanza finisce qui. Stepanek però accelera la naturale conclusione subendo il break anche nell'ultimo game del match. Gli ultimi due punti sono la sintesi dell'ultimo set e mezzo: doppio fallo e volée di rovescio affossata alla base della rete.

Nell'ultimo match di giornata, Stanislas Wawrinka deve restare in campo 128 minuti per piegare Robin Haase 4-6 6-1 6-2. L'olandese è bravo a capitalizzare l'unico break ottenuto nel primo set e chiudere il parziale dopo un ultimo game che si trasforma in una maratona segnata da 4 set point e tre palle break. Nel secondo, a dispetto del punteggio, lo svizzero deve tirar fuori il meglio: la durata del set, 43 minuti per sette game, è la misura della discrasia tra l'equilibrio degli scambi e il punteggio. Haase, che chiede l'aiuto del fisioterapista, paga la minore resistenza alla distanza. Domani Wawrinka affronterà nel match del tardo pomeriggio Florian Mayer prima del match-clou Federer-Roddick in serale. E gli organizzatori sognano una semifinale tutta svizzera.

Risultati:
Novak Djokovic (1) def. Lukasz Kubot, 6-1, 6-2
Andy Roddick (7) def. Radek Stepanek, 2-6, 6-3, 6-3
Florian Mayer def. Ivan Ljubicic, 6-3, 6-1
Stanislas Wawrinka def. Robin Haase 4-6 6,1 6-2
Kei Nishikori def. Andreas Seppi, 6-3, 7-6 (7-4)
Mikhail Kukushkin def. James Blake, 6-3, 6-4

Alessandro Mastroluca

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