ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Se Wozniacki si chiamasse Carlo?.

05/11/2011 17:09 CEST - L'ARGOMENTO

Se Wozniacki si chiamasse Carlo?

TENNIS - Analizzando la classifica femminile di fine anno,si può notare come al risicato vantaggio di Caroline Wozniacki su Petra Kvitova abbiano contribuito alcuni punteggi, diciamo, “generosi”, soprattutto in relazione ai piazzamenti e ai tornei minori. Se invece il sistema del ranking WTA fosse il medesimo utilizzato per il maschile, i risultati sarebbero stati i medesimi? Scopriamolo insieme..Christian Turba

| | condividi

Quante volte avrò sentito dire che Caroline Wozniacki è la tennista numero 1 del mondo “per la sua costanza”? Infinite, fino allo stremo..Effettivamente, l’affermazione rispecchia la realtà, ma occorre aggiungere un tassello: la danese è in cima la ranking –tra le altre cose- perché ha sfruttato alla perfezione gli appigli offerti dal sistema di calcolo del ranking stesso.
Per verificare questo postulato, riprendo il recente pezzo di Claudio Gilardelli che spiegava come viene stilata la classifica attualmente in vigore. Per proclamare la miglior tennista dell’anno si prendono i 16 migliori risultati nell’arco delle ultime 52 settimane, così suddivisi: i 4 Slam, i Premier Mandatory (Indian Wells, Miami, Madrid, Beijing), i WTA Championships (per chi vi ha partecipato) e, per le top 20, i due migliori tornei Premier 5 (Dubai, Roma, Cincinnati, Montreal/Toronto, Tokyo), più altri punteggi sino ad arrivare al totale di 16.
In apparenza, tale sommatoria non premia le “ragioniere”; non solo si considerano 2 tornei in meno rispetto al “Best 18”dell’ ATP-, ma il punteggio delle Finals viene inglobato nel calcolo dei Best 16, e non addizionato come tra i maschietti. Inoltre, un sistema con 4 soli Premier Mandatory contro i 9 Masters 1000 dell’ATP dovrebbe incentivare ancor più l’exploit nei grandi tornei, magari a scapito di una resa costante sull’intera stagione. Dunque la Wozniacki, che all’infuori della vittoria di Indian Wells non ha particolarmente brillato nei grandi appuntamenti, dovrebbe essere svantaggiata. Su cosa, allora, si è basata per difendere ill proprio primato? Innanzitutto, occorre dire che i Premier 5 (i tornei che assegnano 900 punti alla vincitrice, 620 alla finalista e via scendendo) si possono tranquillamente accostare a 5 Masters 1000 maschili, tanto più che 3 delle 5 località sono comuni, la differenza nei punteggi non è così marcata e le tenniste sembrano attribuirvi uguale importanza che ai Mandatory. Ecco allora che i 900 punti strappati dalla 20enne di Odense tra gli emiri di Dubai acquistano un certo peso specifico

La chiave, a mio avviso, è però un'altra, ovvero la possibilità di scegliere i due migliori Premier 5, e soprattutto di addizionare i migliori risultati, tra TUTTE le categorie, per giungere alla quota finale –allorché gli uomini sono obbligati a contare un certo numero di tornei per ogni scala di punteggio. La regola comporta che, se una tennista ottiene ottimi risultati nei Premier o negli International, tali risultati sostituiscono i peggiori score dei Premier 5: avete fatto caso, infatti, non avete fatto caso a come i seeding di questi tornei “minori” siano mediamente più ricchi rispetto ai corrispondenti maschili?
E, proprio nel caso della Wozniacki, la regola si rivela decisiva. Solamente quarta –alle spalle di Sharapova, Kvitova e Azarenka- nella somma di Slam + Wta Championships + Mandatory + 2 Premier 5, Caroline stacca la concorrenza con i trionfi nei Premier di New Haven,Charleston e Bruxelles e le finali ottenute a Doha e Stoccarda- tornei che le fruttano uno score complessivo di ben 2050 punti-, concedendosi dunque lo “sfizio” di scartare le eliminazioni all’esordio di Toronto e Cincinnati -1 punto a testa- e agli ottavi di Tokyo-125 punti. Al contrario, Petra Kvitova ha la “ sfortuna” di essere uscita al 1°turno dei Mandatory di Miami e Pechino, il che la obbliga a contare come 16esimo score 125 punti per gli ottavi di Cincinnati e scartare 100 punti dell’Itf di Praga, che l’avrebbero praticamente appaiata alla Wozniacki nel ranking finale.
Dunque, la vera forza della Wozniacki 2011 è stata la sua implacabilità nei cosiddetti tornei “minori”, nei quali ha fatto pesare il suo status di numero 1 alle avversarie: Nihil sub sole novi,o per meglio dire “ ho scoperto l’acqua calda”. Ma c’è un plus: come evidenziato da più di uno dei collaboratori di Ubitennis, Caroline sarebbe stata comunque detronizzata se non avesse vinto il match d’esordio delle Finals di Istanbul. E allora, l’obbligo si pone di una riflessione sull’ attribuzione dei punti al Masters.

 Come già illustrato da Gilardelli, la passerella di Istanbul assegnava i seguenti punteggi:
 

Mettiamo ora questi score a confronto con quelli assegnati all’ Atp Championships di Londra:

Appare chiaro dalle due tabelle come nel circuito WTA esista una sorta di “ Bonus Masters”. Basta guadagnarsi il diritto a giocare la tappa conclusiva della stagione e si hanno “ in omaggio” 210 punti, che aumentano progressivamente vittoria per vittoria: il contrario di quanto avviene nel circuito maschile, in cui occorre dimostrare di essersi meritati la qualificazione vincendo, pena uno score “ in bianco”. Si arriva così al paradosso che una tennista eliminata nel Round Robin con una vittoria all’attivo riceva solamente 30 punti in meno di un collega che abbia vinto il proprio gruppo con 2 successi perdendo in semifinale! Nello specifico della questione Wozniacki, proprio questo “ Bonus Masters” (ma chiamatelo pure Agnieszka Radwanska se volete..) ha contato per l’esito finale della stagione: mentre una Kvitova uomo avrebbe comunque guadagnato 1500 punti vincendo le Finals a punteggio pieno, “Caro” ha potuto mantenere un vantaggio di 115 punti sulla collega ranking grazie ai 370 ottenuti in Turchia, che in campo maschile sarebbero equivalsi a 200.

Ma non fermiamoci al Masters: in tutti i tornei, tra ATP e WTA, i punteggi variano in maniera considerabile. Ad esempio, in campo maschile la forchetta tra una vittoria e un piazzamento in uno Slam aumenta nettamente: laddove una semifinale a Melbourne ha fruttato “ solo” 720 punti a Federer, ottenendo il medesimo traguardo la Wozniacki ne ha guadagnati 900..una differenza di 180 punti, mica briciole.. Insomma, dovessimo riformulare il ranking femminile sul modello di quello maschile, i risultati sarebbero identici? Non lo credevo, e per questo ho voluto ricalcolare le classifiche di Wozniacki e Kvitova accettando un compromesso: il sistema di calcolo “ Top 16” della WTA viene mantenuto, ma alle due tenniste si attribuiscono i punteggi che avrebbero ottenuto..se fossero discendenti di Adamo!!
Ecco dunque la “vera”classifica di fine anno :

Ora ricalcoliamola applicando gli score “ maschili” ed equiparando:

-Premier Mandatory + Premier 5=Master 1000
-Premier=Atp 500
-International= Atp 250

Come possiamo vedere, un sistema di punteggio “tipo ATP” valorizzerebbe a pieno gli exploit della ceca- le vittoria a Wimbledon e ad Istanbul-, grazie a un punteggio che resterebbe invariato: al contrario, la “regolarità senza vittorie” dimostrata dalla Wozniacki in Slam e Mandatory non troverebbe adeguata ricompensa, venendo a mancare alla danese ben 700 punti contro i soli 260 della sua avversaria. Proprio in virtù di questa perdita avverrebbe il sorpasso della mancina ceca, ulteriormente rafforzato dalla “de-valorizzazione” della vittoria di Caro contro la Radwanska. Se poi dovessimo trasferire il “Best 18” al ranking femminile, rendendo tutti i Premier 5 obbligatori nel calcolo del punteggio, sono certo che i risultati muterebbero ancora..
Insomma, cosa voglio dimostrare con queste tabelle? Che Caroline Wozniacki non merita la prima piazza? Forse, o almeno non al termine di quest’annata, e non grazie ai punti “regalati” a Istanbul. Ma ancora di più, vorrei ribadire il fatto che creare un determinato sistema di calcolo non sia mero esercizio di stile, ma possa radicalmente cambiare la storia di questo sport: pensate, nel computo delle numero 1 di fine anno “Robottina” Wozniacki potrebbe ancora far compagnia alla “collega”-di Slam non vinti-Jelena Jankovic, ora invece con 2 stagioni in testa affianca Serena Williams, che di Slam ne ha in bacheca 13 in più di lei..

Christian Turba

comments powered by Disqus
Partnership

 

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Quote del giorno

"Il doppio misto è una situazone in cui perdi e basta. Se giochi al massimo, perdi la reputazione del bravo ragazzo. Se invece fai il bravo ragazzo, è sicuro che perdi"

John Alexander

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Vinci e Ivanovic cucinano per beneficenza