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07/11/2011 18:19 CEST - Fed Cup Final

Il doppio è ceco, trionfo in Russia

TENNIS - Con una prestazione solida, da veterana, la Pavlyuchenkova impiega 89 minuti per battere 6-2 6-4  Lucie Safarova  porta sul 2-2 la sfida tra Russia e Repubblica Ceca. Nel doppio decisivo, Kirilenko-Vesnina vs. Hradecka-Peschke finisce due set a zero per le ceche (6-4 6-2) e portano in trionfo la Repubblica Ceca, di nuovo campione a 23 anni dall'ultimo successo. Stefano Tarantino

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Russia Czech Republic Tennis Fed Cup - Petra Kvitova
Russia Czech Republic Tennis Fed Cup - Petra Kvitova

Dopo 23 anni la Fed Cup torna in Repubblica Ceca (nel 1988 l'aveva vinta come Cecoslovacchia) al termine del doppio decisivo. Lucie Hradecka e Kveta Peschke hanno liquidato in due set la coppia russa Kirilenko/Vesnina con il punteggio di 6-4 6-2 e dato il definitivo 3-2 alla propria rappresentativa.
Molto continua e determinata la coppia ceca, che pur trovandosi indietro di un break nel primo set, ha avuto la forza di capovolgere la situazione ed infilando quattro giochi consecutivi di portare a casa il primo parziale.
Una volta entrate nel match le due ceche non ne sono più uscite dominando facilmente il secondo set.
Protagonista a sorpresa la Hradecka che è stata quasi infallibile sotto rete e che nel secondo set ha fatto male anche con il servizio.

Un pochino in ombra la Peschke nel primo set ma poi nel secondo è venuta fuori la sua esperienza trainata dalla ottima giornata della sua compagna (e comunque Kveta è stata l'unica in campo a non cedere mail il servizio), risultando comunque preziosa e decisiva nei momenti cruciali.
Cosa dire delle russe, avevano iniziato benino ma alla lunga si sono dimostrate inferiori alle avversarie.
Troppo fallo la Vesnina soprattutto da fondo campo, molte volte incerta la Kirilenko sulla rete con alcune facili voleé sbagliate in maniera grossolana.
Vittoria quindi meritata della Repubblica Ceca che torna (meritatamente) ai vertici del tennis mondiale anche con la rappresentativa nazionale. Annata inoltre straordinaria per lo squadrone ceco che ha vinto tutti e tre i match fuori casa e non è cosa da poco.

Nel primo singolare della giornata si era assistito ad una sfida spettacolare, un'autentica battaglia tipica delle manifestazioni a squadre nel tennis.
Alla fine l'ha spuntata la giocatrice più in forma e più fresca fisicamente del momento, Petra Kvitova, ma Svetlana Kuznetsova ha giocato a sua volta un match ai limiti della perfezione che forse contro qualsiasi altra avversaria avrebbe vinto.
La russa ha impostato il la partita nell'unico modo che le poteva consentire di battere la sua avversaria, cioé variando continuamente il ritmo degli scambi e il taglio dei propri colpi in modo da non dare la possibilità alla giocatrice ceca di mettere il match sul suo terreno preferito e cioé le bordate da fondo campo.
La Kvitova ha avuto notevoli difficoltà nel primo set, non riuscendo ad essere continua e precisa nel servizio (ben 4 doppi falli) e soprattutto sbagliando molto di rovescio, il lato sul quale di più ha sofferto i cambi bi ritmo della sua avversaria.
Nel secondo la giocatrice ceca ha lasciato andare il braccio e si è agevolmente portata a casa il parziale, poi nel terzo ha sofferto il ritorno della Kuznetsova che ha ripreso a giocare come nel primo set e si è portata avanti sul 3-0 con un break di vantaggio.
Qui la Kvitova ha risposto da gran campionessa qual'è, non sbagliando più niente ed infilando sei giochi consecutivi (4-6 6-2 6-3 il punteggio finale) che hanno dato un preziosissimo 2-1 alla sua nazionale, oramai ad un passo dalla sesta Fed Cup.
La Kuznetsova in quel momento non ne ha avuto più, ma crediamo che Svetlana possa rimproverarsi ben poco oggi, di più contro la sua avversaria davvero non si poteva fare.

Nel secondo singolare invece livello di gioco molto più basso rispetto al primo, più gratuiti che vincenti, il match l'ha vinto la giocatrice che ha giocato in maniera più ordinata e più continua.
La Pavlyuchenkova ha dimostrato soprattutto una maggiore varietà di colpi al contrario della Safarova, oggi rispetto a ieri meno fallosa al servizio ma praticamente inesistente con il rovescio.
Impostare tutta la partita cercando di puntare solo sui vincenti di diritto è onestamente un'impresa improba e contro la concretezza e la determinazione della sua avversaria si è dimostrata infatti una “mission impossible”.
La giocatrice russa non ha fatto niente di straordinario, ma ha giocato con naturale disinvoltura nonostante l'obbligo di dover portare il punto del 2 pari, facendo con semplicità le cose essenziali al momento giusto.
La Safarova ha tentato una reazione ad inizio secondo set (dove non ha sfruttato sull'2-1 in suo favore le uniche due palle break del match a sua disposizione) dopo aver perso malamente il primo, salvo alzare definitivamente bandiera bianca nel quinto gioco quando ha concesso il break decisivo alla sua avversaria che ha chiuso poi 6-2 6-4.

Ecco la cronaca dei match

Petra Kvitova b. Svetlana Kuznetosva 4-6 6-2 6-3

Una sfida spettacolare, un'autentica battaglia tipica delle manifestazioni a squadre nel tennis, questo nella sostanza il succo del primo singolare della seconda giornata della finale di Fed Cup tra Russia e Repubblica Ceca.

Alla fine l'ha spuntata la giocatrice più in forma e più fresca fisicamente del momento, Petra Kvitova, ma Svetlana Kuznetsova ha giocato a sua volta un match ai limiti della perfezione che forse contro qualsiasi altra avversaria avrebbe vinto.
La russa ha impostato il la partita nell'unico modo che le poteva consentire di battere la sua avversaria, cioé variando continuamente il ritmo degli scambi e il taglio dei propri colpi in modo da non dare la possibilità alla giocatrice ceca di mettere il match sul suo terreno preferito e cioé le bordate da fondo campo.
La Kvitova ha avuto notevoli difficoltà nel primo set, non riuscendo ad essere continua e precisa nel servizio (ben 4 doppi falli) e soprattutto sbagliando molto di rovescio, il lato sul quale di più ha sofferto i cambi bi ritmo della sua avversaria.

Nel secondo la giocatrice ceca ha lasciato andare il braccio e si è agevolmente portata a casa il parziale, poi nel terzo ha sofferto il ritorno della Kuznetsova che ha ripreso a giocare come nel primo set e si è portata avanti sul 3-0 con un break di vantaggio.
Qui la Kvitova ha risposto da gran campionessa qual'è, non sbagliando più niente ed infilando sei giochi consecutivi che hanno dato un preziosissimo 2-1 alla sua nazionale, oramai ad un passo dalla sesta Fed Cup.
La Kuznetsova in quel momento non ne ha avuto più, ma crediamo che Svetlana possa rimproverarsi ben poco oggi, di più contro la sua avversaria davvero non si poteva fare.
Dunque vittoria della ceca che si impone per 4-6 6-2 6-3, ora toccherà alla Safarova provare a dare il ko finale alle russe. Crediamo (avendo visto fino all'ultimo la Kirilenko sugli spalti) che Tarpischev le opporrà la Pavlyucehnkova puntando sulla freschezza e sulla potenza della giovane giocatrice risparmiata nella prima giornata.

Il match tra la Kvitova e la Kuznetsova inizia subito con un botta e risposta che consiste in due break consecutivi.
La Kvitova spara subito tre vincenti sul servizio della sua avversaria e si porta sull'-1-0, poi però serve lei e regala quattro gratuiti (con due doppi falli) per l'immediato controbreak.
La Kuznetsova dimostra anche oggi di essere ben concentrata e pronta a dare battaglia, la Kvitova ne soffre i continui cambi di ritmo e fa fatica ad imporre il suo gioco.
I game sono tutti molto combattuti, la ceca deve annullare un'altra palla break nel quarto gioco ed alla fine capitola nel sesto alla terza palla break per la sua avversaria. Infatti la Kuznetsova prima indovina un clamoroso rovescio all'incrocio delle righe e poi costringe la Kvitova a giocare una voleé molto bassa di rovescio che viene affossata in rete.
Sul 4-2 la russa commette qualche gratuito di troppo, la Kvitova centra immediatamente il controbreak e sale 3-4.
Ma non finisce qui, ci sono altri tre break consecutivi e la girandola di emozioni (unite a vincenti e gratuiti da una parte e dall'altra) favorisce la Kuznetsova che chiude 6-4 approfittando nel decimo gioco di due gratuiti di rovescio consecutivi della ceca che si suicida facendosi rimontare dal 40-0.
Il primo set si chiude con un bilancio vincenti-gratuiti positivo per la russa (14-9) e negativo per la Kvitova (14-19), che come abbiamo detto sbaglia molto soprattutto di rovescio.
Ma al di là di questo aspetto il livello tecnico e la qualità del gioco sono stati degni di un match di finale di Fed e soprattutto di uno scontro tra due ottime giocatrici.
Ad inizio secondo set Sveta è costretta subito a fronteggiare due palle break, ma con il servizio e poi con un ottimo smash annulla le due opportunità e tiene il servizio.
La Kvitova pare ora alzare il ritmo e di conseguenza il livello del proprio gioco ed nel terzo game centra il break che le consente l'allungo (2-1). In un game nel quale si contano ben 6 vincenti su 8 punti, decide un gratuito di rovescio della Kuznetsova sul 30-40 dopo che la russa aveva precedentemente annullato una prima palla break.
La nr. 2 del mondo soffre nel game seguente al servizio ma non offre palle per il controbreak, poi strappa di nuovo il servizio a zero alla sua avversaria e si invola sul 4-1 iniziando finalmente a far male anche con il rovescio (ben tre vincenti nel quinto game).
La Kuznetsova fa quel che può, la Kvitova però va via in scioltezza e chiude 6-2.
Tutto rinviato al terzo, la russa si prende una lunga pausa fisiologica durante la quale vediamo per la prima volta dopo circa 15 anni sorridere Tarpischev.
Al ritorno della russa in campo la Kvitova sembra per un attimo svagata, tre gratuiti di rovescio sul servizio della russa fanno accendere la spia rossa. La Kuznetsova capisce il momento propizio, insiste su quel lato con i propri colpi e la tattica le dà ragione. Clamoroso schiaffo al volo a campo aperto della Kvitova in rete e 2-0 per Svetlana.
Che va via sul velluto, servizio seguente tenuto a zero e 3-0.
Questo potrebbe essere il momento della svolta, non solo del match, ma anche della finale e come si conviene in questi casi esce fuori la campionessa.
La Kvitova praticamente non sbaglia più, fioccano vincenti a grappoli, la sua avversaria prova a recuperare l'impossibile (encomiabile comunque la prova della russa) ma la giocatrice ceca è inarrestabile.
Arrivano 6 giochi consecutivi nei quali Petra fornisce tutto il suo campionario di colpi, servizio finalmente efficace,diritti e rovesci potenti e profondi, ottima copertura della rete. La chiusura è DOC, fantastico diritto a sventaglio da fondo campo che muore all'incrocio delle righe.
Davvero gran bel match, questi i numeri finali: 30 vincenti e 33 gratuiti per la Kuznetsova, 32-31 per la Kvitova, capace negli ultimi due set di capovolgere (in meglio) le proprie statistiche.


PAVLYUCHENKOVA-SAFAROVA 6-2 6-4

Come previsto Tarpischev manda in campo al posto della Kirilenko la Pavlyuchenkova alla quale spetta così il gravoso compito di portare la finale al doppio decisivo.
Pala invece conferma la Safarova dalla quale ci si aspetta una prova d'orgoglio dopo l'opaca prestazione di ieri contro la Kuznetsova.
L'inizio è confortante, si arriva sul 2 pari senza particolari sussulti, ma alla prima difficoltà la prima a cedere è proprio la giocatrice ceca.
La Pavlyuchenkova si procura una palla break nel quinto gioco e la sfrutta prontamente, 3-2 per la russa.
La Safarova accusa psicologicamente il colpo, altro break nel settimo gioco e siamo 5-2.
La giocatrice ceca ha numeri molto similari alla sua avversaria ed oggi serve anche meglio rispetto a ieri, ma nei momenti cruciali la Pavlyuchenkova è più cinica.
La russa tiene senza problemi l'ottavo gioco e chiude 6-2 il primo set in 41 minuti.
Come abbiamo detto numeri simili, 7-14 il saldo vincenti-gratuiti per la Pavlyuchenkova, 8-15 per la Safarova ( a testimonianza in generale di una qualità del gioco mediocre) che serve anche meglio (64% contro il 50% della sua avversaria che fa anche 4 doppi falli ed un solo ace) ma purtroppo non basta.
Nel secondo set la giocatrice ceca cerca di essere più aggressiva e di svegliarsi dal torpore, finalmente con il diritto colpisce come sa, ma quello che continua a mancare è il rovescio, veramente deficitario e sul quale lato si vedono troppi gratuiti.
La Pavlyuchenkova però non capisce che deve approfittare di questa lacuna e nel quarto gioco del secondo set si vede costretta a fronteggiare le prime due palle break del match sul 15-40.
Lo fa in maniera eccellente, prima un servizio vincente, poi un gratuito della Safarova di diritto. Seguono un servizio vincente ed un ace e siamo sul 2 pari.
Gol sbagliato, gol subito, la Safarova va al servizio e si trova sotto 15-40. La ceca ha un sussulto e si salva temporaneamente (risposta della Pavlyuchenkova fuori di un niente sulla seconda occasione), poi però commette un sanguinoso doppio fallo. La Pavlyuchenkova però non riesce ancora a sfruttare l'occasione per merito della sua avversaria che mette una buona prima e chiude con il diritto. Ma la russa capisce che è il momento buono, altra palla break e stavolta la Safarova sbaglia con il diritto.
E' il break decisivo, troppo monocorde il gioco della ceca per cercare di capovolgere le sorti del match e poi se punti tutto su di un colpo e chiaro che quando inizi a sbagliare anche con quello è notte fonda.
La Pavlyuchenkova si limita a servire sino alla fine del match in maniera perfetta (addirittura nel sesto game mette tre ace), alla Safarova non resta che alzare bandiera bianca, la russa chiude il secondo set 6-4.

HRADECHKA/PESCHKE-KIRILENKO/VESNINA 6-4 6-2

Scendono in campo da una parte e dall'altra coppie di doppiste, lasciate fuori Kuznetsova e Pavlyuchenkova da una parte e la Kvitova dall'altra che già avevano giocato nei turni precedenti il doppio.
I primi game sono tutti molto combattuti ma non ci sono palle break.
Tutto regolare sino al 2-2, poi la Hradecka va a servire e le russe giocano un ottimo game alla risposta (possiamo dire che sarà l'unico del match). La Peschke sbaglia ad entrare sul primo punto, poi sono due stupende risposte della Vesnina prima e della Kirilenko poi a consentire il break alle padrone di casa.
Nel game seguente con la Vesnina al servizio c'è subito l'opportunità per le ceche di rientrare in partita sul 15-40, ma la Kirilenko entra per una volta bene sulla rete e subito dopo la Vesnina indovina un ottimo passante di diritto. Nel prosieguo del game la Kirilenko sbaglia una voleé sulla rete e dà la terza palla break alle avversarie, ma un servizio vincente della Vesnina annulla anche questa. La Kirilenko finalmente azzecca una voleé, poi altro intervento fuori misura sulla rete della Peschke e si va sul 4-2 per le russe.
L'esperta Peschke stenta ad entrare in partita ma sul suo servizio (grazie anche all'ottima presenza della Hradecka a rete) concede ben poco, 4-3 Russia e servizio Kirilenko.
Proprio la russa con un doppio fallo concede una palla break alle ceche che la trasformano subito grazie ad una voleé sbagliata della Vesnina.
E' un po' la svolta del match, le ceche diventano padrone del campo, le russe si impauriscono e giocano maluccio subendo il ritmo delle avversarie.
La Hradecka tiene il turno di servizio a zero, la Vesnina va a servire per restare nel set.
Le ceche salgono subito 0-40 ed hanno tre set point, le russe salvano i primi due, ma sulla terza la Peschke si inventa una risposta molto profonda dove la Vesnina non trova la palla.
Hradecka e Peschke ora vanno che è una meraviglia, le russe alternano buoni colpi a clamorosi gratuiti, nel quarto gioco il break decisivo che segna definitivamente il match.
Con la Vesnina al servizio le russe hanno una palla per il 2-2 ma la sprecano, poi è la stessa Vesnina che sbaglia un diritto e completa la frittata la Kirilenko che sbaglia l'ennesima voleé sulla rete (3-1 per le ceche).
La Hradecka sotto rete continua a dominare e non sbaglia niente, ma anche con il servizio diventa insormontabile, le russe non trovano nessuna contromisura ed all'ottavo gioco capitolano definitivamente dopo essere arrivate ai vantaggi nel game precedente sul servizio della Peschke.
Ancora la Vesnina al servizio, le ceche si procurano quattro match point. Sul primo si difende bene a rete la Kirilenko, sul secondo sbaglia la risposta la Hradecka, sul terzo mette una buona prima la Vesnina che chiude poi con uno smash. Ma sul quarto la Hradecka tira una bordata di diritto centrale che lascia di stucco le due avversarie, gioco, partita, incontro e coppa alla Repubblica Ceca.

Appuntamento a febbraio con la stagione 2012 e le nostre ragazze impegnate a Biella contro l'Ucraina.
 

Stefano Tarantino

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