07/11/2011 22:03 CEST - STATISTICHE

Giovani italiani: più rosa che azzurro

TENNIS - Nonostante sia più facile entrare nella classifica ATP che in quella WTA, a livello di under 20 abbiamo 24 ragazze a fronte di 15 ragazzi. Anche in futuro saranno le donne a tenere su il tennis italiano? La più avanti in classifica è Nastassja Burnett, numero 215 WTA, mentre il miglior baby è Federico Gaio (n. 370). Nella classifica ATP non c'è neanche un giovane italiano nato nel 1994 (ma c'è Quinzi, classe 1996). Antonio Burruni

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Nastassja Burnett (Foto di www.itfmonteroniviews.com)

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Nonostante, per motivi legati alla distribuzione dei punti, sia più facile entrare in classifica ATP che non in quella WTA, tra i nati dal 1992 in poi sono più le ragazze che i ragazzi a rappresentare l’Italia nelle classifiche mondiali. 103 a 68.

1992: 9 ragazzi ed 11 ragazze; 1993: 4-3; 1994: 0-8; 1995: 1-2; 1996: 1-0. Questi i numeri degli italiani ed italiane under 20 presenti nelle classifiche ATP e WTA di singolare pubblicate lunedì 7 novembre. Sono complessivamente quindici gli azzurri inseriti nella classifica mondiale maschile, mentre le ragazze (escludendo dalla nostra disamina la 149esima WTA Camila Giorgi, nata si nel 1991, ma proprio il 31 dicembre) sono ventiquattro. La differenza, già evidente così, si amplifica confrontando l’incidenza che i giovani tennisti hanno sul totale degli azzurri presenti in classifica. Tra gli uomini, sono appena il 14,56% sui 103 italiani che figurano nella classifica ATP. Numeri decisamente più importanti per l’Italia in rosa, dove le Under 20 sono il 35,29% (sulle 68 azzurre in classifica WTA).

Tra i 1992, la migliore è Nastassja Burnett (215 WTA), nata il 20 febbraio, seguita da Federico Gaio (370 ATP) che compie gli anni il 5 marzo. Dietro compaiono Carolina Pillot (443 WTA, 28 marzo), Martina Caregaro (474 WTA, 19 maggio), Marco Cecchinato (616 ATP, 30 settembre), Valentine Confalonieri (824 WTA, 27 aprile), Alessandro Colella (848 ATP, 10 febbraio), Giulia Sussarello (858 WTA, 29 maggio), Costanza Mecchi (895 WTA, 20 marzo), Alice Savoretti (899 WTA, 17 giugno), Gaia Sanesi (913 WTA, 1 aprile), Giammarco Micolani (966 ATP, 12 settembre), Matteo Civarolo (969 ATP, 11 febbraio), Giulia Pasini (987 WTA, 22 febbraio), Stefania Rubini (1014 WTA, 5 dicembre), Giacomo Miccini (1027 ATP, 5 luglio), Indra Bigi (1170 WTA, 22 luglio), Salvatore Caruso (1244 ATP, 15 dicembre), Omar Giacalone (1305 ATP, 11 gennaio) ed Andrea Patracchini (1629, 4 giugno).

Il 1993 è l’annata che vede più ragazzi che ragazze in classifica, con il capofila Edoardo Eremin (587 ATP), nato il 5 ottobre, seguito da Chiara Mendo (755 WTA, 17 maggio), Stefania Fadabini (1027 WTA, 16 luglio), Elena Bertoia7/9 (1068), Lorenzo De Rosa (1629, 9 luglio), Amerigo Contini (1900 ATP, 3maggio) e Federico Margini (1941 ATP, 23 giugno).

Sorpresa nel 1994, dove nessun azzurro nato in questa annata compare attualmente nella classifica ATP. Otto invece le ragazze in WTA: Francesca Palmigiano (854, 27 ottobre), Angelica Moratelli (910, 17 agosto), Sara Eccel (1034, 4 luglio), Sara Sussarello (1042, 16 luglio), Francesca Fusinato (1108, 17 giugno), Claudia Coppola (1170, 4 dicembre), Chiara Pappacena (1170, 14 luglio) e Maria Masini (1209, 28 gennaio). E’ particolare il fatto che non ci siano ragazzi di quell’età che compaiono in ATP. Inoltre, va considerata la differente difficoltà di accesso alle due classifiche mondiali. Di fatto, per entrare in classifica mondiale, agli uomini è sufficiente approdare una volta negli ottavi di finale di un qualunque torneo (anche un Future con un montepremi da 10mila dollari, il gradino più basso), mentre le donne devono ripetere questo risultato almeno tre volte nell’arco di un anno. Per assurdo, se un circolo che ospita uno dei tanti challenger da una wild card ad un ragazzino locale, questi, anche se perde 6-0 6-0 al primo turno ed anche se non ha mai fatto altre partite a livello internazionale, il lunedì successivo al torneo entrerà in classifica mondiale con un punto. Al contrario, se una tennista vince il primo torneo a cui partecipa (per assurdo, fosse anche un Grande Slam), non figurerà nella classifica mondiale, finchè non avrà ottenuto gli altri due risultati richiesti). Anche per questo, nell’ATP sono quasi 2000 i tennisti classificati (e, come detto, 103 sono italiani), mentre in WTA sono meno di 1300 (e 68 azzurre).

Nessun prodotto italiano nato nel 1995 compare tra le prime mille posizioni delle due classifiche mondiali. La migliore è Camilla Rosatello (1086), nata il 28 maggio, seguita da Valeria Prosperi (1108 WTA, 13 aprile) e Matteo Donati (1210, 28 febbraio), unico sedicenne azzurro nella classifica ATP. Il più giovane italiano delle due classifiche è Gianluigi Quinzi, nato il primo febbraio 1996 ed attualmente 1866esimo in ATP. Tante le azzurrine al confine della classifica WTA, pronte al debutto o al rientro. Infatti, con le regole ATP, la presenza azzurra nella classifica mondiale femminile aumenterebbe di ventidue unità. Parliamo delle 1992 Elena Burrone, Alessia Camplone, Vincenza Ciraolo, Rebecca Pedrazzi e Martina Spigarelli (un punto in un torneo); delle 1993 Carlotta Orlando (due punti in due tornei), Federica Arcidiacono e Simona Capoccia (1 in 1); delle 1994 Silvia Albano (7 punti e 2 tornei), Martina Parmigiani e Lorenza Stefaneli (2 in 2), Martina Biollo, Giulia Mastellone, Candelaria Sedano-Acosta e Francesca Sella (1 in 1); delle 1995 Cristiana Ferrando, Adriana Lavoretti e Giorgia Marchetti (un punto in un torneo) e delle 1996 Georgia Brescia (4 punti in un torneo), Deborah Chiesa, Beatrice Lombardo e Giulia Pairone (1 in 1).

Tra gli uomini, oltre al Classe’95 Stefano Napolitano (1389esimo in doppio lo scorso anno), se si da un’occhiata alla classifica di doppio, troviamo altri giovani come i 1992 Marco Sanges (1291) e Tommaso Lago (1640), il 1993 Tommaso Metti (1493) ed il 1994 Antonio Mastrelia (1493).

Antonio Burruni