ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Federer: prima finale a Bercy..

13/11/2011 16:49 CEST - Masters Series Bercy

Federer: prima finale a Bercy.

TENNIS - Federer lascia sette game a Berdych (che ieri ha risposto al nostro inviato sulla Coppa Davis). Si impone 6-4 6-3 Federer chiude con più del doppio dei vincenti, 34 a 16, e sette errori gratuiti in meno (13 a 20). Con questa vittoria, lo svizzero è il primo ad aver raggiunto la finale in tutti i Masters 1000. Affronterà Tsonga che ha sconfitto 3-6 7-6 7-6 John Isner. Lo statunitense esce senza aver mai perso il servizio nel match. JWT ha salvato tre match point nel terzo set prima di chiudere 7-3 al tiebreak.  da Parigi Bercy, Davide Zirone

| | condividi

La finale di Parigi Bercy sarà tra Tsonga e Federer. Lo svizzero è in vantaggio 5-3 nei precedenti. Sarà la sesta sfida nel 2011: lo svizzero è in vantaggio 3-2 ma ha perso il match più importante, ai quarti a Wimbledon. Allora JWT è diventato il primo giocatore capace di rimontare uno svantaggio di due set allo svizzero in un torneo dello Slam. Ecco il dettaglio:

2011 US Open NY, U.S.A. Hard Q Federer, Roger 6-4, 6-3, 6-3
2011 ATP World Tour Masters 1000 Canada Montreal, Canada Hard R16 Tsonga, Jo-Wilfried 7-6(3), 4-6, 6-1
2011 Wimbledon Great Britain Grass Q Tsonga, Jo-Wilfried 3-6, 6-7(3), 6-4, 6-4, 6-4
2011 ATP World Tour Masters 1000 Rome, Italy Clay R32 Federer, Roger 6-4, 6-2
2011 Doha Qatar Hard S Federer, Roger 6-3, 7-6(2)
2010 Australian Open Australia Hard S Federer, Roger 6-2, 6-3, 6-2
2009 ATP World Tour Masters 1000 Canada Montreal, Canada Hard Q Tsonga, Jo-Wilfried 7-6(5), 1-6, 7-6(3)
2008 ATP Masters Series Madrid, Spain Hard R16 Federer, Roger 6-4, 6-1

Se Federer vincerà, rimarrà numero 4 del mondo. Murray infatti ha confermato i quarti e resterà a 7.780. Lo svizzero è attualmente a quota 7530 e ha in scadenza i 360 della semifinale dell'anno scorso: in caso di titolo a Bercy lunedì avrà 8.170 punti, ma gli verranno scalati già lunedì i 1500 punti conquistati a Londra lo scorso anno.

Tsonga b. Isner 3-6 7-6 7-6

La seconda semifinale ha visto in campo il beniamino di casa, Tsonga contro l’outsider John Isner, non testa di serie. Come in precedenza per Berdych, anche Jô ha vinto un solo titolo Masters 1000 e qui a Bercy. Il francese ha giocato bene in questa stagione indoor vincendo i tornei di Metz e Vienna ed è senza dubbio più riposato del suo avversario dato che non è sceso in campo nei quarti di finale contro Djokovic. Questa è invece la prima esperienza in semifinale per il giovane americano, che ha messo a segno il più alto numero di ace della stagione. Ma è anche interessante sapere che, raggiungendo la finale potrebbe passare dal 25° posto attuale al 14° e, in caso di titolo, balzerebbe al 9° posto diventando la prima riserva alle Finals di Londra. Per quanto riguarda gli scontri diretti, infine, John ha vinto l’unico precedente risalente al 2009 a Washington, in tre set.

Il primo gioco molto combattuto è il quarto, vinto da Tsonga con un lob, dopo essere passati da tre deuce (2-2). Successivamente Tsonga concede quattro occasioni a Isner di prendere il break, ma riesce sempre a cavarsela principalmente grazie al suo potente servizio, tranne sull’ultima dove butta a lato una volée di diritto prendendo alla sprovvista il pubblico. Dopo pochi minuti, Isner è avanti 5-2. Due game dopo Isner si ritrova con due set-point: la prima è lui a buttarla a rete, mentre sulla seconda è Tsonga ad imitarlo. Con un po’ di stupore, ma visto il gioco, meritatamente, John Isner è avanti 6-3.

La seconda frazione di gioco si apre con Tsonga che, come nel primo set, è capace di fare il buono e cattivo tempo: prima commette un doppio fallo e poi piazza un ace. I primi due break-point per Isner, però, arrivano sull’1-1, con Tsonga bravo a salvarli di potenza con due smash a rete. Tsonga ottiene una palla break sul 4-3 Isner, ma l’americano serve a 22 km/h e Tsonga non può far altro che opporre la racchetta inutilmente. Dopo 1h e 42 minuti si arriva al tie-break con Tsonga al servizio. Il francese prende rapidamente un mini-break di vantaggio: 4 punti a 1. Isner risulta assente nel momento decisivo del set (o del match?) e permette a Tsonga di chiudere con un ace 7-6, fra le urla della platea ed i fischi per aver chiesto il falco sul set point.

Isner concede una palla break all’avversario sul primo game ma ancora una volta grazie ad una ottima prima di servizio, si salva conquistando un game fondamentale. Sul 2 pari, Tsonga ottiene due palle break che non riesce però a convertire. Sul 4-4 Isner va sotto 0-40 sul proprio servizio. Tsonga non ne approfitta, troppo frettoloso manda due palle a rete prima che Isner non ritrovi il suo proverbiale servizio e va avanti 5-4. Sul 5-6, con Tsonga al servizio, il francese concede un match-point ad Isner, che però vede l’americano sbagliare clamorosamente un diritto a metà della rete. Un minuto dopo però il francese è costretto a salvare un altro matchpoint con grande coraggio su un diritto lungolinea imprendibile. Ma Isner trova un vincente lungolinea di rovescio che gli permette di ottenere il terzo match-point, che spreca lungo col rovescio. Quando Tsonga agguanta il tie-break la platea intona il nostro ‘Popopopo’ mondiale. Isner si perde e Tsonga in pochi secondi è già avanti 3 a 0. Sul 5-3, Isner commette il primo e critico doppio fallo del set e offre su un piatto d’argento la doppia possibilità a Tsonga di servire per il set: la prima è quella buona. La finale sarà Federer-Tsonga, mentre sullo stadio rimbomba un’eurofrico “Popopo”, che a noi italiani rievoca momenti di paicere, proprio contro i francesi!

In conferenza stampa, il francese si è detto felicissimo per la vittoria ed ha rivelato che, nel terzo set, non ha più pensato alla finala ma a godersela perchè giocare con un così bel pubblico non capita tutti i giorni. Ha anche aggiunto che, secondo lui, il fatto di aver giocato tre ore oggi non è detto che influisca negativamente sulla prestazione di domani perché, stare tanto in campo aiuta anche ad ambientarti meglio sulla superficie.

Federer b. Berdych 6-4 6-3

Fra le note di “Sex Machine” hanno fatto il loro ingresso i primi due semifinalisti, Roger Federer e Thomas Berdych. Il ceco è chiamato ad un exploit: appena messo il primo piede in campo, il pubblico lo accoglie con qualche "buuu" di disapprovazione, mentre si è scatenato quando il presentatore ha scandito il nome dello svizzero.

Per Roger questo match ha un sapore particolare dato che si gioca la seconda possibilità consecutiva (dopo l’incredibile sconfitta dello scorso anno contro Monfils) di qualificarsi per la finale di Parigi, cosa mai avvenuta prima. Lo svizzero è anche alla ricerca della vittoria numero 801, cinque lunghezze meno del record attualmente detenuto da Edberg. Per il ceco invece, questo è l’unico torneo Masters 1000 vinto. Negli scontri diretti Federer è avanti 9-4, ma il numero 5 del seeding ha vinto tre degli ultimi quattro scontri (incluso l’unico del 2011 a Cincinnati). Thomas è riuscito a battere consecutivamente due top 5 solo a Wimbledon nel 2010, quando fece fuori Federer e Djokovic prima di essere sconfitto da Nadal in finale.

Il ceco decide di iniziare l’incontro al servizio, ma concede subito il break alla seconda occasione. Federer dimostra sempre più il suo grandioso stato di forma tenendo il servizio a zero. Pochi minuti dopo, il 26enne concede il terzo break-point, che termina però fuori su un lob di Federer. Solo alla quarta occasione, Berdych, vince il game su un ace accordato tramite il falco (2-1). Il match appare subito differente rispetto a quello di quest’estate, quando lo svizzero non ebbe alcuna occasione di break e il ceco fu molto aggressivo sulla seconda di servizio dell’avversario. Delizioso il tocco in back spin dello svizzero con il quale chiude il quarto game, permettendo alla palla di lambire la rete. La platea è deliziata e lo svizzero sembra provarci gusto, con il povero Berdych costretto a correre in largo e lungo. Dopo 24 minuti, Berdych riesce a conquistare un game sul proprio turno di servizio senza concedere palle break. Sul 5-4, Federer si procura due palle set: la prima la spreca con il primo doppio fallo ma sulla seconda spiazza Berdych con il diritto e chiude il primo set dopo 45 minuti. Lo svizzero si è limitato a proteggere il vantaggio, dominando comunque il proprio avversario.

In tribuna, intanto, accanto a Mirka appare Gavin Rossdale il marito di Gwen Stefani, nonché solista del gruppo rock dei Bush. Presente anchhe Bob Sinclair. Anche il secondo set vede, con il ceco al servizio, concedere di nuovo due palle break all’ex numero uno del mondo, che ringrazia e sfrutta la prima. Si ripete ancora il copione del primo set, con lo svizzero avanti 2 a 0 mantenendo il servizio a zero. Dopo che ciascuno ha mantenuto il gioco sul proprio servizio, nel settimo game, il ceco concede una palla break, che lo svizzero però non sfrutta (4-3). La partita perfetta di Federer si riassume nello 0-40 dell’ultimo game con Berdych al servizio per restare nel set. Al primo, Roger raggiunge la prima finale indoor parigina! A fine partita, Roger si è detto felice ed ha anche ammesso, fra gli applausi del pubblico, di preferire Tsonga ad Isner come avversario per domani. Ha anche voluto scherzare sul suo riscaldamento pre-partita: “Quando hai 17 anni fai due salti e sei pronto, quando ne hai 25 ti bastano 2 minuti, e alla mia età… te ne servono 25!”. Vista la prestazione di oggi, chi non vorrebbe arrivare in questo stato ai trent'anni!

Al momento Federer è quinto nella classifica per numero di finali giocate a livello ATP. Solo quattro giocatori hanno toccato "la terza cifra":

1. Connors 163
2. Lendl 146
3. McEnroe 108
4. Vilas 104

Dietro Federer ci sono:

5. Nastase 96
6. Agassi 90
7. Borg 89
8. Sampras 88

Verso le 16.05, l’ex numero 1 del mondo si è presentato in conferenza stampa, con la solita divista: tuta e cappellino scuri personalizzati. Davanti ai numero si giornalisti presenti ha detto: “Oggi ho giocato veramente bene. Ieri ho vinto il mio 800esimo match ed oggi mi sono qualificato per la prima volta in finale. Lui non è partito bene ed io ne ho saputo approfittare, sono stato aggressivo durante gli scambi ed ho servito”. Federer era talmente rilassato che, quando gli è stato chiesto se il suo gioco attuale rispecchiasse quello del ‘giovane’ Federer, ha ironizzato: “Non so se prenderlo come un complimento, perché quando ero giovane vincevo 80-90 match a stagione e ne perdevo una decina!”. Quando gli è stato chiesto di parlare della finale di domani e dei suoi possibili avversari, il numero 4 del mondo ha spiegato che domani non sarà nervoso, perché “le finali mi eccitano, nel mio DNA c’è poco nervosismo ; Isner mi spaventerebbe di più se dovessi affrontarlo in un primo turno, mentre Tsonga ha già vinto qui quindi ha più esperienza di me in finale!”. Ma quando si è passati alle domande in lingua francese, come nelle altre occasioni, Roger si è mostrato ancora più sereno e divertito. Quando un giornalista gli ha chiesto se in questi giorni abbia giocato il suo miglior tennis, lui con un’aria preoccupata ci ha pensato su e poi ha esclamato: “Mah… si… si, dai!”, quasi per fare contento l’interlocutore. Ma è stato altrettanto esilarante quando un altro giornalista francese gli ha chiesto se si ricordasse chi fosse stato l’unico giocatore ad aver vinto sia il Roland Garros che Bercy. Lui ha risposto correttamente “Agassi” ma poi ha aggiunto: “E’ incredibile che sia stato l’unico… ma credo che presto non sarà il solo… e non parlo per me! Lo svizzero sembra quindi in perfetta forma, fisica e mentale, per affrontare una finale così attesa.

Le statistiche del match

 

Da Bercy, Davide Zirone

comments powered by Disqus
Partnership

 

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis

Quote del giorno

"Quando l'ho battuto in finale a Wimbledon, le uniche persone che mi applaudivano erano mia moglie e mia suocera"

John Newcombe sulla popolarità di Ken Rosewall

La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi 2010

Copertine di magazine e giornali

Ubi TV

Novak Djokovic ospite allo show di Fiorello