24/11/2011 12:57 CEST - ATP Finals
Novak Djokovic - 23.11.2011
Traduzione di Alessandro Mastroluca
Il risultato di stasera è indicativo degli sforzi di questa stagione? Come stai fisicamente?
Innanzitutto, complimenti a Ferrer che ha giocato un gran match. Ma io praticamente non c’ero. È stato senza dubbio la peggior partita che abbia giocato quest’anno. Ho giocato male, troppi errori gratuiti. Forse è perché non mi sento bene in campo. Ma giornate così possono capitare nello sport, devi accettarle.
Hai perso per la prima volta in Davis dieci vittorie di fila, o 11. Pensi sia corretto affermare che l’amore per la tua nazione, per la Davis, quando hai deciso di giocare contro l’Argentina, sta parzialmente rovinando un anno incredibile?
Penso che niente possa rovinare questa stagione. Sarebbe stata incredibile lo stesso anche se non avessi giocato nemmeno un match dopo gli Us Open. Non voglio pensarla così anche se, sì, forse giocare la Davis dopo gli Us Open è stata una decisione sbagliata e dopo in campo non ero al massimo, ero leggermente infortunato. Ma, sai, è stata una mia decisione: l’ho presa di cuore, a volte sarebbe meglio pensare con la testa.
Hai avuto in un certo senso la sensazione, dopo gli Us Open, che era meglio chiudere la stagione e ripartire a gennaio, ma non hai potuto per la lunghezza della stagione?
Sarebbe stato impossibile farlo, ci sono tanti tornei importanti dopo gli Us Open, in Asia, in Europa, Parigi e naturalmente il Masters. Ovviamente volevo recuperare, essere pronto a giocare il mio miglior tennis. Ma non ci sono riuscito qui. Ho vinto la prima partita, ho perso adesso. Devo sperare per il meglio nella prossima.
Puoi dirci qual è l’opinione tra i primi otto giocatori del mondo sulla lunghezza della stagione e su quello che si dovrebbe fare, o se siete soddisfatti di quello che è stato fatto.
È una discussione lunga, è un argomento che deve essere affrontato in futuro. I giocatori credono che la stagione debba essere più corta, e ci stiamo lavorando. Penso che l’ATP voglia aiutarci. Ma è un processo lungo. L’importante è che i giocatori siano uniti in tutto quello che vogliono ottenere.
Puoi analizzare come ha funzionato il tuo servizio e il suo. Ti ha sorpreso la sua percentuale di prime?
David ha giocato bene, senza dubbio. Ma io non ho opposto alcuna resistenza, niente. Metteva sempre una palla più di me in campo. Ho commesso talmente tanti errori che è imbarazzante guardare le statistiche. Non riesco nemmeno a immaginare quanti siano. Ha giocato con grande intelligenza, cambiando ritmo. Ma in genere ti puoi aspettare quello che farà in campo, è difficile che scenda troppo dal suo livello di gioco. È sempre concentrato, lotta su ogni punto. David è un grande giocatore, ha meritato di vincere.
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