03/12/2011 01:48 CEST - La Grande Sfida

Milano ai piedi delle Williams

TENNIS – Sbarcate alle 8 alla Malpensa, dopo un pranzo con Armani e un po’ di shopping hanno tenuto una conferenza stampa. “E’ la nostra prima volta qui, la città è fantastica. Con 11mila persone sembrerà di essere agli US Open!”. Serena: "Tornare numero 1? Io gioco solo per essere la migliore. E tifo Inter!". Francesca e Flavia in vista delle Olimpiadi disputeranno 6-7 tornei in doppio. Alberto Giorni

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Williams

Ubaldo e le Williams L'accoglienza alle sorelle

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Arrivano in una sala Buzzati strapiena con una ventina di minuti di ritardo, come le dive che si rispettino, e si prendono tutta la scena. Elegantissime, in abito nero Armani e tacchi alti, Serena e Venus Williams sono l’attrazione del “La Grande Sfida”, esibizione di lusso in programma sabato alle 15.30 al Forum di Assago. C’è già il tutto esaurito (11mila posti), agli altri rimane la diretta tv su Sky.

Sedute accanto a loro, Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, con le quali incroceranno le racchette: il risultato non conta, ma nessuna vuole fare brutte figure. “E’ la prima volta che veniamo a Milano – dicono in coro le statunitensi –, la città è bellissima”. Si dimostrano allegre ed espansive come in campo: più di una volta si mettono a sghignazzare, come quando si guardano nel maxischermo impegnate in un improbabile balletto.

Sono sbarcate alle 8 del mattino alla Malpensa e un po’ a sorpresa hanno chiesto subito di allenarsi all’Harbour Club, dove sono tornate in serata. Hanno pranzato con Giorgio Armani nell’hotel del grande stilista e si sono concesse un po’ di shopping: “Adoriamo i suoi modelli. Armani è un brand conosciuto tutto il mondo, non avremmo mai pensato di poterlo conoscere personalmente”. E poi c’è il tennis. Le sorellone vincono meno di prima e hanno sofferto parecchi infortuni, ma non abdicano.

“Tornare numero uno del mondo? Io gioco solo per essere la migliore – ringhia Serena – e punto sempre in alto. Pur non giocando molto, quest’anno sono tornata a ridosso delle prime. Chi temo di più tra Schiavone e Pennetta? Tutte e due. Cosa farò dopo aver appeso la racchetta al chiodo? Mi occuperò di design e mi divertirò”.

A Venus di recente è stata diagnosticata la sindrome di Sjogren, una malattia autoimmune che le provoca stanchezza e dolori articolari: “Ora sto meglio – assicura – l’esibizione di Milano sarà una prova importante. Con 11mila persone sugli spalti sembrerà di essere agli US Open! Poi spero di fare bene a gennaio, inizierò dal torneo di Brisbane, con l'obiettivo di essere pronta per gli Australian Open”.

Pennetta e Schiavone, però, non intendono recitare il ruolo di comparse: “Loro, se sono in forma, restano le più forti – spiega Flavia – ma ce la giocheremo”. Francesca si esibirà nella sua Milano, un’emozione particolare: “Se è più difficile affrontare Serena o Venus? Sono diverse: una è più esplosiva e imprevedibile, l’altra più riflessiva, c’è da lavorare duro per batterle”.

Serena guarda oltre: “Sarà un interessante antipasto delle Olimpiadi”. E le sorelle d’Italia rivelano che in avvicinamento ai Giochi disputeranno sei-sette tornei insieme in doppio per migliorare l’affiatamento. “Flavia non voleva fare coppia con me – scherza la Schiavone – noi non siamo sorelle, è difficile unirci nella gioia e nel dolore”. “Non è vero – ribatte la Pennetta col suo miglior sorriso. Già a Parma abbiamo provato e non è andata male, anche se l’intesa è da migliorare: a parte qualche palla al centro dove non interveniva nessuna delle due”.

Le Williams vengono imbeccate sulla loro rivalità. Palla a Venus: “E’ stata intensa perché ci siamo affrontate spesso e il match che ricordo di più è la prima finale a Miami”. Diversa la scelta di Serena: “A me è rimasta molto impressa la finale al Roland Garros”. Ma a Milano non avevano mai giocato, neanche nei tornei giovanili: una lacuna da colmare. Si giocheranno cinque sfide (quattro singolari e un doppio) ciascuna al meglio dei due tiebreak su tre.

Chiusura sugli altri sport amati dalle sorellone: “Il football americano, tifo per i Miami Dolphins" riprende Serena. "E nel calcio? Mi piace l’Inter”. Ma l’ultima risposta non vale: la Schiavone gliel’ha suggerita nell’orecchio…

Alberto Giorni