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06/12/2011 13:22 CEST - La grande sfida

Schiavone doma le Williams

TENNIS – E’ proprio la milanese, beniamina di casa, a dare il 3-2 decisivo alle sorelle d’Italia sulle Williams, che erano in vantaggio 2-1. Grande spettacolo al Forum di Assago, riempito da undicimila spettatori. Clima disteso e battute tra le giocatrici: Francesca e Flavia si sono esibite anche in un balletto hip hop lasciando di stucco le americane... Da Milano, Alberto Giorni

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Come nel più perfetto dei copioni, è Francesca Schiavone, idolo di casa, a dare il punto decisivo alle azzurre per vincere 3-2 la grande sfida con le Williams, al termine di un pomeriggio di grandi emozioni che gli undicimila spettatori del Forum non dimenticheranno. Ma riavvolgiamo il nastro dall’inizio.

Dieci minuti prima dell’inizio ufficiale, il pubblico si accende per la presentazione all’americana: standing ovation prima per Serena Williams, poi per Venus, per la Pennetta, ma l’applausometro raggiunge il vertice all’annuncio di Francesca Schiavone. Lei è la beniamina di casa: partita dal quartiere Gallaratese, nel condominio più grande d’Italia, è arrivata sul tetto del mondo. Poi è il momento degli inni nazionali: sembra una vera sfida di Fed Cup, e le note di Mameli vengono cantate a squarciagola dagli undicimila che riempiono per l’occasione il Forum.

Poi però è il momento di fare sul serio e a scendere in campo per prime sono la Pennetta e Serena Williams. Molto bello il contrasto cromatico fra il campo e le divise delle giocatrici: elegante completo fucsia per Flavia, maglietta giallo limone e gonnellino nero per Serena. L'esibizione si è giocata su un sintetico in Play-It, l'azienda lombarda di Gianfranco Zanola ormai sempre più "inserita" nel circuito mondiale.  Il sintetico Play-It, con il suo confort e la vasta gamma di tonalità e opzioni, è ormai una delle superfici più importanti del panorama mondiale, tanto che recentemente viene distribuito anche negli Stati Uniti. Nel circuito, oltre a vari incontri di Coppa Davis, si giocano su Play-It il torneo ATP di Bangkok, alcuni challenger e - lo scorso anno - l'esibizione benefica tra Federer e Nadal. Noi inviati di Ubitennis, Ubaldo e Francesco Pagani insieme al sottoscritto, siamo in prima fila sul lato corto dietro una giudice di linea: ci vorrebbe l’elmetto per ripararsi da certi servizi al fulmicotone (uno dei quali viene “parato” da un’altra Ubi-girl, Sara Cecamore, in seconda fila).

Il primo punto del pomeriggio è della Pennetta, e la gente risponde adeguatamente. Durante gli scambi si sente un certo brusio in sottofondo, che testimonia un pubblico poco “tennistico”: il coinvolgimento però è sincero, e spesso si traduce in applausi ritmati. Flavia parte bene e si porta subito sul 6-1: deve tuttavia subire il ritorno di Serena sul 6-6, ma riesce comunque a imporsi 8-6.

La Williams non è la regina degli spostamenti laterali, ma quando può colpire da ferma o quasi fa paura e Flavia se ne accorge. Arriva anche qualche ace dell’americana, che nel secondo e terzo tiebreak riscatta gli impacci iniziali e porta a casa il primo match con un doppio 7-3 chiudendo con un bel rovescio vincente.

Il tabellone del Forum fatica a tenere aggiornato il punteggio (si vede che il tennis manca da tanto tempo da queste parti…), ma per la seconda sfida viene sistemato, anche se ogni tanto continua a fare le bizze. Ecco in campo la Schiavone e Venus Williams, che sfoggia un vestitino scuro con brillantini da mille e una notte. Francesca parte bene, il suo gioco vario dà parecchio fastidio a Venus che nel primo tiebreak, vinto dalla milanese 7-5, commette un doppio fallo colpendo clamorosamente il cubo pubblicitario della Bmw: il cameraman appostato lì a fianco si salva per un pelo.

La Schiavone è rilassata, si gode il boato del suo pubblico a ogni colpo vincente e sorride spesso con le giudici di linea. Trova anche il tempo per rivolgersi ai giornalisti a rischio-pallate: “Voi morite lì dietro…. Venus non ci sta a perdere, ma non riesce a tenere il ritmo di Francesca. Ogni tanto verrebbe voglia di vedere il misuratore di velocità del servizio e l’Occhio di Falco, che aumenterebbero lo spettacolo e il coinvolgimento del pubblico, ma basta e avanza lo show delle protagoniste sul campo, con la Schiavone che si impone anche nel secondo tiebreak, 7-3, lancia una pallina al pubblico che la acclama ed esulta senza freni.

Dopo l’intermezzo offerto sul campo da Zvonimir Boban e Omar Camporese, è il momento del doppio Italia-Usa, un antipasto delle prossime Olimpiadi dove questa sfida, chissà potrebbe valere una medaglia. Il clima è scanzonato e durante il riscaldamento Francesca e Flavia si lanciano in uno scatenato balletto sulle note di “Beat it” di Michael Jackson, meritandosi l’applauso delle avversarie. Le Williams sono più affiatate, ma anche le nostre giocatrici, che disputeranno sei-sette tornei di doppio insieme l’anno prossimo, dimostrano che l’intesa si sta costruendo. Dopo una volée vincente della Schiavone, lei e Flavia festeggiano con un petto contro petto come i gemelli Bryan.

Il clima è disteso e, dopo un ace di Serena chiamato fuori dal giudice di linea, le azzurre concedono il punto alle avversarie. Gli scambi sono spettacolari e il pubblico si diverte: un rovescio in back vincente della Schiavone è uno dei colpi più belli visti nel pomeriggio. Le sorelle d’Italia vincono il primo tiebreak 7-3 e si portano 6-4 nel secondo, ma subiscono quattro punti consecutivi grazie soprattutto a Venus, protagonista a rete. Si va così alla “bella” ed è una lotta punto a punto: sul 6-5 Williams, la Schiavone salva un “matchpoint” con una pregevole volée, ma le americane hanno la meglio 8-6 con la firma di Serena Williams: il suo servizio vincente è implacabile.

Con le azzurre sotto 1-2 nel computo totale della sfida, tocca a Flavia rimontare contro Venus. La brindisina è in vantaggio nei precedenti ufficiali con la statunitense e inizia con il piede giusto, portandosi sul 6-2, però viene rimontata sul 6-6. Un rovescio vincente le permette di chiudere 8-6. Nel secondo tiebreak, a Venus si rompe una spallina del vestito ed è costretta a uscire per cambiarselo. A ingannare l’attesa ci pensa un coraggioso bimbo raccattapalle che si mette a palleggiare senza sfigurare con la Pennetta, meritandosi gli applausi del Forum. Quando torna, Venus trova una Flavia ancora più centrata che chiude 7-1: l’esito della sfida dipende da Schiavone-Serena.

Francesca parte bene, non dà ritmo alla minore delle sorelle, e mette a segno un passante di dritto applaudito dalla stessa Serena. Vola 6-2, poi si ferma credendo che una palla sia fuori, rischia di subire la rimonta, ma sul 6-5 il suo servizio vincente le dà la prima “manche”. Nella seconda va avanti 5-2, ma Serena non si arrende e spara due ace consecutivi. Sul 5-5 la milanese commette un doppio fallo e il punto successivo è spettacolare, con Serena che sbaglia l’ultimo rovescio e si dispera platealmente. La Williams non ci sta perdere e l’ultima zampata le vale il 9-7. Francesca, Francesca!”, urla il Forum. Da cardiopalma l’ultimo tiebreak. La Williams va 6-5, ma mette in rete una risposta. Sul 7-6 Schiavone, l’americana tenta un improbabile pallonetto che finisce lungo: e la milanese trionfa sulle note di “We are the champions”. 

Alberto Giorni

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