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05/12/2011 19:58 CEST - Coppa Davis

Futuro incerto per la Spagna?

TENNIS - Nadal e Ferrer hanno confermato che non giocheranno la Davis nel 2012 per preparare le Olimpiadi. Giocare con Granollers, Lopez o il Verdasco visto a Siviglia sarà molto diverso. All'Argentina non sono bastati un commovente Del Potro e un tifo straordinario. Anche l'Albiceleste, però, ha i suoi limiti e dovrà trovare un secondo singolarista all'altezza della situazione. Da Siviglia, Daniele Flavi

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La Spagna grazie al suo indiscusso numero 1 Rafa Nadal si riprende il tetto del mondo conquistando la quinta Coppa Davis della sua storia, la terza in appena 4 anni di dominio pressoché assoluto, interrotto solamente dal successo serbo di Belgrado dello scorso anno, consolidando di fatto il sesto posto nella classifica di sempre a due lunghezze dalla Svezia.

Rafa sigla il terzo decisivo punto, com'era nelle previsioni, sconfiggendo in una partita a tratti molto lottata un Del Potro che nel primo set aveva dato prova di poter mettere in seria difficoltà il “Regno” di Rafa che era imbattuto da ben 18 partite in Davis, addirittura dal suo esordio nel 2004 quando perse al primo turno sul veloce da Jiri Novak. Onore all’Invencible Armada che alza la Coppa davanti ad un acclamato Re (al contrario del fischiato presidente federale), e che oltre a Rafa ha un secondo singolarista come Ferrer che tutte le altre “armade normali”, Italia in primis, vorrebbero volentieri e dove sarebbe un numero uno senza problemi.

Cosi come nel 2004, Siviglia e lo stadio de “La Cartuja” ancora una volta portano bene ai padroni di casa. Quella volta dall’altra parte della rete c’erano gli americani ed un giovanissimo Nadal, all’inizio della carriera, sconfisse, sempre in quattro set, Andy Roddick. La Spagna, sempre dinnanzi al Re Juan Carlos, alzò la sua seconda Coppa.

Difficilmente però nel 2012 “le Furie Rosse” ripeteranno l’impresa di quest’oggi. Nella tradizionale conferenza stampa post vittoria anche Rafa e David hanno confermato che non ci saranno perché concentrati sul calendario e sulle Olimpiadi e sui Giochi sono addirittura riusciti a scherzare. Rafa ha detto che spera di arrivarci e per farlo dovrà essere tra i primi quattro della sua nazione e giù una grossa risata, interrotta da Ferrer che dice “tanto a te comunque ti daranno un wild card”.

Certamente il compito di capitan Costa il prossimo anno sarà molto più complesso perché con tutto il rispetto possibile, giocare con Granollers e Verdasco (soprattutto se resta quello visto in questi giorni) è completamente diverso che giocare con Rafa e David sulla terrà rossa.

Dall’altra sponda dell’oceano, invece l'Argentina non riesce a sfatare il tabù finale perdendo la quarta finale della sua storia e provocando di fatto un grandissimo dolore ai suoi magnifici tifosi che per tutta la partita hanno sospinto Del Potro a superare i limiti del suo gioco ed a non arrendersi mai. Nel quarto set sotto 2 a 0 hanno capito che la partita si stava mettendo molto male ed hanno preso a cantare a tutto volume il refrain “oh...hooh ole….Argentina…..” e sventolando per diversi minuti le sciarpe facendo venire i brividi a tutto lo stadio, mentre i giocatori sono stati costretti ad aspettare qualche minuto prima di riprendere il gioco. Stando seduti sulle tribune dello stadio de “La Cartuja” e sentendoli cantare in questo modo è davvero difficile non innamorarsi del loro modo di fare.

Del Potro ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore ed il solito sincero Rafa gli ha reso il giusto omaggio: “Per me Del Potro ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo numero uno del Mondo. Il suo palmares dimostra quanto è forte e ogni anno migliora sempre di più”. Ma, a parte Delpo il futuro per la formazione albi-celeste non è che sia molto roseo. Manca un numero due all'altezza delle aspettative; Monaco ha i suoi limiti mentre, i 30 anni di David non sono certamente quelli di Roger ed i suoi tifosi si chiedono per quanti anni ancora potrà reggere a questi livelli, ma comunque con Schwank forma una coppia di ancora molto affidabile che potrà togliersi delle belle soddisfazioni.

Tirando le somme di questa splendida tre giorni sivigliana possiamo dire che gli organizzatori sono stati all’altezza dell’evento. Sono stati curati molto anche i dettagli e gli oltre 470 giornalisti accreditati sono stati messi nelle migliori condizioni per lavorare. Una sala stampa ampia (unico neo resta la posizione della tribuna stampa un po’ troppo in alto), una linea adsl con collegamento wi-fi di prim’ordine e la possibilità di accedere al ristorante della zona Vip dove si è potuto gustare il meglio della cucina spagnola dal brasato allo spettacolare prosciutto iberico. Il tempo è stato molto bello e le temperature piacevoli, cosa si può volere di più, per rendere ancor più magica l’atmosfera della Davis?
 

Da Siviglia, Daniele Flavi

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