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26/12/2011 21:28 CEST - BUON NATALE

Auguri da Ubitennis

TENNIS -  E' stato un anno incredibilmente positivo per Ubitennis, cresciuto del 23% in visite (4,3 milioni) e pagine visualizzate (oltre 14 milioni). Oltre un milione e 100.000 i visitatori unici. Giovani che hanno imparato il mestiere di giornalista, e trovato lavoro in vari media. 150 accreditati nei vari tornei. La nascita di Tennis for Italy. Importanti novità nel 2012. Continua ricerca di collaboratori. I profili che cerchiamo. Ubaldo Scanagatta

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Cari lettori di Ubitennis,

tanti cari auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo. Il 2011 è stato uno degli anni peggiori, sotto il profilo economico, per il nostro Paese, e nessuno può sapere con certezza se la “ricetta Monti” funzionerà per risollevarlo. E’ diffusa sensazione che purtroppo saranno sempre i soliti noti a farne le spese, mentre i soliti ignoti (e nemmeno tanto ignoti…) delle varie caste prodottesi con il silenzio-assenso-indifferenza di una maggioranza perfin troppo silenziosa la faranno franca, continuando a riscuotere liquidazioni faraoniche in barba a pensioni sempre più difficili da raggiungere e comunque prosciugate, in barba alle difficoltà crescenti per i giovani che vogliano introdursi nel mondo del lavoro, in barba ai proclami di una classe politica generalmente (le eccezioni ci sono ma mi paiono in minoranza) assolutamente poco sensibile ai problemi della collettività. Con anziani costretti a lavorare fino a …90 anni, i giovani faticheranno purtroppo ancora di più a trovare occupazioni soddisfacenti, anche per via di una concorrenza globale sempre più preparata ed agguerrita.
Per tutti i motivi di cui sopra posso tranquillamente, ed orgogliosamente, affermare che grazie all’apporto di tutti i suoi collaboratori, e in primis dei due vice Riccardo Bisti e Alessandro Mastroluca, Ubitennis. Com è andato in piena controtendenza.
E se è vero che Internet e la maggior diffusione della banda larga hanno favorito il fenomeno è anche vero che anche i concorrenti sono cresciuti, per numero e talvolta per qualità, e quindi abbiamo dovuto “pedalare” sempre più forte: non è stata salita, ma neppure discesa, insomma.
Con il contributo di un corpo redazionale che oggi consta di 48 vivaci giovani (più altri collaboratori estemporanei, incluse firme di grande prestigio come quella di Rino Tommasi) sparsi in tutt’Italia e nel mondo, a Ubitennis si è imparato (o si sta imparando) un mestiere non semplice ma affascinante come quello del giornalismo on-line, con tutti gli annessi e connessi, scrivere, titolare, correggere, impaginare, moderare responsabilmente, selezionare e aggiornare scalette quotidiane e settimanali, argomenti, rubriche, foto, audio, video, interviste, programmare uscite, i live dai tornei, le dirette su Justin-Tv del martedì, studiare i social network, l’inserimento dei banner, il coordinamento dei Google Adsense con relative black-list, i publiredazionali, i contatti con le aziende potenziali sponsor, l’utilizzazione più corretta dello straordinario data-base statistico del duo Rosato-Tirone, la creazione di un nuovo Virtual Tour-Fanta-UbiTennis oltremodo coinvolgente e per il quale sto per annunciarvi importanti sviluppi che vi convinceranno a parteciparvi, le mille altre operazioni connesse ad un quotidiano on-line, incluso il confronto continuo tra gli stessi redattori dislocati ovunque.
Consentitemi di affermare che questo è forse il più grande merito di Ubitennis, che continuerà nella sua missione con l’obiettivo sì, certamente, di diventare sempre più leader in Italia, ma anche di offrire sempre più opportunità e sbocchi a tanti altri ragazzi ancora. Da Ubitennis ne sono passati almeno cento, e vi assicuro che questo incessante reclutamento, e turn-over, con la trasmissione quotidiana di mille concetti a centinaia di ragazzi, concetti che aiutano anche a darsi un’organizzazione, una disciplina per rispettare gli impegni con puntualità e la tempestività assolutamente necessaria ad un sito che pubblica ogni giorno decine di cointenuti nuovi, fra articoli, notizie in breve, foto etcetera, è stato tutt’altro che un impegno trascurabile. Ai ragazzi però quest’esperienza di sicuro servirà dovunque riescano un domani a trovare uno sbocco di lavoro più soddisfacente. Chi si è trovato a coordinare il tutto, oltre al sottoscritto, e cioè i due vice, i capi di giornata e delle varie squadre quotidiane, ha dovuto sobbarcarsi un lavoro enorme. Non meno di 20-30 email al giorno vengono scambiate dal comitato di direzione, vice, capitani di giornata. Più i collegamenti continui su Skype. Un lavoro incessante, senza tregua. Ciononostante siamo riusciti a limitare l’impegno di chi non se la sentiva _ da volontario _ di dedicarci più di un paio d’ore alla settimana, in un giorno concordato, in modo che nessuno potesse alla fine lamentarsi.
In 3 anni e mezzo, dal maggio 2008 a oggi con la visibilità data ai suoi redattori più bravi e solerti, in genere quelli che si sono assunti qualche piccola responsabilità in più, o hanno comunque dato una disponibilità costante, sono tanti i ragazzi che hanno trovato sbocchi di lavoro e collaborazioni, full-time e part-time in altri media, tv, riviste, agenzie di stampa, radio, siti web, uffici stampa dopo essere approdati a Ubitennis da semplici ma sconosciuti appassionati di tennis. Di questi tempi simili risultati non sono molti a poterli vantare. Molti, direi quasi tutti, hanno fatto progressi fantastici e io ne sono più che orgoglioso. Come scrivevo già un anno fa “Lo sforzo comune a tutti noi è sempre stato quello di provare a migliorarsi sempre”.
Almeno una dozzina sono i ragazzi diventati giornalisti-pubblicisti con tanto di tesserino tramite Ubitennis, almeno 150 sono gli Ubiboys-ubigirls che Ubitennis, anche in quanto sito di servizio e riferimento di tre quotidiani nazionali come Il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno che insieme sotto al “cappello” di QN/Quotidiano Nazionale, costituiscono il terzo giornale d’Italia per numero di copie vendute (dietro a Repubblica e Corriere della Sera), è riuscito a far crescere prima ed accreditare poi come giornalisti nei vari tornei.manifestazioni ITF-ATP e WTA. Vivendo dunque esperienze inimmaginabili per ragazzi che, talvolta, non avevano neppure 20 anni e si ritrovavano a contatto con i grandi campioni del tennis nelle conferenze stampa e one&one, così come con i più famosi giornalisti del settore all’Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, Flushing Meadows, Masters 1000, Masters Cup e via dicendo.

Paradossalmente, per via della posizione assolutamente autonoma e certo critica in molti frangenti nei confronti della nostra Federtennis, le manifestazioni nelle quali abbiamo incontrato più difficoltà ad ottenere …il permesso di lavorare per diffondere e promuovere il tennis, sono quelle italiane, Roma, le Davis, le Fed Cup che vedevano coinvolte le squadre nazionali. Alcuni giocatori-giocatrici italiani si sono dimostrati più che disponibili con chi scrive e i suoi collaboratori di Ubitennis, e li ringrazio perchè talvolta sono stati quasi stimolati a non farlo da alcuni dirigenti...poco sportivi ma lo hanno fatto ugualmente rendendosi conto del fatto che non siamo portati ad occuparci di loro soltanto quando sono a Roma o sottocasa ma ovunque, e non solo solo quando vincono, per salire cioè sul carro dei vincitori (costume tipicamente italico). Altri giocatori/giocatrici sono stati invece meno disponibili, e talvolta anche meno educati, poco comprensivi insomma nei confronti del lavoro di continua, costante informazione che facciamo. Spero che questi ultimi cambino atteggiamento, anche per rispetto di voi lettori. 

Non credo siano tanti i media che abbiano scritto e dato spazio al tennis come Ubitennis, che si occupa di tennis internazionale e a quello agonistico nazionale al 98% per cento dei suoi articoli e non dedica più del 2/3% alle vicende di politica federale (per le quali semmai sarà uno spazio assai interessante quello recentemente acquistato proprio per dare risalto maggiore alle vicende dei circoli spesso trascurati  e dei campionati nazionali, individuali e a squadre, da www.Tennis For Italy, cui potete accedere tramite ubitennis.com o anche direttamente: c'è un banner a sfondo giallo sulla colonna di destra), ma si sa bene che quando i centri di potere trovano chi è vigile e pronto a denunciare le loro magagne, reagiscono in modo assai più vendicativo ed autoritario che democratico. Mica mi illudevo, qui non si pretendeva certo che si facesse un monumento a Ubitennis, ma se sapeste quanti articoli pubblicati da noi hanno poi trovato rilievo (con qualche scopiazzatura di troppo) su altri siti e altri giornali, beh, la FIT che ha fra i suoi compiti istituzionali quello di promuovere il tennis (e non solo con la costosissima tv che assorbe più di un terzo di quella parte del bilancio federale che non concerne gli Internazionali d’Italia) se si comportasse da organismo serio dovrebbe esserci grata per il lavoro che svolgiamo, anche quando non condividiamo le sue mosse, le sue scelte, le sue discriminazioni. Ma invece il vecchio direttore della comunicazione FIT  nell'appioppare a me e a Tommasi tutti i peggiori voti delle sue pagelle sul bollettino federale mi ha rivolto il suo apprezzamento... più gentile quando mi ha definito “il mitomane del web”. I risultati di Ubitennis lo hanno smentito. Mi si dice che, anche se rimarrà a vita consulente della Tv (a vita della tv intendo...) quale direttore della comunicazione sia stato finalmente sostituito da Massimo Caputi, al quale _ se la notizia verrà confermata..._ formulo gli auguri più sinceri per un buon lavoro. Lui, a differenza del suo predecessore cui non rivolgevano la parola nè il saluto parecchi dei colleghi più autorevoli (quasi tutti quelli che viaggiano per "coprire" i tornei...e un motivo ci sarà pur stato), sembra avere un buon rapporto con tutti, incluso chi scrive, e quindi mi auguro che cambi completamente il clima fra direzione comunicazione e colleghi. Sono certo che alcuni clamorosi errori organizzativi e comportamentali riscontrati nella gestione degli internazionali d'Italia, e nei confronti di colleghi italiani e stranieri, potranno essere evitati se sarà instaurato un costruttivo rapporto di collaborazione fra chi i tornei è abituato a frequentare e chi non lo è affatto. Vedremo.
 

QUATTRO MILIONI E 300.000 VISITE NEL 2011 (INCREMENTO DEL 23%)


Tutti insieme abbiamo “pedalato” davvero tanto e duramente _ effettuando fra articoli, flash, audio, foto etcetera ben 7055 inserimenti contro i 6067 del 2010, quindi il 16,28% in più _ per passare secondo i dati certificati da Google Analytics dai 3.482.581 visite e le 11 milioni,623.978 pagine visualizzate nel 2010 ai 4 milioni e 234.224 visite e 14 milioni 310.972 pagine visualizzate del 2011 al 23 dicembre. Sarebbero il 21,58% di visite in più e il 23,12% di pagine visualizzate in più rispetto allo scorso anno.

Un milione e 144.000 i visitatori unici. Un bello sviluppo, non c'è che dire. Ritengo, tenendomi basso, che almeno 50.000 visite in più le registreremo da qui al 31 dicembre e in quel caso rispetto al 2010 saremo cresciuti del 23 per cento come visite e probabilmente del 24 per cento (sono in programmazione molti articoli e pure corposi). Non abbiamo mai avuto timore a diffondere i nostri dati, nei dettagli. Vi sarete resi conto che altri non lo fanno, stanno sul vago, e soprattutto non dicono quanto è la loro permanenza media sul sito, né le pagine visualizzate, che sono invece dati fondamentale sia per capire la consistenza dei contenuti di un sito, sia l’appeal pubblicitario. Le aziende che decidono di mettere un banner, un videobox, vogliono sapere quello: a volte le sole visite sono legate ad un nome, ad una parola-chiave che attira più di un altro i motori di ricerca. Ma se i visitatori se ne vanno dopo 30 secondi quella visita conta poco o nulla. Le pagine visualizzate e i tempi di permanenza invece contano eccome. Ebbene Ubitennis.com registra per ogni utente medio una permanenza record di 7 minuti e 48 secondi, e di quasi 4 pagine aperte da ciascun visitatore.

Grazie a quest risultati Ubitennis è finalmente riuscito a permettersi due collaboratori in pianta stabile, Riccardo Bisti e Alessandro Mastroluca, ad aiutarne economicamente altri con qualche rimborso spese, qualche ospitalità nelle sedi dei vari tornei.
Ciò, oltre che grazie agli sponsor che abbiamo trovato, è stato possibile anche grazie a quel sostegno che qualcuno di voi ha voluto darci cliccando sull’acquisto dei miei e-book, lassù in alto a destra, e più ancora sui vari annunci pubblicitari comparsi quotidianamente sulla nostra home page (un aiuto che a voi non costa nulla ma che ci aiuta parecchio) e anche tesserandosi (tramite Ubitennis),  in numero consistente al sito del nostro major sponsor BetClic che ha confermato per tutto il 2012 il suo apporto a Ubitennis proprio grazie all’interesse che molti di voi lettori hanno dimostrato alle sue offerte-bonus con 50 euro regalati a chi decidesse di puntarne 100.

RICERCA DI NUOVI COLLABORATORI NEI SEGUENTI SETTORI (e in quelli che vi paiono deboli!)


Riprendo qui di seguito alcuni spunti accennati in quest’occasione degli auguri natalizi di un anno fa: è evidente che un sito di tennis in Italia non può essere ancora un business. Noi vogliamo crescere di contenuti, credibilità e autorevolezza, più che in termini economici. Non è mai stata una priorità. Se arrivano proventi vengono subito reinvestiti totalmente per coprire sempre meglio gli eventi con un maggior numero di persone retribuite.
Siamo sempre aperti ai vostri suggerimenti ed anche a nuovi innesti di volontari un po’ in tutti i settori _quello delle traduzioni in particolare va implementato sicuramente perché un nostro obiettivo è quello di sviluppare maggiormente l’interazione fra la pagina inglese e quella italiana…; (personalmente sono convinto che molti argomenti che si leggono di qua si leggerebbero anche di là e viceversa e non trovo che i siti angloamericani siano molto più completi del nostro; alcuni giovani editors si occuperanno in pianta stabile della home inglese insieme a un gruppo di collaboratori di madre lingua inglese) _ ma ci terrei tanto anche a migliorare la copertura del tennis nazionale, anche a livello giovanile (qualche genitore disponibile c’è?) , fermo restando l’antico principio che per tutti deve restare un piacere collaborare e che quindi non si può pretendere da nessuno un impegno superiore alle due/tre ore alla settimana, eccezione fatta per i vicedirettori e i “capitani” di ciascuna giornata della settimana perché è chiaro che questi hanno inevitabilmente maggiori responsabilità rispetto ai redattori “ordinari”.

L'arrivo di un web-master volenteroso (non avete un amico?), di un grafico, di un esperto di "augmented reality" per i social network (Facebook, Twitter...) che sintetizzi e mandi in giro i nostri contenuti valorizzandoli, sarebbe graditissimo. Se non volete farlo voi, spargete la voce. E scrivete a UbaldoScanagatta@yahoo.it per segnalare voi stessi o altri.
Auguro a tutti voi, e a me stesso, che il tennis italiano cresca.  E' interesse di tutti, di Ubitennis in primis, che cresca davvero, al di là delle proclamazioni politicamente interessate a spergiurare che tutto va bene, benissimo, madama la marchesa. E’ tempo perché un tennista italiano rientri almeno fra i primi 20 del mondo, anche se soltanto uno che entrasse tra i primi 10 imprimerebbe una vera svolta. Forse ciò accadrà se cambierà anche il clima che permea il nostro ambiente. Lo scorso anno sottolineai che le liti (anche giudiziarie e anche nei confronti dei migliori....ex amici) che hanno caratterizzato quest’epoca federale, segnata da piccole grandi vendette, dispetti, piccole grandi meschinità, piccoli grandi affronti, assurde epurazioni di grandi campioni del passato, quelle esternazioni della vecchia direzione della comunicazione che _ anche su Supertennis _ non hanno certo contribuito a rasserenare l’ambiente. Lasciatemi sognare in un ravvedimento generale.
Concludo ringraziando tutti voi lettori per l’attenzione che ci avete dedicato, e ovviamente ringraziando anche i tutti i collaboratori di Ubitennis, attuali, ma anche passati…e futuri (segnalatevi scrivendomi a UbaldoScanagatta@yahoo.it...repetita juvant! . Sono legatissimo a tutti.
Tanti cari auguri a tutti, lettori e collaboratori. Buon Natale, Buon Anno, Buon Tennis a tutti e un GRAZIE GRANDE COSI’.

Ubaldo

Ubaldo Scanagatta

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