17/01/2012 22:40 CEST - Australian Open
Niente sorprese per l'Italtennis
TENNIS - Le prime due giornate dell’Australian Open hanno fedelmente fotografato la situazione del tennis azzurro. Il bilancio è di sei vittorie e una sconfitta tra le donne mentre tra gli uomini abbiamo registrato un totale di un solo successo e di sei eliminazioni. Complimenti a Cipolla. Ci si poteva aspettare qualcosa di più da Fognini, Starace e Pennetta. Rino Tommasi
I risultati delle prime due giornate dell’Australian Open hanno fedelmente fotografato la situazione del nostro tennis. Com’era stato facile prevedere in sede di presentazione la sorte ha contribuito non poco a rendere impietose le immagini che peraltro i numeri crudelmente sottolineano.
E’ evidente che avendo il nostro tennis giocatrici di migliore classifica nel settore femminile le probabilità di avere sorteggi più favorevoli nel singolare femminili erano maggiori, ma il riscontro numerico dopo gli incontri di primo turno nei due tabelloni ci racconta di un bilancio di sei vittorie e di una sola sconfitta tra le donne mentre tra gli uomini abbiamo registrato un totale di una sola vittoria e di sei sconfitte.
Inutile sottolineare i risultati che apparivano scontati. Immagini lo stato d’animo di Paolo Lorenzi passato in poche ore dalla gioia di un ingresso nel tabellone principale, grazie ad alcuni ritiri, all’umiliazione di un punteggio crudele subito di fronte al primo giocatore del mondo. Posso anche immaginare come Lorenzi sia stato in un primo tempo contento di poter giocare sul campo centrale contro un grande campione, ma probabilmente sul campo ha poi maledetto quella sfortunata circostanza.
Lo stesso discorso vale per Matteo Viola, che non aveva possibilità contro il colombiano Giraldo, e per Filippo Volandri al quale è capitato di sperimentare le ambizioni del canadese Raonic, uno dei migliori prodotti dell’ultima generazione. Ugualmente Andreas Seppi, che due settimane fa aveva perso con onore da Federer, è stato ridimensionato dal francese Gasquet, che non è più la grande speranza del tennis francese, ma è giocatore di qualità superiore a quella dei nostri.
Credo invece si possa parlare di delusione per Potito Starace e per Fabio Fognini, che avevano buoni margini di vantaggio in termini di classifica nei confronti dei loro avversari che erano rispettivamente il giapponese Ito (n. 117) ed il colombiano Falla. Per Starace credo che il problema stia nell’attudine con cui il nostro giocatore affronta i tornei sul cemento. Li gioca come se dovesse prendere una medicina. Per quanto riguarda Fognini immagino ci sia un problema di scarsa forma anche se Falla è giocatore del quale si puà perdere senza vergognarsi.
Credo infine che meriti gli applausi un giocatore come Cipolla che riesce a giocare al 120 per cento delle sue possibilità. Davydenko è decisamente in declino ma non è uno che perde volentieri. Se poi a qualcuno venisse in mente, trattandosi di Davydenko, qualche strana idea faccio notare che se uno vuole perdere non sta in campo quattro ore.
Alle ragazze bisogna fare fare un applauso complessivo anche se era lecito attendersi di più da Flavia Pennetta, che si è fatta sorprendere da un’avversaria che conosceva poco.
La maggiore sorpresa di tutto il primo turno è venuta dall’australiana Stosur, la vincitrice dell’Open degli Stati Uniti nel settembre dell’anno scorso, battuta dalla rumena Cirstea.
Rino Tommasi
"Giocare sull'Hisense Arena non sarebbe stato un problema. A Wimbledon e a Parigi ho giocato spesso nel secondo stadio, è qui e a New York che vado sempre in quello principale. Ma con me, Rafa e Tomic nella stessa parte di tabellone, è normale giocare anche all'Hisense"
Roger Federer
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