20/01/2012 05:48 CEST - Australian Open

Nelle mani di Errani e Oprandi

Romina Oprandi

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AUSTRALIA_ Melbourne - Ridotti da 128 a 32 tennisti i due tabelloni dell’Australian Open ci sono due considerazioni importanti ed apparentemente in contraddizione tra loro da fare. Ci sono state molte sorprese se si considera che ben 24 delle 64 teste di serie (32 per ciascun tabellone) sono state eliminate ma tra queste soltanto l’australiana Samantha Stosur (numero 6) e l’americano Mardy Fish (numero 8) lasciano spazi modesti nel quadro dei pronostici anche se la Stosur, campionessa a Flushing Meadows l’anno scorso aveva nel proprio record un risultato di prestigio.
 

In altre parole i favoriti, quelli veri, ci sono ancora tutti per cui si può dire che le classifiche dicono la verità soltanto per le posizioni di vertice mentre sono meno credibili appena si scende al di sotto dei primi venti posti. Spiace che tra le teste di serie eliminate ci siano le tre italiane che erano riuscite a meritare una posizione di riguardo nel seeding. In particolare ha deluso la Schiavone per il modo in cui ha perso ma a Francesca, nostra bandiera nelle due ultime edizioni del Roland Garros, non possiamo rimproverare nulla.
 

Oltre alla Oprandi, che è italiana solo a metà e che si è permessa di far notare di non essere mai stata presa in considerazione dai nostri dirigenti e dai nostri tecnici, rimane in corsa Sara Errani che ha liquidato con un doppio 6-2 la russa Petrova e che ora ha la possibilità di fare un altro passo in avanti dal momento che la rumena Cirstea (proprio quella che ha eliminato la Stosur) non sembra un’avversaria insormontabile. Insomma a questo livello non si poteva pretendere di trovare nulla di meglio. Più difficile, almeno sulla carta, la tedesca Goerges che sarà l’avversaria della Oprandi.

Tra gli incontri della quarta giornata il più interessante era certamente quello che metteva di fronte due ex numeri uno del tennis maschile. L’australiano Lleyton Hewitt e l’americano Andy Roddick erano riusciti a ritagliarsi uno spazio da protagonisti nella fase di passaggio tra due momenti importanti del grande tennis rispettivamente dominati da Pete Sampras e da Roger Federer. Purtroppo questa sfida prestigiosa ha avuto una conclusione deludente perché Roddick, che aveva vinto il primo set, si è infortunato ed è stato costretto ad abbandonare dopo aver perso il secondo ed il terzo.

Ammirevole, a mio giudizio, il comportamento sul campo del giocatore americano che già in passato aveva dimostrato di avere i giusti valori dello sport. Mi piace ricordare che qualche anno fa al Foro Italico aveva perso una partita importante restituendo al suo avversario il match point, non un punto qualsiasi, che l’arbitro gli aveva erroneamente attribuito.
 

Rino Tommasi