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24/01/2012 03:46 CEST - AUSTRALIAN OPEN - PREVIEW

Roger & Rafa, one step closer

TENNIS - I quarti di finale della parte bassa del tabellone maschile in campo. A chiudere la sessione diurna sulla Rod Laver Arena sarà Roger Federer, (7-2 i precedenti) opposto a Juan Martin Del Potro. Molte aspettative per questo match, il più interessante ed equilibrato dei quarti di finale. Tomas Berdych sfiderà Rafael Nadal (10-3 Nadal, i precedenti) nel primo match in sessione serale. Primo test vero e proprio per lo spagnolo che parte decisamente favorito. Karim Nafea

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Australian Open: Roger Federer
Australian Open: Roger Federer

Solo due match maschili in programma per il secondo martedì e sono i due quarti di finale della parte bassa. Due sfide contro i due protagonisti del decennio; a sfidarli Tomas Berdych e Juan Martin Del Potro.
 

Roger Federer (3) vs. Juan Martin Del Potro (11) H2H: Roger Federer 7-2
Lasciate perdere ranking, momenti di forma, rivalità ed altre amenità: questo è IL quarto di finale. Delpo è tornato, magari non ancora ai livelli dell’US Open 2009, ma è maledettamente forte. Il diritto fa paura, soprattutto quando lo può esplodere in corsa dal lato destro, il rovescio, suo colpo naturale, è molto solido; il servizio, nonostante la grande sostanza, è ancora un riflesso rispetto a quello che era pre-infortunio.
Per lo svizzero sarà importantissimo partire bene, far sentire che in campo comanda lui. Anche perché l’argentino ha vinto due degli ultimi tre scontri diretti (l’ultimo dei quali, a firma Federer, è andato in scena con un Del Potro ancora in fase di rodaggio).
Cosa da non sottovalutare mai quando si parla di Federer è l’orgoglio: non dovrà mettersi a fare pallate da dietro, è una strategia che paga una, due volte su dieci. Variare sarà la costante, spostare continuamente Gian Martino e costringerlo a giocare palle difficili lontano dal corpo. Da questo punto di vista la partita con Tomic potrebbe essere stata un allenamento adeguato. Il servizio sarà altrettanto fondamentale, percentuali alte, prime ad aprirsi il campo.
Parola d’ordine: giocare con intelligenza.
Dalla sua Del Potro avrà sete di vendetta per il quarto di finale del 2009 che finì piuttosto brevemente, anche a causa di un Federer eccezionale, e la naturale abilità nel giocare bene le partite importanti.
S’è già detto, da questa partita e, in buona parte, da questa parte del tabellone passa un’ottima parte dell’esito del torneo.
Visto che con ogni probabilità ad aspettare il vincente ci sarà Rafael Nadal ci saranno per entrambi motivazioni extra (dovessero servire), infatti Roger avrà sicuramente voglia di far rimangiare le dichiarazioni pre-torneo allo spagnolo, mentre Palito vorrà vendicare la sconfitta sanguinosa in finale di Davis.
Tornando alla tattica: il campo è molto, troppo lento ma, e questo è un ma veramente ingombrante, accoglie bene le rotazioni per cui i back tagliatissimi col rimbalzo basso di Federer saranno ancor più avvelenati e difficili da raccogliere per Delpo; altro colpo a beneficiare di questa caratteristica del campo sara il servizio slice da destra, che può portare vagonate di punti ad entrambi.

 

Rafael Nadal (2) vs. Tomas Berdych (7) H2H: Rafael Nadal 10-3
Il secondo quarto di finale della giornata, che aprirà la sessione serale, è un’altra sfida tra vecchi rivali.
Berdych ha sconfitto l’ex numero uno del mondo per tre volte consecutive tra il 2005 ed il 2006, azzittendo, letteralmente, i tifosi madrileni nell’ultima di queste vittorie.
Da lì la simpatia di Nadal nei confronti del ceco è via via scemata per cui una cosa che Tomas non potrà di sicuro aspettarsi sarà la pietà.
La superficie aiuta Nadal in maniera quasi ingiusta e, francamente, non vedo un modo per cui Berdych possa battere lo spagnolo che non passi per un malore o per l’eliminazione fisica di quest’ultimo.
Nadal non ha stupito finora, sia parlando di solidità, sia parlando di brillantezza, ma è anche vero che non ha avuto test probanti. Il maiorchino ci ha abituati in questi anni ad alzare il livello quando le partite contano davvero e non credo ci fosse un avversario migliore per entrare nella fase calda del torneo.
Anche, ed in buona parte, perché il ceco è sì migliorato in solidità e continuità, ma mantiene le solite fastidiose esitazioni al momento di chiudere, nelle partite importanti, che l’hanno tenuto lontano dalla cima della classifica fino ad ora. In poche parole Tomas ha imparato ad essere forte con i deboli ma è rimasto debole con i forti.
Ad aggiungere pepe al discorso della simpatia di cui sopra c’è la mancata stretta di mano con Almagro al turno precedente, forse ad ulteriore riprova del fatto che Berdych gli spagnoli proprio non li digerisce.
Tatticamente c’è poco da fare, Nadal è praticamente impossibile da sfondare su questi campi, Berdych dovrà giocare al massimo e, probabilmente, qualcosa di più, per fare partita ed avere possibilità di vittoria.
Dovrà servire con percentuali altissime e non accontentarsi di aprirsi il campo, perché non basterà. Per dirla in breve sono troppe le cose che dovranno andar bene, contemporaneamente, per condurre ad una vittoria del ceco. Pronostico chiuso.

 

Karim Nafea

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Quote del giorno

Roger ogni volta che impatta sembra in posa per una foto, io ho bisogno di photoshop.

Juan Ignacio Chela

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