25/01/2012 10:24 CEST - AUSTRALIAN OPEN

Murray lascia le briciole a Nishikori

TENNIS - Andy Murray si sbarazza in tre set (6-3, 6-3, 6-1) del giapponese Nishikori e approda per la terza volta consecutiva in semifinale agli Australian Open. Evidenziando ancora una volta una grande concretezza nei propri turni di risposta, ha avuto la meglio contro un avversario apparso fin da subito privo di adeguate contromisure. Lo scozzese attende ora il vincitore del match serale tra Djokovic e Ferrer. Da Melbourne, Massimiliano Di Russo

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Andy Murray

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Murray b Nishikori 63 63 61

Dopo aver approfittato nel turno precedente del ritiro del suo avversario, Andy Murray era chiamato a fronteggiare nei quarti di finale il giustiziere di Tsonga, quel Key Nishikori che tanto bene sta facendo da qualche mese a questa parte e che nell’ultima conferenza stampa post partita aveva ricevuto i complimenti proprio da parte dello scozzese.

Era dai tempi di Matsuoka che un tennista giapponese non raggiungeva i quarti in uno Slam: difficile immaginare prima del match che Nishikori avrebbe potuto fare meglio del connazionale, che nell’edizione di Wimbledon del 1995 si era arreso a Pete Sampras non senza aver conquistato prima un set.

Ed in effetti poco ha potuto il giapponese, onestamente apparso un po’ troppo leggero per una partita di questo tipo, nonché privo di contromisure contro il colpo finora più incisivo dello scozzese, ovvero la risposta al servizio. Addirittura il povero Nishikori era costretto a concedere almeno una palla break in tutti i primi sei game di battuta, cedendo il servizio per tre volte e compromettendo inevitabilmente la partita.

Il terzo set è stato una pura formalità, con lo scozzese che dall' uno pari inanellava cinque giochi consecutivi contro un avversario già sull'aereo di ritorno. Murray, che negli ultimi tre match ha realizzato un filotto di diciotto turni di battuta consecutivi in cui ha avuto almeno un break point –anche se a dire il vero l’infortunato Kukushkin aveva servito a velocità imbarazzanti-, può essere soddisfatto del risultato e dell’approccio alla partita ma non della percentuale di prime, oggi attestatasi addirittura attorno al quarantaquattro per cento: le dieci palle break concesse all’avversario sono lì a testimoniare delle difficoltà incontrate oggi sul proprio servizio dal numero quattro del mondo. Un aspetto da migliorare in vista della probabile semifinale che lo vedrà opposto a Djokovic.

“Sono molto soddisfatto del mio match, sono stato molto solido" ha detto Murray in conferenza stampa. "Lui veniva da tre incontri particolarmente lunghi, caratterizzati a causa del suo modo di giocare da diversi scambi dispendiosi. Questo oggi mi ha avvantaggiato. Certamente nel prossimo match dovrò servire meglio. Stamattina dopo essermi alzato ho sofferto di un torcicollo che non mi ha permesso di esprimermi al meglio con il servizio. Sono comunque soddisfatto di come ho giocato da fondocampo e dei miei movimenti".

"Penso che Kei abbia bisogno di allenarsi come ha fatto negli ultimi mesi" ha aggiunto lo scozzese, "come ho già detto in precedenza a Brisbane l’ho visto spesso in palestra e questo è un fatto positivo. Ha superato i problemi alla spalla e sta giocando il miglior tennis della sua carriera, la direzione è quella giusta".

"I miei ultimi match non hanno superato le due ore di durata, mi sento riposato" ha concluso. "Spero che questo mi avvantaggi nel fine settimana, quando sarò chiamato a giocare scambi durissimi”.