30/12/2012 20:15 CEST - Mubadala Championships

Abu Dhabi: Djokovic vince contro un ottimo Almagro

TENNIS - Antipasto di 2013 di altissimo livello nella finale del Mubadala Championships. Djokovic si aggiudica il torneo esibizione di Abu Dhabi battendo Almagro 6-7 6-3 6-4. Alessandro Mastroluca

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Novak Djokovic esulta dopo aver battuto Federer nella semifinale degli US Open 2011 (Photo by Mike Stobe/Getty Images)
Novak Djokovic esulta dopo aver battuto Federer nella semifinale degli US Open 2011 (Photo by Mike Stobe/Getty Images)

E' un Djokovic molto poco "da esibizione" quello visto nella finale di Abu Dhabi. A parte qualche errore di troppo, soprattutto col dritto, nel tiebreak del primo set, il numero 1 del mondo ha servito bene e ha messo in mostra accelerazioni di rovescio già di ottima fattura e la sua solita incredibile capacità di scivolare anche sul duro. I pugnetti e i "c'mon" che hanno scandito i momenti chiave dell'incontro confermano che anche lo spirito competitivo è quello giusto: ha confermato il titolo ed è pronto per difendere quello che conta di più, agli Australian Open. Peccato per Almagro aver chiuso con tre errori gratuiti una partita in cui ha giocato davvero bene: con un po' più di continuità, mantenendo questo standard potrà tornare in top-10 e restarci a lungo.

Almagro costringe Nole ai vantaggi nel suo primo game di battuta, ma il serbo tiene e mantiene facilmente il servizio nei successivi due giochi con due ace e una gran seconda slice a uscire. Uno splendido approccio di dritto porta Djokovic sul 15-30 nel settimo game, Almagro concede le prime due palle break al numero 1 del mondo e le salva con altrettanti ace prima di confermare il servizio nel gioco più lungo del set (12 punti).

Almagro riesce a reggere bene lo scambio da fondo e a portare, senza ulteriori difficoltà nei suoi turni di servizio, il primo set al tiebreak. Nole parte meglio (3-1) ma mette a rete tre dritti incrociati e subisce un parziale di 5 punti a zero prima di scentrare la risposta che vale il primo set per il mancino murciano (7-4).

Djokovic inizia meglio il secondo set: annulla un game point con una perfetta risposta di rovescio che forza l'avversario all'errore e ottiene il break grazie a due gratuiti equamente divisi tra dritto e rovescio. Ma il numero 1 del mondo restituisce immediatamente il vantaggio: salva una prima palla break, ne deve fronteggiare però una seconda (dritto incrociato vincente di Almagro) ma il dritto, ancora balbettante, lo tradisce.

Da qui, però, Djokovic alza il livello dei colpi di sbarramento e del gioco difensivo mentre Almagro gli permette di tornare in vantaggio con un doppio fallo sulla palla break. Stavolta conferma il break (con il Falco che lo aiuta a procurarsi la prima palla game e un servizio vincente al corpo per concretizzare la seconda) e costringe il numero 3 di Spagna a tirar fuori il meglio per evitare il 4-1: Almagro deve salvare due palle break e si deve appoggiare al servizio per tenere la battuta nel quinto game dopo 14 punti.

Djokovic diventa certamente più aggressivo col passare dei game, ma trova in Almagro un avversario capace di alzare anche il suo livello di tennis e di mantenere il ritmo degli scambi da fondo. Il match risulta sempre più piacevole, i game si allungano, segno anche di una maggiore intensità e di una competitività accesa a dispetto della non ufficialità del torneo. Il numero 1 del mondo mette sempre più pressione e Almagro deve inventarsi una palla corta da applausi per non andare 15-40. Conta poco, però, perché Djokovic risponde magnificamente di rovescio e ottiene comunque la palla break, costringendo poi Almagro all'errore: 6-3.

Il messaggio che arriva dal primo gioco del terzo set è chiaro: due ace in quattro punti per Djokovic, che non sembra avere alcuna intenzione di perdere o di fare ulteriori concessioni sterili allo spettacolo. Dopo 11 punti consecutivi su 11 al servizio, Djokovic si addormenta e finisce per consegnare una palla break allo spagnolo con un dritto scentrato. La salva, ne annulla un altra con un ace, e al termine di un gioco che si trasforma presto in una battaglia di scambi lunghi e ritmo alto, riesce a tenere con un'altra prima che Almagro non controlla.

Il sesto gioco è il culmine dell'intensità che si è vista in campo. Almagro riesce a tenere dopo 14 minuti e dopo aver annullato cinque palle break (in tre occasioni costringe Djokovic all'errore, nelle altre due risolve col servizio e col vincente di dritto, colpo con cui chiude anche il game). Tre gratuiti di Almagro risolvono la finale a favore di Djokovic, 67 64 64 in due ore e 20 minuti. Nella "finale di consolazione", Ferrer ha sconfitto Tipsarevic 76 62 chiudendo così al terzo posto.

Alessandro Mastroluca

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