Sei in una posizione interessante, in pratica nelle mani di Lucie. Che effetto ti fa?
Non so se sia interessante. Per me probabilmente no. È la prima volta che mi trovo in questa situazione, quindi è qualcosa di nuovo per me. Naturalmente tiferò per Lucie ma, voglio dire, ho fatto tutto quello che potevo oggi ma non è andata.
Match lungo. Un po’ di alti e bassi e molto serrato alla fine.
Sì, up and down in ogni set, poi lei è riuscita a spingere molto ed è quello che stavo cercando di fare anch’io. Forse il servizio e la risposta oggi non erano efficaci per nessuna delle due. Certo non avrei dovuto commettere quell”errore nell’ultimo set quando stava servendo sul 5-4. Questa è stata probabilmente la cosa più deludente per me.
Garbine è l’unica giocatrice oltre a te ad essere imbattuta nel suo primo torneo alle Finals. Tu l’hai fatto nel 2011; ricordi quanto è stato diverso nel 2011 giocare le Finals che hanno segnato il tuo debutto, rispetto ad oggi?
Sì, mi ricordo: è stato bellissimo. Ricordo di aver giocato contro Zvonareva nella mia prima partita ed ero così nervosa. Non avevo potuto fare un corretto riscaldamento, era terribile. Dopo di che ho giocato molto bene. È stato perfetto. Mi ricordo anche l’ultima partita del gruppo. Ho giocato contro Aga e dopo la partita ho scoperto che a lei sarebbe bastato un set. Stava conducendo 5-1 nel primo set e ha perso. Certo, non era molto contenta ma le cose sono andate così. Grandi battaglie per tutto il torneo. Grande settimana e grande anno per me.
Fisicamente oggi stavi bene?
Sentivo un po’ di dolore in alcune parti del corpo ma ero in grado di muovermi, servire e giocare. Va bene così.
Ma non ti sentivi esausta?
No, non ero esausta, ero un po’ stanca ma come tutte.
E non ti senti un po’ frustrata perché non sei al 100%?
No, perché si tratta di un fastidio che dura da un paio di mesi e mi sono abituata alla situazione. Quindi nessuna frustrazione.
Quali sono i tuoi obiettivi per la parte off della stagione? Risolvere i problemi di salute al 100% per il prossimo anno?
Sì, di sicuro questa è la cosa più importante che voglio fare. Ho un paio di settimane da dedicare a questo, quindi spero che siano sufficienti per migliorare. Davanti c’è la Fed Cup, che non vedo l’ora di giocare, e per la prossima stagione l’obiettivo principale è prepararmi e recuperare un’ottima forma.
Come valuti invece questa stagione? È stata un po’ come una montagna russa.
Sì, certo. Come ogni stagione, credo (ride). Penso comunque che essere qui sia già una specie di vittoria. Il bonus era vincere la partita perché per me è stata davvero una stagione di alti e bassi. Molto male all’inizio, senza grandi risultati nei tornei del Grande Slam ma ho vinto tre titoli. Infine i quarti agli US Open. Sì, anche quest’anno sono successe un sacco di cose.
Tornando alla salute, hai detto che cercherai di risolvere i problemi nell’off-season. Hai degli impegni specifici o qualcosa di simile?
Non so ancora esattamente cosa posso fare, ma vorrei ripetere gli esami del sangue e vedere come sta andando. Sto migliorando e questo è un buon segno. Vedremo, per ora non ci penso.
Quante volte fai i test?
Negli ultimi due mesi molto spesso.
Ogni settimana?
Quando sono nei tornei non li faccio, quindi direi ogni mese.
Ora che hai giocato contro Muguruza la prima volta, c’è qualcosa del suo gioco che ti ha sorpreso o non conoscevi prima?
Difficile dire cosa mi abbia sorpreso. Conosco il suo gioco. Penso sia stato un po’ il rovescio lungo linea che non mi aspettavo avrebbe fatto così spesso. Questa, forse, è la cosa nuova che ho imparato. Per il resto invece sapevo cosa aspettarmi.
Parliamo un po’ di Praga. Mancano ormai solo due settimane. Affronterai Maria Sharapova, probabilmente di domenica. Sei eccitata per questa nuova sfida?
Sì, certo. C’è una grande carica di energia, sarà fantastico giocare la finale a casa. E sarà di nuovo pieno. Di nuovo tanta tensione ma anche grandi emozioni. Quindi non vedo l’ora di giocare.
Qual è stato il momento clou della tua stagione?
(Sorride) Penso la vittoria a Madrid dopo il mese di pausa, quando ho battuto Serena, ma anche gli US Open. E poi sono qui (ride). È molto bello!
Traduzione di Maria Cristina Graziosi
