Hyeon Chung a noi italiani lascia sempre un sapore agrodolce in bocca: il dolce perché nella finale di Wimbledon junior 2013 Gianluigi Quinzi lo sconfisse conquistando il trofeo nei giardini londinesi, e l’amaro perché Chung, da quel match, non si è più fermato dando inizio ad una promettente carriera professionistica che lo colloca, attualmente, al numero 51 del mondo, grazie alla vittoria di quattro tornei Challenger e svariati piazzamenti nel circuito maggiore. Tutto ciò gli ha permesso di essere nominato Most Improved Player of the Year dall’ATP, mentre il nostro Quinzi veleggia ben oltre la trecentesima piazza.
Recentemente l’occhialuto tennista coreano ha concluso il servizio di leva obbligatorio nell’esercito della durata di 4 settimane, come un anno fa fece Dominic Thiem in Austria. Inizia solo ora, quindi, la preparazione alla stagione 2016 che lo vedrà esordire nel torneo di Brisbane, a cui seguirà l’esibizione a Kooyong per giungere, infine, al pieno della forma agli Australian Open.
In una recente intervista, inoltre, Chung ha dichiarato di sognare di vincere un torneo del Grande Slam e di ispirarsi a Novak Djokovic per il suo modo di condurre tatticamente il match e per la sua impressionante solidità mentale.
Carlo Soldati
