Coppa Davis interviste, Barazzutti: "Tomic e Kyrgios? Da noi queste cose non succedono" (audio)

Interviste

Coppa Davis interviste, Barazzutti: “Tomic e Kyrgios? Da noi queste cose non succedono” (audio)

Conferenza stampa post partita di Marco Cecchinato, Paolo Lorenzi e Corrado Barazzutti, raccolta dai nostri inviati Francesca Marino, Alessandro Stella e Aris Alpi.
Cecchinato b. Bossel 6-3 7-5; Lorenzi b. Bellier 6-3 6-2

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Cosa hai provato quando il capitano ti ha detto che saresti stato tu a giocare e come è andata secondo te?
Cecchinato: sicuramente un’emozione fortissima, per me oggi era molto importante perchè sto venendo da un periodo difficile.

Come ti hanno accolto i tuoi compagni di squadra?
Cecchinato: benissimo! Sono molto soddisfatto di questa settimana perchè non mi aspettavo che andasse così. Sono stato molto bene e spero di far parte ancore di questo gruppo.

Sei in partenza per Indian Wells?
Cecchinato: no, non vado ad Indian Wells, mi alleno qualche giorno e poi parteciperò a Irving o Miami.

Cosa devi perfezionare per raggiungere livelli ancora più alti?
Cecchinato: ci sono tante cose da migliorare. Sicuramente l’atteggiamento, devo essere più positivo. Posso salire ancora nella classifica, perchè sto giocando bene, sto migliorando anche mentalmente e secondo me devo dare priorità a questo aspetto e ad essere costante per tutto l’anno.

Se dovessi scegliere un colpo che senti più degli altri?
Cecchinato: il servizio per me è molto importante. Oggi è andato bene anche il rovescio.

Adesso c’è l’Argentina…
Cecchinato: è una squadra forte, ha ottimi giocatori, però secondo me ce la battiamo.

Se potessi scegliere, su quale superficie preferiresti giocare?
Cecchinato: sceglierei la terra rossa.

Paolo, cosa ti resterà di quest’esperienza pesarese?
Innanzitutto il pubblico, perchè devo dire, mi ha dato una grossa mano venerdì: ad un certo punto, ho guardato il palazzetto, era pieno, tutti in piedi che urlavano: credo che questa cosa sia stata la piu importante, poi anche le persone che ci fermavano per strada e si complimentavano per questa partita.

e per il Direttore tecnico?
Barazzutti: io devo naturalmente ringraziare tutte le persone che si sono impegnate affinchè questa manifestazione riuscisse al meglio: tutto lo staff della Federazione, l’amministrazione pubblica che si è impegnata al massimo, il pubblico che, devo dire, è accorso numeroso in tutte e tre le giornate: ci è stato vicino, è stata una bellissima prova di calore da parte di questo pubblico così appassionato di tennis, e naturalmente sono contento che i ragazzi gli abbiano regalato una bella vittoria come questa; sono stati premiati.

Barazzutti, ieri ha dichiarato “non posso scegliere io gli avversari tanto passa l’Argentina”:era molto sicuro di questo,infatti è andata così, e adesso come lo immagina questo duello?
Non so chi ci sarà per l’Argentina, non so se Del Potro giocherà, ma noi siamo una squadra assolutamente attrezzata per affrontarli: li abbiamo già battuti in casa loro e quindi possiamo pensare di batterli anche a casa nostra. Insomma, cercheremo di prepararci al meglio possibile, arrivando all’appuntamento pronti per fare un bel match sperando di riuscire a vincere.

Paolo, oggi hai provato un po’ tutto, sentivi bene la palla, ti sei portato molte volte a rete chiudendo quasi tutte le voleè, sopratutto hai provato un bel rovescio in salto che ultimamente ti viene molto bene, qual’è il tuo schema abituale per match come questi?
Diciamo che il giocatore di oggi era molto diverso da quello di venerdì, dava un po’ più di tempo alle mie giocate, ho avuto più tempo per andare a rete, per provare nuove cose; cerco di mettere ogni giorno qualcosa in più del mio tennis ma ogni tanto c’è l’avversario che te lo permette meno: oggi, a dire il vero, è stato tutto un po’ più semplice.

Corrado,ieri hai rilasciato delle dichiarazioni importanti, dicendo che avresti sperato di fare meglio della semifinale in questa Coppa Davis: per vincere la Davis il doppio è fondamentale, è solo una partita su cinque ma ha un peso specifico piu importante: sei d’accordo su questa affermazione e se trovi che Bolelli e Fognini possano essere il miglior doppio possibile.
Il doppio è importante, diventa veramente importante innanzitutto arrivando a far sì che sia così importante: in Davis servono tre punti per vincere, e noi dobbiamo cercare di farli saltare fuori da qualche parte. Effettivamente adesso abbiamo una coppia di doppio, piu di una, insieme a Seppi e Bolelli a Dubai, dove hanno vinto giocando insieme forse per la prima volta: abbiamo Fognini e Bolelli che sono una delle coppie pù forti del mondo, hanno dimostrato di essere un doppio estremamente forte, anche in Coppa Davis quello è un punto di forza per la squadra, detto questo assieme al doppio servono anche due punti di singolare.

Questo è chiaro, ma nelle ultime nove edizioni della Coppa Davis i vincitori avevano un gran doppio: l’ultima squadra che non ha avuto un gran doppio è stata la Russia nel 2006, è un caso?
Diciamo che questo è molto importante quando magari c’è un giocatore molto forte che può portare due punti: in una squadra più omogenea il doppio diventa importante come gli altri punti.

Capitano, a proposito di questo, oggi abbiamo visto una squadra molto solida, abbiamo avuto la conferma di questo: il ritorno di Fabio può modificare molto le cose, la formazione ad esempio?
Il ritorno di Fabio rende questa squadra ancora piu forte, più competitiva; questo credo può essere.

Corrado, hai saputo cos’è successo questa notte in Australia, c’è stata una polemica di spogliatoio, avanzata da Tomic, che ha dichiarato che Kyrgios ha simulato l’infortunio: ero curioso di sapere, se un tuo giocatore si permettesse di parlare male di un altro, come ti comporteresti?
Credo che parliamo di cose che, francamente, a noi non succedono (ride).
Io non voglio parlare di cose che potrebbero accadere o meno, mi auguro solamente che Kyrgios sia stato male veramente, e che non abbia rinunciato a giocare per una scusa, anche se non mi interessa molto cosa fa Kyrgios e l’Australia, anche se per Corrado Barazzutti e l’italia la Coppa Davis è molto importante.

Paolo, una domanda personale sulla tua carriera: sei a ridosso del tuo best ranking, e anche in virtù dell’ottima tourneè sud-americana, ti sei fatto qualche strana idea per il futuro?
Io ogni anno cerco di migliorarmi, l’obbiettivo rimane quello di andare sotto alla posizione 49 chiudendo l’anno meglio di 63; per adesso ho iniziato bene, però la stagione è ancora molto lunga e tortuosa, bisogna cercare di fare al meglio tutto l’anno per carcare di raccogliere quanti più frutti possibili.

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