Prosegue spedito, accantonata la pioggia dei primi giorni, il Citi Open di Washington DC. Tanti i match di secondo turno andati in scena tra ieri e stanotte con in campo anche le teste di serie più importanti del tabellone. Ma prima di iniziare con loro è doveroso un accenno al match di giornata più atteso, o quanto meno tra i più interessanti: vale a dire la sfida tra Alexander Zverev e Taylor Fritz.
Le premesse c’erano tutte, due giovani tennisti chiamati a scrivere il prossimo futuro di questo sport. Zverev un anno più grande e soprattutto già capace di reggere i palcoscenici più importanti del circuito, Fritz, invece, ha sì dimostrato quanto bene possa fare (in futuro) ma escluso l’acuto di Memphis il suo potenziale rimane ancora tale. Insomma se il tedesco sembra già essere fatto e finito (o quasi) l’americano è chiamato a concretizzare in futuro il tanto, e bene, parlare di sé. La sfida ad ogni modo non ha deluso, o meglio non l’ha fatto almeno in parte. Il primo set è stato molto combattuto ed incerto con Fritz incapace di concretizzare cinque palle break. Dettaglio più che fondamentale se si considera che invece Zverev è stato chirurgico nel portare a casa l’unica chance di break avuta. Secondo parziale senza storia invece; Fritz calava, e non poco, al servizio (53% di prime e sempre 53% di punti con la prima) mentre Zverev saliva in cattedra chiudendo agilmente il parziale, e l’incontro, con doppio break. Al prossimo turno il tedesco sfiderà Jaziri. Ricordiamo inoltre che Zverev è il top 30 (n.27 per la precisione) più giovane da Marzo 2005 (Rafael Nadal).
Archiviato il match tra Zverev e Fritz eccoci a doverci rigorosamente soffermare sulle prime tre teste di serie, tra l’altro tutte esordienti in questa edizione di Washington. Iniziamo subito col dire che per nessuna delle tre ci sono stati problemi, ma d’altronde gli avversari, già sulla carta, partivano sfavoriti. La numero uno John Isner si è facilmente sbarazzato di Duckworth, stesso discorso valido anche per Monfils, troppo debole nel suo caso l’opposizione di Lu. Entrambe le vittorie sono arrivate in poco più di un’ora di gioco. Leggermente diverso il discorso di Tomic ma in sostanza anche qui la vittoria è arrivata facilmente. Solo nel primo set l’australiano è dovuto ricorrere al tiebreak dopo che Donald Young era stato tenace a recuperare il break di svantaggio arrivato nel gioco d’apertura. Queste inoltre le parole di Isner sul torneo alla fine del suo match: “Sarebbe fantastico vincere, ci sono stato molto vicino diverse volte, riuscirci sarebbe fantastico – ha detto Isner – Questo torneo è molto speciale per me, ho fatto le finali nel 2007 quando praticamente non ero classificato. Sono tornato ogni anno, tranne per il 2012. Ho fatto sempre bene qui, è vero, ma è un torneo difficile da vincere”.
Si sono registrate anche le prime sorprese, anche se piccole, sono state infatti eliminate le teste di serie di Viktor Troicki e Kevin Anderson. Il primo ha lasciato il passo, per la gioia del pubblico di casa, a Ryan Harrison mentre il sudafricano si è arreso solo al tiebreak del terzo set sotto i colpi di Jaziri dopo due ore e mezza di gioco. Questo il quadro degli ottavi di finale: Isner – Baghdatis (7-0), Harrison – Johnson (first meeting), Tomic – Karlovic (2-1), Evans – Sock (first meeting), Zverev – Jaziri (1-1), Muller – Paire (1-1), Querrey – Dolgopolov (3-2) e Coric – Monfils (0-1). Tutti i match si giocheranno tra stasera e domani notte.
Risultati:
[1] J. Isner b. J. Duckworth 6-3 6-4
[15] M. Baghdatis b. J. Millman 6-2 6-4
R. Harrison b. [10] V. Troicki 7-6 6-4
[5] S. Johnson b. A. Mannarino 6-3 6-4
[3] B. Tomic b. D. Young 7-6 6-3
[13] I. Karlovic b. B. Baker 6-3 7-6
J. Sock b. L. Lacko 7-6 6-4
[WC/7] A. Zverev b. T. Fritz 6-4 6-2
M. Jaziri b. K. Anderson 5-7 6-4 7-6
[14] G. Muller b. Y. Nishioka 6-4 6-1
[16] B. Coric b. Y. Sugita 6-4 6-4
[2] G. Monfils b. Y. Lu 6-3 6-2
