Sono settimane delicate quelle che sta vivendo Andy Murray a distanza di un mese dall’operazione all’anca. Dopo l’addio al tennis annunciato all’Australian Open, il tennista britannico aveva messo nel mirino Wimbledon, torneo ideale per mettere fine a una carriera di enorme successo, godendosi l’abbraccio del pubblico che più di tutti l’ha supportato in questi anni. La decisione di procedere con l’intervento chirurgico ha però reso prossime allo zero le opportunità di vedere Murray in campo a Church Road. Ma qualora fosse di nuovo pronto, perché privarsi di un ultimo ballo, anche se non sarà in occasione dello Slam londinese?
È questo il pensiero di Judy Murray, madre ed ex allenatrice di Andy, che ha di recente parlato all’Associated Press da Rio de Janeiro: “Noi non lo sappiamo, sicuramente nessuno può saperlo, ma sono certa che Andy farà tutto il possibile per darsi una chance di scendere ancora in campo”. Nessuno ha dubbi sulle capacità di lotta dell’ex numero uno del mondo. Nella partita contro Bautista Agut al primo turno dell’Australian Open c’è il Murray che il mondo ha imparato ad apprezzare, che nonostante le enormi difficoltà riesce a ribattere colpo su colpo e a giocarsela alla pari fino alla fine.
La stagione scorsa anche il campione di doppio Bob Bryan è stato operato all’anca a fine estate e ora, avendo seguito un attento programma di riabilitazione, è tornato a far coppia col suo gemello Mike per tentare di vincere ancora tornei di rilievo. “L’operazione di Andy è stata la stessa di Bob Bryan, che all’Australian Open era già in campo. Ma il doppio è molto diverso dal singolare, per cui bisogna aspettare e vedere che succede“.
Mamma Judy è realista, come lo stesso Andy, e mette il bene di suo figlio davanti a tutto: “Se avrà un’occasione, lui la coglierà, ma è ben consapevole che potrebbe non essere possibile. È un ragazzo sveglio con molti interessi, avrà molte strade tra cui scegliere nella vita dopo il tennis. Ora l’importante è che non abbia più il dolore patito negli ultimi venti mesi. Ha una famiglia giovane e al momento la cosa migliore è pensare al benessere nel resto della sua vita“.
