Paire, Herbert e la battaglia di Francia: "Per fortuna non c'era il tie-break al quinto"

Roland Garros

Paire, Herbert e la battaglia di Francia: “Per fortuna non c’era il tie-break al quinto”

Quattro ore e mezza sul Lenglen: Benoit si fa rimontare da 2-0 ma poi la spunta al quinto 11-9. L’amico Pierre-Hugues ci scherza su: “In altri tempi avrebbe spaccato cinque racchette”

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Benoit Paire e Pierre-Hugues Herbert - Roland Garros 2019 (foto via Twitter, @FFTennis)
 

B. Paire b. P.H. Herbert 6-2 6-2 5-7 6-7(6) 11-9

Oltre quattro ore di battaglia, per il match più appassionante tra quelli disputati fino a oggi. Il derby francese tra Benoit Paire e Pierre-Hugues Herbert ha appassionato il pubblico del Suzanne Lenglen più di quanto ci si poteva attendere. Anche perché, fino a un certo punto, sembrava tutto così semplice: Paire avanti di due set e a servire per il match sul 5-4, contro un avversario non al top della forma fisica. Arriva però un break che trasforma in un romanzo una partita tendente all’anonimato.

Il numero 38 del mondo subisce la rimonta e si fa trascinare al quinto, dove la spunta a oltranza fermando il tabellone sull’11-9. “Fino a qualche tempo fa non avrei giocato un quinto set del genere, ci sarei arrivato scarico – racconta il vincitore il sala stampa -, invece sono riuscito a rimanere sul pezzo. Sto giocando bene sulla terra perché sto bene sul piano mentale. Giochiamo a tennis per ritrovarci protagonisti di partite così, ed è stato bello giocarla contro Pierre-Hugues che è un amico. Quando si è infortunato nel terzo set ho perso concentrazione. Al contrario, giocando sul dolore lui è sembrato togliersi ogni pressione. E ha iniziato a farmi male“.

Benoit Paire – Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Gran merito di Paire, come da lui stesso accennato, è stato mantenere alta la concentrazione nel prolungarsi di un long set la cui inerzia poteva risultate favorevole a chi arrivava dalla rimonta. L’assenza del tie break al quinto parziale sembra aver spinto il vento a suo favore: “Con il tie break non avremmo potuto vivere queste emozioni. Siamo arrivati 9-9 e poi 10-10 e la gente era in estasi sulle tribune. Sono favorevole a questa formula“. Solo al Roland Garros, lo ricordiamo, il quinto set si può giocare senza limiti. Sulla strada di Paire c’è adesso il ritrovato Carreno Busta, superato negli ultimi tre precedenti. “Voglio arrivare alla seconda settimana“, è l’obiettivo del fresco vincitore di Marrakech e Lione. In una primavera che gli sta sorridendo.

A raccontare le diverse vite di questa partita c’è anche la controparte, un Herbert che sembrava del tutto fuori dai giochi a metà del terzo set. Prima di risalire dagli inferi. “Ho sentito un forte dolore muscolare alla schiena, all’altezza dello psoas. Ho chiesto aiuto al fisioterapista che mi ha applicato una fasciatura. Da quel momento, riuscire comunque a rimanere in piedi mi ha rilassato, consentendomi di giocare meglio. Nel tie break del quarto set ho salvato un match point, al quinto poi ha vinto lui e non so bene il perché. Direi lo stesso anche se avessi vinto io“.

Pierre-Hugues Herbert – Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Nell’analisi dello sconfitto non c’è una posizione definita sulla questione tie break:Sarebbe stata un’altra partita se avessimo dovuto concluderla sul 7-6 per l’uno o per l’altro, ma non sta a me giudicare cosa è meglio in questi casi. Ci sono state grandi emozioni, ma adesso spero Benoit non sia troppo stanco per affrontare il prossimo turno. Tra l’altro ha ragione quando dice che è maturato mentalmente, sono molto contento per lui. In altri tempi, in un quinto set del genere avrebbe spaccato cinque racchette”.

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