Sorvolando il variopinto universo dei Challenger, non mancano mai le curiosità. Sul cemento di Mouilleron-le-Captif, in Francia, è montato a inizio settimana il caso “pantaloncini indecenti” raccontato da Stephanie Myles su Tennis.life.
Lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles (22 anni, 232 ATP) era a un passo dal ko contro l’ispano canadese Steven Diez (2-6 1-4, 158 ATP) quando l’arbitro gli ha rivolto un singolare richiamo: “Non puoi giocare così, hai un grosso buco nei pantaloncini“. Lo squarcio si era generato durante le precedenti fasi di gioco. La problematica è diventata più seria quando Miralles ha verificato l’assenza nel suo borsone di pantaloncini di ricambio, non trovandone nemmeno in prestito né da altri presenti sulle tribune né dal suo avversario. Il supervisor, chiamato sul campo, ha dato conferma alla versione del giudice di sedia definendo “indecenti” le condizioni dell’outfit.
L’indisponibilità di pantaloncini sostitutivi è costata a Zapata Miralles la sconfitta anticipata, perché non gli è stato consentito di terminare in quelle condizioni la partita secondo quanto previsto nell’articolo del Codice ATP che si occupa nello specifico di abbigliamento ed equipaggiamento da gara.
Secondo quanto riportato dal portale francebleu.fr, il supervisor Stéphane Crétois avrebbe dichiarato: “Lo spagnolo, tirando la tasca per nervosismo, ha strappato i suoi pantaloncini rendendo visibile la biancheria intima. Non avendo un ricambio, è stato fermato in quanto il suo abbigliamento in quel momento non rispondeva più ai criteri di professionalità richiesti“.
