Australian Open
L’Australian Open di Wozniacki continua. OK Barty, Osaka e Kvitova
La danese era in svantaggio in entrambi i set, ma gli errori di Yastremska l’hanno tenuta in vita. Facile vittoria per le tre favorite
Non stiamo utilizzando un eufemismo nel momento in cui diciamo che l’inesperienza di Dayana Yastremska ha letteralmente allungato di (almeno) due giorni la carriera professionistica di Caroline Wozniacki. Avanti 5-1 nel primo e 3-0 (pesante) nel secondo, la nuova allieva di Bajin è riuscita nell’impresa di dissipare il doppio vantaggio in entrambi i parziali, persi con il punteggio di 7-5. L’impresa è ulteriormente rimarchevole se si considera l’enorme differenza differenza nella velocità di palla emersa dai primi sei game, dominati in lungo e in largo da Yastremska, dopo i quali l’ucraina ha semplicemente smesso di tenere la palla in campo per iniziare a sbagliare tutto ciò che è possibile sbagliare su un campo da tennis. Nei sei game di fila vinti da Wozniacki nel primo set c’è poco merito della danese, che sostanzialmente si è limitata a tenere la palla in campo e attendere l’errore avversario.
La partita è rimasta bruttina anche nel secondo set, ma il livello di opposizione di Wozniacki si è leggermente alzato quando è stato necessario recuperare lo svantaggio di due break, obiettivo per completare il quale è stato prezioso il nuovo carico di gratuiti di Yastremska. Sul 5-4 l’ex numero uno del mondo ha fallito tre match point, e altri due ne ha mancati sul 6-5 prima di accogliere il quarantasettesimo errore non forzato dell’ucraina che le ha consegnato partita e altri due giorni di ‘vita’ tennistica. “Lei colpisce davvero molto forte e non sapevo cosa fare. Sotto 5-1 pensavo che sarebbe finita in una mezz’oretta” ha detto Caroline a fine partita, manifestando anche un po’ d’emozione per un’avventura che oggi non si è conclusa… quasi per miracolo. La prossima sfida sarà contro l’imprevedibile Ons Jabeur, che dopo aver sorpreso Jo Konta ha rimontato anche Caroline Garcia.
AVANTI LE FAVORITE – A distanza di pochi minuti (quando in Italia erano circa le 3 di notte) hanno strappato il pass per il terzo turno le due finaliste della scorsa edizione, Naomi Osaka e Petra Kvitova. Colei che il trofeo l’ha vinto si è sbarazzata senza troppa difficoltà (6-2 6-4) di un avversario potenzialmente pericoloso come Saisai Zheng, che non ha mai potuto abbozzare alcun tentativo di tessere la sua classica tela. Osaka ha affrontato l’impegno con grande concentrazione, incitandosi a più riprese nonostante l’andamento tranquillo del punteggio. A fine partita un’intervistatore piuttosto distratto le ha chiesto delle sue possibilità di raggiungere la vetta della classifica a fine torneo, che in realtà non esistono perché Naomi può al massimo sperare di difendere tutti i punti che ha.
Qualche problemino in più l’ha avuto Kvitova contro la non irresistibile Badosa Gibert, ma alla fine il doppio 7-5 con il quale ha sconfitto la tennista spagnola non ha proposto troppi spunti di riflessione. Quando c’è stato da vincere i punti importanti, Petra ha risposto presente (affronterà Alexandrova al terzo turno). Ancora più convincente è stata la prestazione della numero uno del mondo Ashleigh Barty – sicura di mantenere questa posizione anche a fine torneo – in deciso crescendo rispetto all’opaco esordio contro Tsurenko. Ash ha lasciato soltanto cinque game a Polona Hercog per guadagnare l’accesso a un terzo turno molto scomodo contro Elena Rybakina (appena 20 anni), che dopo aver dominato la concorrenza a Hobart ha passato agevolmente i primi due turni anche qui a Melbourne confermando il suo notevolissimo stato di forma.
FUORI DUE TESTE DI SERIE – La notte italiana ha riservato un paio di sorprese nelle zone medie del seeding, che ha perso l’undicesima e la tredicesima pedina. Si tratta rispettivamente di Aryna Sabalenka e Petra Martic, eliminate da Suarez Navarro e Goerges. Le forti folate di vento hanno condizionato la prestazione della giocatrice bielorussa e fatto emergere la maggiore esperienza di Suarez Navarro, che sta disputando il suo ultimo Australian Open (si ritirerà a fine stagione). Due tie-break hanno deciso il match: al primo si è giunti dopo che Sabalenka ha servito invano per il set, senza avere sulla racchetta occasioni di vincerlo, nel secondo la bielorussa ha sciupato una palla del terzo set e poi perso gli ultimi tre punti. Ancora più godibile il match vinto da Goerges, che dopo aver completato la rimonta ai danni di Martic le ha riservato un tenero e caloroso abbraccio. L’esito del match stupisce fino a un certo punto: da numero 39 del mondo, Julia è probabilmente la tennista più in forma tra quelle non incluse nel novero delle teste di serie e adesso affronterà Alison Riske.