RG uomini, day 3: esordiscono Ferrer e Murray

Roland Garros

RG uomini, day 3: esordiscono Ferrer e Murray

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TENNIS ROLAND GARROS – È il turno di David Ferrer, opposto a Sijsling, e di Murray, che se la vedrà con Golubev. Ma anche di Dimitrov e Gasquet, che affronta nel derby dei cerotti Bernard Tomic.

 

NO. 5 DAVID FERRER (ESP) v IGOR SIJSLING (NED)

Head-to-head: Ferrer leads 3-0
2012 ’s-Hertogenbosch Grass (O) QF Ferrer 60 61
2012 US Open Hard (O) R64 Ferrer 62 63 76(12)
2012 Kuala Lumpur Hard (I) QF Ferrer 46 63 64

Non è un primo turno difficilissimo, quello di David Ferrer, opposto al numero 55 del mondo Igor Sijsling. Il finalista della scorsa edizione non ha mai perso al primo turno del Roland Garros e dubitiamo comincerà oggi. Precedenti tutti per lo spagnolo anche se a Kuala Lumpur l’olandese vinse un set. In più, alla tenera età di 32 anni, Ferrer ha raggiunto una continuità negli Slam mai avuta prima. Non esce prima dei quarti dagli US Open 2011 ed è diventato uno dei sei tennisti a raggiungere almeno i quarti per due anni consecutivi dopo Novak Djokovic (2010-13), Roger Federer (2005-12), Ivan Lendl (1987-88), Andy Murray (2011-12) e Nadal (2010-11). Sulla terra è arrivato l’unico titolo dell’anno (Buenos Aires) e nei grandi appuntamenti ha fatto il suo: semifinale a Montecarlo e Madrid, quarti a Roma, dove ha impegnato il futuro campione Djokovic. Pronostico chiuso a chiave.
NO. 7 ANDY MURRAY (GBR) v ANDREY GOLUBEV (KAZ)

Head-to-head: Murray leads 1-0
2008 St. Petersburg Hard (I) FR Murray 61 61
2010 Hopman Cup Hard (I) R2 Murray 62 62

Il debutto di Andy Murray, che torna a farsi vedere a Parigi dopo l’assenza dello scorso anno, non è dei più banali. Lasciando da parte i precedenti (Golubev ha vinto sei game in due partite, una di queste era un match della Hopman Cup), il kazako potrebbe dare qualche grattacapo allo scozzese, ancora in rodaggio. Il problema, però, è che forse la terra è ancora più indigesta per Golubev che per Murray. Il numero 7 del seeding (è da Wimbledon 2008 che Murray non si presentava con una testa di serie così bassa), tra l’altro, non ha sfigurato a Roma – per i più smemorati: ha perso 7-5 contro Nadal nei quarti – mentre a Madrid è andata malino, dato che ha vinto appena cinque game contro Santiago Giraldo. Con l’uscita di Wawrinka il tabellone si è fatto davvero incerto e Murray può quindi puntare alla semifinale, suo miglior risultato ai French Open. Gli avversari sono alla portata di un Murray in condizione: Kohlschreiber, Gasquet (o Verdasco) oltre a Fognini e Monfils. A Parigi, comunque, ha sempre passato il primo turno tranne nel 2006 (perse contro Monfils) e Golubev non pare adatto a fare uno sgambetto del genere, tanto più che il suo curriculum a livello Major recita numeri poco incoraggianti: quattro vittorie e quindici sconfitte.

 

NO. 11 GRIGOR DIMITROV (BUL) v IVO KARLOVIC (CRO)

Head-to-head: Tied 1-1
2013 Zagreb Hard (I) R32 Karlovic 76(3) 76(3)
2014 Rome-1000 Clay (O) R32 Dimitrov 76(3) 64

Davvero interessante il primo turno di Grigor Dimitrov: nell’anno del primo quarto di finale negli Slam e della prima semifinale in un Master 1000, è obbligatorio evitare gli scivoloni e Ivo Karlovic è una pericolosa buccia di banana sul percorso del bulgaro. I precedenti sono pari ma il più recente l’ha vinto Dimitrov due settimane fa agli Internazionali d’Italia. In quattro set sono stati giocati tre tie-break: due li ha vinti Karlovic, uno lo ha vinto Dimitrov. Quasi certamente ne vedremo almeno uno anche quest’oggi. Karlovic, inoltre, è parecchio carico: ha infatti raggiunto la finale a Düsseldorf dopo aver combinato poco nei Master 1000 su terra battuta. Ivo a Parigi non ha mai fatto parlare di sé: in nove partecipazioni ha passato il primo turno solo tre volte e contro i top-20 su terra ha perso nove volte su dieci. Logicamente il favorito è Dimitrov, ma è un primo turno che non va sottovalutato. Una volta che Ivo scalda il braccio sono dolori per tutti e sono pochissimi i punti giocabili, dunque decisivi.

 

NO. 12 RICHARD GASQUET (FRA) v BERNARD TOMIC (AUS)

Head-to-head: Gasquet leads 3-1
2012 Bangkok Hard (O) QF Gasquet 76(5) 64
2013 Indian Wells-1000 Hard (O) R64 Gasquet 76(1) 62
2013 Wimbledon Grass (O) R32 Tomic 76(7) 57 75 76(5)
2013 Beijing Hard (O)R16 Gasquet 76(2) 64

Peccato che le condizioni dei due siano scarse, altrimenti ci troveremmo a commentare uno dei più stimolanti primi turni di questa edizione. Magari ci sarà equilibrio, ma difficilmente sarà un bel match come fu quello vinto da Tomic a Wimbledon lo scorso anno. Esclusa l’erba, ha sempre vinto Gasquet, ma su terra, che nessuno dei due ama particolarmente, non si sono mai incontrati. Richard ha chiesto di giocare il più tardi possibile per recuperare (o tentare di) dall’infortunio alla schiena che per ora gli ha fatto saltare tutta la stagione sul rosso e il rendimento del francese è un bel punto interrogativo. Ma pure su Bernard Tomic c’è parecchio su cui essere dubbiosi: al Roland Garros non ha mai passato il secondo turno e quest’anno sta faticando tantissimo dopo l’intervento all’anca subito dopo gli Australian Open. Sul rosso il suo 2014 è stato desolante: sconfitto all’esordio a Nizza, battuto da Becker nel secondo turno di qualificazione a Madrid e da Estrella Burgos nel primo turno di qualificazione a Roma. Unico appiglio, i bei ricordi: l’ultima vittoria contro un top-20 è arrivata proprio contro Gasquet. Pronostico da sfera di cristallo: nel derby dei cerotti prendiamo Gasquet, se non altro perché gioca in casa.

 

LLEYTON HEWITT (AUS) v CARLOS BERLOCQ (ARG)
Head-to-head: first meeting

Lungi da noi paragonare le carriere di Lleyton Hewitt e Carlos Berlocq, ma è davvero difficile non accomunare questi due tennisti per la costanza, la voglia di migliorarsi e la forza di non mollare mai. In quanto a mezzi tecnici, invece, c’è un abisso. Non a caso Lleyton ha vinto due Slam, è stato il numero 1 più giovane di sempre e ha vinto ventinove titoli. Berlocq non è mai andato oltre il secondo turno di uno Slam, è stato al massimo 37 del mondo e ha vinto due titoli quando già aveva compiuto trent’anni. A rendere piuttosto interessante l’incontro è il fatto che si gioca sul terreno di Berlocq, vero specialista del mattone tritato e che proprio sulla terra ha colto quest’anno le prime due vittorie contro i top-10, battendo prima Raonic e poi Berdych a Oeiras. Hewitt, invece, non è un fenomeno sull’argilla. Ha raggiunto la finale in tutti gli Slam, tranne il Roland Garros, ha perso undici dei suoi ultimi tredici match su terra. Dovesse vincere due partite a Parigi, diventerebbe uno dei pochissimi ad avere almeno 100 vittorie su ogni superficie (erba, cemento e terra). Gli iscritti al club sono pochissimi: Roger Federer, Jimmy Connors, John McEnroe, Boris Becker, John Alexander e Stan Smith.

Altri match da seguire:

No. 16 Tommy Haas (GER) v Jurgen Zopp (EST)
No. 23 Gael Monfils (FRA) v Victor Hanescu (ROU)
No. 24 Fernando Verdasco (ESP) v (WC) Michael Llodra (FRA)

 

 

 

 

 

 

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