[9] M. Berrettini b. [Q] T. Daniel 6-0 6-4 4-6 6-4
Vittoria in quattro set per Matteo Berrettini per un esordio in questo Slam assolutamente positivo a dispetto del lievissimo calo che gli è costato il terzo parziale. L’avversario era il qualificato Taro Daniel, che lo aveva battuto nel 2018 in Turchia e costretto al terzo set poche settimane fa a Belgrado. Dopo un avvio difficile, travolto da un Matteo in giornata devastante al servizio, il giapponese nato a New York ce l’ha messa tutta per renderla complicata a Matteo cercando di costringerlo nell’angolo sinistro, ma quel set strappato era davvero il massimo a cui potesse aspirare.
IL MATCH – Un primo set perfetto di Matteo che, tra una buona risposta bimane e un regalo a rete di Taro, parte subito in vantaggio e non si guarda più indietro. Non che ci sia molto da guardare, perché Daniel non riusce a muovere il punteggio e viene replicato il 6-0 di chiusura della semifinale in Serbia. La prestazione al servizio, da più che buona si eleva a eccellente nel secondo parziale, con la prima in campo 20 volte su 22 che solo in un’occasione non gli dà il punto. Con questi numeri, basta restare presenti in risposta perché nel settimo game arrivi un’opportunità di sorpasso dopo due precedenti non colte. Matteo rimane nello scambio grazie a un rovescio di mezzo volo a una mano su palla profondissima e poi chiude a rete. Questione di minuti, davvero pochi, ed è 6-4, con il ventottenne residente a Bradenton che si consola con la superiorità negli scambi “ medi”, ma quelli brevi, la stragrande maggioranza, sono terra di conquista azzurra.
Nel terzo, Daniel sale di livello, non offre più occasioni quando è in battuta. Matteo si trova per la prima volta a inseguire nel finale di partita e quindi con un po’ di pressione, magari non altissima visto il vantaggio di due set, ma comincia con un doppio fallo e perde energie discutendo con l’arbitro sceso a controllare il segno dopo aver precipitosamente chiamato il 15-0. Berretto evita lo 0-40 con un altro salvataggio di controbalzo monomane, ma la prima non entra e alla fine spuntano le prime palle break: la risposta in allungo di Daniel è profonda abbastanza da forzare l’errore del nostro ed è 6-4, apparentemente quasi dal nulla, ma sono indubbi i meriti del giapponese nel crearsi e sfruttare l’occasione decisiva.
Matteo torna in fretta a far registrare numeri impressionanti con il servizio e, nonostante trapeli un po’ di nervosismo per essere costretto al quarto set, la sensazione è che la possibilità di chiuderla sia a portata di mano. Daniel si salva una prima volta con una seconda battuta sulla riga, ma al quinto gioco si consegna con una smorzata-pallonetto, preludio a due errori che mandano avanti il n. 9 del mondo. Non ha bisogno di altro, Berrettini, che chiude il match lasciando un solo punto nei tre successivi tre turni di servizio. Prossimo turno contro Federico Coria, che si è sbarazzato in tre set di Feliciano Lopez.
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