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ATP

Dal trono di Djokovic a rischio al ritorno di Nadal. E inizia la”nuova vita” di Sinner: al via una grande settimana di tennis

Guida ai prossimi sette giorni di tennis: il serbo, all'esordio stagionale, è atteso dal duello a distanza con Medvedev per la testa della classifica. Grande curiosità per testare il giovane azzurro dopo la separazione con Piatti

Last updated: 21/02/2022 16:43
By Tommaso Mangiapane Published 21/02/2022
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6 Min Read
Novak Djokovic con il trofeo - Dubai 2020 (via Twitter, @NatSportUAE)

📣 Guarda l'ATP500 di Halle 2025 in streaming solo su NOW

Novak Djokovic appare spesso sulle prime pagine dei quotidiani, e negli ultimi mesi più che mai. Prima il visto per entrare in Australia negato, quindi concesso e infine nuovamente revocato, poi la discussa intervista alla BBC. Nel mezzo, mille parole dette e scritte, un dibattito di proporzioni globali sui vaccini anti-covid e sulle libertà personali e addirittura i paragoni con Spartaco e Gesù fatti dalla sua famiglia. Ma quello che da tempo manca all’appello di Nole è proprio ciò che è alla base di questo sport: le partite. Sì, perché Djokovic non gioca un punto ufficiale dal 3 dicembre scorso. Erano le semifinali di Coppa Davis e la sua Serbia veniva eliminata dalla Croazia nonostante la vittoria di Novak su Cilic.

Le polemiche intorno al serbo non si sono placate (ultima quella sulla sua partecipazione agli Internazionali di Roma), ma adesso la parola può finalmente tornare al campo. Perché tra tanti discorsi, Djokovic ripartirà dall’ATP 500 di Dubai. Lo farà oggi stesso intorno alle 18 italiane, contro il nostro Lorenzo Musetti. Il diciannovenne di Carrara è un giocatore ancora grezzo sotto certi aspetti ma dotato di un talento probabilmente fuori dal comune, che potrebbe impensierire il cinque volte vincitore del torneo. Una classe già dimostrata proprio contro di lui agli ottavi dell’ultimo Roland Garros, quando Lorenzo mise in seria difficoltà Djokovic vincendo i primi due tie-break, per poi arrendersi ai problemi fisici a metà del quinto set.

La partita contro il giovane azzurro sarà soltanto il primo passo di Nole per riabilitare un’immagine pubblica uscita danneggiata dagli ultimi eventi. La prossima difesa di Djokovic non sarà più quella della propria libertà personale, bensì della prima posizione in classifica. Un primato che il serbo detiene in totale da 361 settimane (record di sempre) e che, a quasi 15.000 km di distanza, Daniil Medvedev proverà a sfilargli. All’ATP 500 di Acapulco, infatti, il ventiseienne di Mosca tenterà l’assalto alla vetta della classifica per diventare il terzo russo di sempre a sedersi sul trono. Primo turno contro Benoit Paire, quindi Hernandez o Andujar. In caso di trionfo finale in terra messicana, Medvedev sarà n. 1 da lunedì 28 febbraio a prescindere dal risultato di Djokovic a Dubai. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe perdere contro Paire e sperare che il serbo non si qualifichi ai quarti.

Raccontato delle buone probabilità di diventare n. 1 per il russo, bisognerà fare attenzione a non fare i conti senza l’oste. Soprattutto se il suddetto oste viene da Manacor, è mancino e si chiama Rafael Nadal. Il recordman di titoli Slam andrà alla caccia del terzo trofeo stagionale (dopo la doppietta a Melbourne tra l’ATP 250 e gli Australian Open) a partire dalla sfida contro il lucky loser Denis Kudla, nel torneo da lui vinto in tre occasioni. Il tabellone messicano potrebbe mettere di fronte in semifinale i due protagonisti dell’ultimo atto australiano.

Sulla strada del maiorchino ci potrebbe però essere anche Matteo Berrettini che, dopo la sconfitta con Alcaraz a Rio, affronterà Tommy Paul ed eventualmente Lajovic o Korda prima di arrivare al replay della semifinale degli AO proprio contro Nadal. Ad Acapulco scenderà in campo, inoltre, il n. 21 del ranking Lorenzo Sonego, subito opposto a Jeffrey John Wolf per arrivare al secondo turno, con ogni probabilità opposto a Tstitsipas.

Detto di Musetti, Berrettini e Sonego, c’è un altro tennista azzurro che merita un discorso a parte. Unendo i puntini delle notizie arrivate nelle ultime settimane, non si può non arrivare al nome di Jannik Sinner. Sì perchè, dopo la discussa separazione con il suo storico coach Riccardo Piatti, il ventenne altoatesino è atteso da una duplice prova. Una sul campo, nel primo turno di Dubai contro Davidovich Fokina, la seconda fuori dal rettangolo di gioco per dimostrare che la rivoluzione in panchina ha dato i frutti sperati. Occhi puntati quindi su Sinner, che si sta affidando a Simone Vagnozzi (qui il loro primo allenamento negli Emirati). Vedremo subito contro il giocatore spagnolo, dunque, se i concetti di “fantasia, imprevedibilità e discese a rete” (come suggerito da Luigi Ansaloni de La Gazzetta dello Sport) verranno subito alla luce in un gioco che Sinner, di certo, vorrà modificare.

Tutto questo senza dimenticarci che proprio l’ex allievo di Vagnozzi, Marco Cecchinato, sarà l’unico italiano impegnato nell’ATP 250 di Santiago del Cile, partendo dalla sfida con Miomir Kecmanovic. Insomma, tra ritorni illustri, difese dei primati e nuovi inizi, le incognite con cui si apre questa nuova settimana di tennis non sono poche. Ma di sicuro non lo saranno neanche le emozioni, ognuna da vivere insieme sulle nostre pagine. Buon tennis a tutti!

Il tabellone di Dubai

Il tabellone di Acapulco

Il tabellone di Santiago del Cile


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