Boris Becker è di nuovo nei guai. Il sei volte campione Slam è indagato a Londra per bancarotta fraudolenta, e rischia una pena fino a sette anni di carcere. In compagnia della fidanzata Lilian de Carvalho Monteiro, l’ex campione di Leiden si è presentato nella mattinata di ieri, lunedì 21 marzo, alla Southwark Court della capitale inglese, dove è iniziato il processo di prima istanza a suo carico. Becker è accusato di aver nascosto al fisco svariate proprietà e circa due milioni di euro, oltreché di non aver rispettato alcuni obblighi di divulgazione di informazioni, in particolar modo bancarie.
L’ex numero uno del mondo venne dichiarato fallito nel giugno del 2017, e poco più di due anni più tardi, nel luglio 2019, una settantina di cimeli appartenuti a “Bum Bum” furono messi all’asta per saldare, almeno in parte, l’enorme debito ammontante a circa 55 milioni di euro da lui contratto. Secondo quanto si apprende dalla stampa britannica, tuttavia, Becker avrebbe illecitamente omesso di consegnare alcuni importanti trofei, compresi quelli vinti a Wimbledon nel 1985 e 1989, all’Open d’Australia 1991 e 1996 oltre alla medaglia d’oro conquistata nel 1992 alle Olimpiadi di Barcellona.
Boris Becker non è nuovo a rapporti turbolenti con il fisco. Già nel 2002 la giustizia tedesca gli comminò una condanna a due anni di reclusione (ma ottenne la sospensione della pena) oltre a 500 mila euro di multa per evasione fiscale. Stavolta potrebbe andargli peggio. La sentenza della Corte londinese dovrebbe arrivare entro tre settimane.
