I suoi avversari diretti agli ATP Awards erano Maxime Cressy, Jack Draper e Holger Rune, tutti fuori dalla top 100 a fine anno. Carlos Alcaraz, invece, aveva infranto quel muro nel 2021, ma il salto che lo ha portato dal 32° posto a essere il primo giocatore del mondo non poteva non ottenere il riconoscimento che meritava dai colleghi chiamati a votare. È così il diciannovenne di Murcia a prendersi il premio come Most Improved Player of the Year.
“Sono davvero felice di ricevere questo premio e voglio ringraziare tutti i colleghi che hanno votato per me come giocatore più migliorato dell’anno” sono state le parole di Carlos. “Per me è un risultato fantastico. È stato un anno da sogno e mi aspetto di migliorare nel 2023”.
Dopo il primo titolo nel 2021 a Umago, seguito dalla spettacolare vittoria su Tsitsipas allo US Open e dal trofeo Next Gen, in tanti si aspettavano una grande stagione da parte di Alcaraz, ma arrampicandosi fino al vertice del ranking in così breve tempo è sicuramente andato oltre gli obiettivi e le speranze di inizio stagione suoi e del suo allenatore Juan Carlos Ferrero, a sua volta vincitore di un ATP Award nella categoria “coach dell’anno”. Cinque tornei vinti nel 2022: gli ATP 500 di Rio e Barcellona, i Masters 1000 di Miami e Madrid – evento in cui ha messo in fila Nadal, Djokovic e Zverev – e il primo Slam a Flushing Meadows, titolo che gli è appunto valso il primo posto in classifica, “un sogno che diventa realtà” aveva detto Carlos quella domenica di settembre. “Tutto è arrivato così in fretta, a inizio anno non pensavo che avrei avuto una stagione del genere”.
