[Q] N. Jarry b. [3] L. Musetti 6-4 6-1
Il passo falso a Buenos Aires contro Juan Pablo Varillas non è purtroppo rimasto un caso isolato per Lorenzo Musetti. Anche all’esordio del Rio Open, infatti, l’italiano incappa in una nuova sconfitta, questa volta per mano del n°139 del mondo Nicolas Jarry. Il cileno, proveniente dalle qualificazioni, disputa senz’altro uno dei suoi migliori match degli ultimi tempi, ma l’amaro in bocca per il 20enne di Carrara – anche a fronte di un tabellone più che abbordabile – rimane eccome.
Musetti serve per primo, difendendo i propri tre turni di battuta inaugurali ma non riuscendo a rendersi pericoloso in risposta, conquistando appena due punti in tre giochi. Sarà anche questa la chiave dell’incontro, con l’azzurro che non riuscirà mai a fare breccia nel servizio di Jarry, che durante tutto l’arco del match non gli offrirà mai nemmeno una palla break. Nel settimo game il cileno trova l’allungo decisivo per le sorti del primo set, con un break chirurgico alla prima chance assoluta della partita. Dopo quasi 40 minuti il n°139 ATP passa a condurre 6-4, aiutato anche da percentuali al servizio straordinarie come il 92% di punti vinti con la prima palla e l’80% con la seconda.
Il n°3 del tabellone prova a scuotersi, conquistando il primo gioco del secondo set, ma alla fine quello rimarrà l’unico game conquistato da Musetti fino al termine della partita. Jarry prosegue il suo assolo e, uno dopo l’altro, infila un filotto di sei giochi consecutivi, sfruttando tre break point su quattro e cedendo appena quattro punti al servizio. Sono proprio i dati con questo fondamentale che preoccupano il 20enne di Carrara, che nel secondo set ha raccolto soltanto il 29% di punti con la seconda (percentuale che si alza di poco, al 35%, considerando l’intero incontro). Dall’altra parte, comunque, va dato credito ad un avversario tirato a lucido, che sulla sua superficie prediletta si è dimostrato dominante da fondo campo, come testimoniano i 26 vincenti complessivi (contro i 7 di Musetti, che ha realizzato anche 4 ace). In particolare, fa davvero riflettere il numero di vincenti con il dritto dei due giocatori: 20 per il cileno, appena 2 per l’italiano.
Ora sarà fondamentale per Musetti dimenticare in fretta questi due K.O. inattesi, in due match in cui era ampiamente favorito alla vigilia. Fare strada a Buenos Aires e a Rio – che, con tutto il rispetto per i partecipanti, di ATP500 ha soltanto il nome – non era certo un’impresa titanica. La scelta del n°18 del ranking di giocare in Sudamerica era legata alla legittima idea di provare a fare tanti punti, ma purtroppo sempre le previsioni vengono rispettate. La prossima settimana Musetti sarà a Santiago del Cile, dove sarà la testa di serie n°1 dell’ultimo ATP250 sulla terra battuta, quindi ci si sposterà in Nordamerica per il Sunshine Double.
