ATP Miami: Fognini non supera l'ostacolo Struff

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ATP Miami: Fognini non supera l’ostacolo Struff

Fabio Fognini vince il secondo set, ma esce sconfitto dopo oltre due ore e mezza dal qualificato tedesco Jan-Lennard Struff

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Fabio Fognini – ATP Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)
 

(dal nostro inviato a Miami)

[Q] J-L. Struff b. F. Fognini 6-4 5-7 6-4

Si è chiusa con l’ennesima racchetta rotta l’avventura in singolare di Fabio Fognini al Miami Open presented by Itau, al termine di una partita per lunghi tratti molto equilibrata e certamente divertente che ha intrattenuto il folto pubblico del campo Butch Buchholz durante una splendida serata primaverile con 23 gradi e senza la minima brezza.

Il match è stato deciso dai due break subiti alla fine del primo e del terzo set da Fognini, il quale dopo una partenza un po’ traballante si era comunque disimpegnato piuttosto bene giocando un match di oltre due ore e mezza a un ritmo di scambi piuttosto elevato con un avversario che si era qualificato e quindi aveva dimostrato di essere in condizione su questi campi e con queste palle.

PRIMO SET – Inizio decisamente lento per Fognini, protagonista di diversi errori (saranno ben 21 al termine del parziale) anche abbastanza fuori misura; al contrario Struff sembrava in serata di grazia, tutti suoi colpi finivano dentro tanto da involarsi subito sul 2-0. L’incantesimo però durava poco per il tedesco, che non appena calava il ritmo da fondocampo si rendeva conto che Fognini sugli scambi tesi in progressione non è un tennista da prendere alla leggera.

Sul 3-3 il ligure si esibiva in una strepitosa corsa in avanti per recuperare una palla corta per andare 15-30, ottenendo poi il break del 4-3 grazie a due errori con il diritto di Struff. Purtroppo però Fognini non è riuscito a consolidare il vantaggio, dal 30-15 ha perso nove punti consecutivi che gli sono costati il controbreak e lo 0-30 nel turno di servizio successivo sul 4-5. Una risposta di Struff e un diritto oltre la riga di fondo hanno fatto il resto e il primo set si è concluso 6-4 per il tedesco in 46 minuti.

SECONDO SET – Fognini ha avuto la chance di ottenere il break in apertura di seconda partita, ma due prime sopra le 120 miglia orarie di Struff hanno raddrizzato il game. Era sempre il tedesco a fare più fatica sui suoi turni di battuta: una palla break sul 3-3 finiva in corridoio con il diritto, un ace di seconda faceva andare Fognini su tutte le furie, monopolizzando i suoi monologhi verso il suo angolo dove erano seduti Bolelli, Vavassori e altri membri del suo team. Sul 5-5 la prima abbandonava momentaneamente Struff ed era la volta del break, ottenuto grazie a uno smash sbagliato su un “gocciolone” difensivo di Fognini. Dopo 1 ora e 38 minuti il match andava al terzo set con entrambi i giocatori che si dirigevano verso lo stadio per una sosta fisiologica.

TERZO SET – Le tribune del campo Butch Buchholz, intitolato al fondatore del Miami Open e alla sua famiglia, non erano gremite, ma l’atmosfera creata dal comunque numeroso pubblico presente era piacevole, e lo spettacolo in campo era tutt’altro che disprezzabile: le doti difensive di Fognini venivano spesso esaltate dai colpi veloci e radenti di Struff, che si avvantaggiava della superficie in Laykold decisamente più rapida di quella di Indian Wells. Ancora una volta però era Fognini il primo ad arrivare alla palla break, sull’1-1, ancora una volta però cancellata da una conclusione a rete di Struff. Nonostante il braccio ancora clamoroso che gli permette di giocare accelerazioni strappa applausi Fabio giocava buona parte dei punti in difesa, mettendo in mostra anche le sue grandi doti di recupero ma concedendo a Struff il pallino del gioco.

I giochi si allungavano, nessuno ormai riusciva a tenere la battuta rapidamente: si arrivava sempre ai vantaggi, ma non c’erano più palle break fino al game del 5-4, quando dal 40-15 si arrivava alla parità grazie a due risposte aggressive di Struff. Altre due palle game per Fognini se ne andavano con Struff che picchiava con il rovescio. Con un diritto in rete il ligure omaggiava il suo avversario del match point, che veniva convertito subito grazie a un rovescio in contenimento di Fognini che terminava appena oltre la riga di fondo.

Con questa sconfitta al primo turno Fognini scivolerà probabilmente indietro di qualche altra posizione nel ranking mondiale (lo scorso anno aveva raggiunto il secondo turno) avvicinandosi pericolosamente all’uscita nella top 100. L’arrivo della terra dovrebbe aiutare l’azzurro, dato che il rosso è sicuramente la sua superficie preferita; tuttavia tra aprile e maggio Fognini ha 190 punti in scadenza che sarà necessario difendere per non rischiare di dover giocare le qualificazioni nei tornei del Grande Slam.

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